Il giorno dopo la secca sconfitta subita ad opera del Pescara tocca a Claiton Dos Santos analizzare le difficoltà del Bari in conferenza stampa.
Claiton, alla vigilia della gara non eri sicuro di giocare a causa di un problema fisico, ma comunque sei riuscito a scendere in campo da titolare. Come sono le tue condizioni fisiche oggi?
No avevo già risolto dal giorno prima i miei problemi. Sono sceso in campo volentieri cercando di fare del mio meglio. Purtroppo abbiamo perso, dobbiamo guardare già al prossimo impegno per riscattare questa pesante sconfitta patita davanti ai nostri tifosi.
Parliamo della partita contro il Pescara. Un primo tempo in cui il Bari è stato arroccato nella propria metà campo, concedendo diverse occasioni da gol alla compagine abruzzese. Nella ripresa c’è stata per quasi venti minuti una vostra reazione, ma non è bastata perché al primo contropiede siete crollati sotto i colpi dell’estroso Insigne. Avete sbagliato approccio alla gara o eravate troppo intimoriti nel primo tempo?
Direi che è stato un Bari da i due volti. Male nel primo tempo per tanti motivi. Siamo partiti un po’ intimoriti e abbiamo concesso di conseguenza troppo campo all’avversario che ci ha castigato subito. Quando abbassi così il baricentro, il gol diventa inevitabile subirlo. Penso che se fossimo partiti con un atteggiamento più sfacciato, che abbiamo avuto nella ripresa, ce la saremmo giocati ad armi pari, ma è andata così. Cercheremo di non ripetere queste disattenzioni ed errori che paghi a caro prezzo.
Nel secondo tempo ci sono stati ripetuti fischi da parte dei tifosi indirizzati al tecnico, a Rivas e alla squadra. E’ giusto fischiare quando si perde così? Che cosa non ti è piaciuto?
Mi dispiace che i fischi ci siano stati per il mister e per il mio compagno di squadra. I fischi non possono mai piacermi. Però il pubblico paga il biglietto e decide liberamente ciò che fare. Noi dobbiamo far forza tra di noi e andare avanti compatti, da squadra unita come abbiamo dimostrato già in altre occasioni.
Zeman a fine partita ha dichiarato che il Bari ha evidenti problemi nella costruzione del gioco. Torrente a fine gara, invece, non si è detto soddisfatto della gara e ha fatto capire che cambierà nuovamente qualcosa a partire dal modulo. Credi in un miglioramento della squadra a breve?
Non commento le dichiarazioni di Zeman. Mister Torrente ha ragione perché in settimana lavoriamo in una certa maniera, poi quando arriva la partita non riusciamo a mettere in pratica quello che proviamo in allenamento. Dobbiamo fare un “mea culpa” tutti quanti ed applicarci di più perché siamo una squadra anche di qualità che ha tutte le carte in regola per costruire un bel gioco e rendere orgogliosi di noi il tecnico e i nostri tifosi.
Martedì c’è già la possibilità di cancellare ogni polemica nella trasferta di Grosseto, oggi sconfitto dal Sassuolo. Quale potrebbe essere l’approccio ideale a questa partita?
Servirà un approccio completamente diverso da quello di ieri. Dobbiamo avere maggiore convinzione dei nostri mezzi e scendere in campo senza timore, non a parole ma dimostrandolo con i fatti. La partita poi emetterà il suo verdetto, ma noi ce la metteremo tutta.
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