Nella conferenza odierna, accanto a Torrente, ha parlato il capitano Massimo Donati, apparso rinfrancato dalle parole del tecnico biancorosso: "Contro il Pescara l’assenza di Massimo - spiega Torrente - che è il nostro leader e punto di riferimento si è sentita. E’ mancata la sua personalità!”.
Il centrocampista prende spunto dai fischi piovuti sui compagni in occasione al termine del match contro il Pescara: "Quando non giochi bene ci possono stare i fischi. Ma mi dispiace prendere atto che qui a Bari manca equilibrio, nel senso che se fai due- tre vittorie di fila sei un campione, ma appena perdi sei fischiato ed appellato. Serve più equilibrio, non solo tra i tifosi. Ovviamente non mi aspetto che si cambi, anzi, tocca a noi rispondere sul campo e ritrovare la via dei risultati che, credo con tutta onestà, eccetto qualche partita stiamo percorrendo”.
Il numero 5 barese ha poi difeso l’allenatore ed esaltato lo spirito del gruppo: “Non faccio paragoni con la scorsa stagione, ma questo Bari lotta sempre, non si tira mai indietro. Abbiamo tutti fame di risultati e seguiamo uniti il nostro tecnico. Siamo d’accordo con il mister quando afferma che ha cercato di mettere tutti a proprio agio, sta a noi ora rendere di più. Stiamo lavorando intensamente per trovare delle soluzioni ai nostri problemi”.
ll finale suona quasi come una dichiarazione programmatica: “Dobbiamo giocare con gli occhi della tigre. Serve cattiveria agonistica e determinazione fino al triplice fischio”.
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