Soddisfazione misurata, quella di Torrente in sala stampa. Il suo Bari ha da poco inanellato il quarto successo in cinque partita ma sul piano del gioco non c’è ancora. Ed il tecnico è il primo ad ammetterlo: “Mi dispiace per i tifosi. Sul piano della qualità dobbiamo crescere ed il questo mi aspetto di più dai giocatori di maggiore tecnica. Devono tenere meno la palla fra i piedi: meno tocchi e più inserimenti senza palla. Altrimenti gli altri movimenti saltano tutti. Devo però essere sincero sino in fondo: squadre che pratichino un calcio-champagne in giro proprio non ne vedo”.
Onesta la sua disamina dell’incontro: “Brutto primo tempo, sin dall’episodio iniziale. Siamo stati ingenui ma ci è andata bene. Poi, però, siamo rimasti contratti. Meglio nel secondo tempo, in cui abbiamo avuto più occasioni per raddoppiare e non abbiamo rischiato più di tanto”.
All’annuncio delle formazioni, con Forestieri titolare e Bogliacino in panchina, la fiducia rinnovata al centrocampista uruguaiano nella conferenza della vigilia è sembrata un vero e proprio depistaggio tattico: “E invece no: l’ho deciso solo stamattina – giura Torrente – Volevo riprovare con Bogliacino ma dopo averci parlato, l’ho trovato agitato e poco sereno. Forestieri? Nella giocata del gol c’è tutto il suo valore ma da lui mi aspetto più continuità”.
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