Nella giornata domenicale, la società biancorossa ha messo a disposizione telefonicamente il centrocampista Manuel Scavone, che la scorsa stagione ha giocato con la maglia del Novara poi promosso in A. Il centrocampista, che finora ha totalizzato soltanto tre presenze, scalpita per giocare di più.
Hai esordito alla prima giornata contro il Varese, poi hai giocato nel finale della gara vinta contro il Modena e venerdì sera sei entrato nella ripresa contro il Pescara. Come vivi lo scarso utilizzo di questo inizio di stagione? Puoi descrivere ai tifosi le tue caratteristiche tecniche?
Spero che i tifosi mi conoscano durante le partite con questa maglia, piuttosto che descrivermi. Serve farsi trovare pronto quando sei chiamato in causa ed impegnarsi per mettere in difficoltà il mister, in maniera positiva ovviamente, affinché possa avere più spazio. Come a tutti i giocatori non piace a nessuno sedersi in panchina, ma sono scelte tecniche o tattiche che devi sempre rispettare con garbo e dimostrare il tuo valore, quando ne hai l’opportunità e in allenamento. Spero di ritagliarmi più spazio, ma dovrò continuare a lavorare duramente e a raddoppiare l’impegno.
Contro il Pescara la tua entrata in campo ha coinciso con i miglior venti minuti della partita dei biancorossi, poi “black out” totale che ha portato al raddoppio degli abruzzesi. Che cosa è mancato al Bari?
Abbiamo sofferto il primo tempo il loro gioco ed i loro meccanismi offensivi ben collaudati. E’ una squadra che gioca molto in verticale e salta l’uomo con facilità. Nel secondo tempo, il mister ha chiesto a me e Stoian di dare la carica al resto dei compagni e dare qualcosa in più, dato che eravamo in difficoltà. Io e Stoian abbiamo cercato di vivacizzare la manovra e nel nostro piccolo abbiamo contribuito a consentire alla squadra di giocare meglio almeno per venti minuti. Purtroppo non siamo riusciti a riacciuffare il risultato e con un contropiede devastante hanno spento le speranze ad un’eventuale nostra rimonta, grazie alla doppietta personale di Insigne. Sono stati i migliori venti minuti, il gol ci ha tagliati le gambe! Se avessimo concretizzato quelle occasioni, sarebbe forse potuto cambiare l’esito della partita. Ma oramai è finita, e dobbiamo continuare a lavorare per non ripetere certi errori e giocare con più tranquillità. Sappiamo dove dobbiamo migliorare.
Quali sono le difficoltà maggiori che incontra questo Bari? Ed ovviamente quanto questo Bari può migliorarsi, dato che ha dimostrato che quando è cinico e sempre concentrato riesce ad aggiudicarsi l’intera posta in palio?
Il calcio non è la matematica o tutto ascrivibile ad una statistica: il calcio è fuori da ogni logica, uno sport da amare così com’ è! Quanto alle nostre difficoltà, sappiamo, come ti dicevo, che dobbiamo migliorare nella costruzione del gioco e nella fase di possesso palla. Anche se quello che abbiamo raccolto, sinora, non è tutto da buttare. Supereremo le nostre difficoltà, ne sono sicuro. Vogliamo migliorarci ed abbiamo quella fame che ci permette di essere uniti ed essere squadra, soprattutto grazie al nostro mister.
In trasferta avete ottenuto tre vittorie e tre sconfitte. Che Bari bisogna aspettarsi a Grosseto?
Un punto di partenza deve essere sicuramente la voglia di far bene ma anche essere ancor più cattivi, in senso agonistico ovviamente. Cercheremo di fare la partita seguendo attentamente le direttive del nostro tecnico. I tifosi possono stare tranquilli che scenderemo in campo, sempre dando l’animo, senza darci mai per vinti. Poi nel calcio si può vincere o perdere, ma noi ci teniamo ad uscire dal campo dopo aver dato sempre tutto.
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