“Servirà un Bari perfetto”: non usa mezzi termini, come suo solito, Vincenzo Torrente, nel presentare la sfida casalinga di domani sera (calcio d’inizio alle 21,00) contro il lanciatissimo Pescara di Zeman. Fa la conta degli indisponibili, il tecnico biancorosso (fuori Garofalo e Bogliacino infortunati e Donati squalificato, oltre Galano, Sini e Masi non convocati) ma non dispera di giocarsela per vincere contro la terza della classe, predicando accortezza e cinismo: “Noi abbiamo il dovere sempre di puntare alla posta piena, senza mai essere intimoriti da alcuna avversaria. Il Bari dovrà fare una gara molto attenta, impedire le verticalizzazioni ed approfittare degli spazi per far male. Occorreranno personalità e concentrazione per tutti i novanta minuti”.
A centrocampo fiducia (obbligata) a Kopunek, a meno di un riciclo di Defendi come interno. Anche perché il passo lento della possibile alternativa, Rivaldo, comunque non al meglio, non è certo l’ideale per contrastare il ritmo elevato della mediana abruzzese: “Senza Donati, perdiamo un punto di riferimento, un giocatore di esperienza. Ma questo è il calcio e devi saperti adattare alle circostanze per scendere in campo sempre pronti. De Falco farà le veci di Donati: da chi sarà affiancato lo saprete domani”. In attacco, duello Stoian-De Paula per l’ultimo posto accanto a Marotta e Rivas, a sua volta in ballottaggio con Claiton per la fascia di capitano. Il giovane rumeno, che a Castellamare era partito titolare, sembra in lieve vantaggio, a sentir Torrente riparlare della sconfitta di sabato scorso: “Il primo tempo non mi è dispiaciuto: abbiamo creato occasioni, giocato e non siamo riusciti a concretizzare. Poi abbiamo perso la testa, e non siamo riusciti a reagire. Salvo però almeno i primi 40 minuti e l’atteggiamento della squadra fino a quel momento”.
Nel Pescara mancherà il cannoniere Immobile: candidato a sostituirlo è l’ex biancorosso Maniero, meteora del Bari di Conte: “E’ un assenza che certamente può pesare – rimarca Torrente – Chiunque lo sostituirà saprà tuttavia come muoversi, perché Zeman è un maestro nell’insegnare i meccanismi con e senza palla. E tutti i suoi giocatori, con lui, riescono a rendere al massimo. Abbiamo rubato in tanti da lui, cercando di assimilare il più possibile il suo innovativo calcio offensivo. Anche il suo Pescara ha segnato tantissimo: 27 gol, di cui 19 con il solo tridente. Ma pure in difesa di sta facendo rispettare: nelle ultime quattro partite ha subito appena due gol. Dovremo perciò essere bravi noi a non concedere nulla, e a saper far male”.
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