A due giorni dalla sfida contro il Verona, si è presentato in conferenza stampa abbastanza carico e motivato, l’attaccante Alessandro Marotta, già autore di tre gol, alla pari degli attaccanti dei gialloblu Ferrari e Gomez. Il centravanti biancorosso, ancora a secco di gol al San Nicola ha esordito così: "Mi piacerebbe tantissimo segnare il mio primo gol davanti alla curva nord per festeggiare con loro. Gli ultras baresi sono fantastici e ricordo bene quando in occasione della trasferta a Crotone sono venuti ad incitarci all’antistadio. Il loro apporto è fondamentale, così come quello di tutti gli altri tifosi che mi auguro ritornino a riempire il San Nicola".
Il numero 28 del Bari ha poi parlato della sua partita con il Grosseto, della squadra nel complesso, soffermandosi con schiettezza che lo contraddistingue, ad analizzare le difficoltà dell’attacco barese (la compagine biancorossa ha realizzato soltanto undici reti): “Contro il Grosseto sono obiettivo e riconosco di non aver disputato la mia miglior partita. Non sono riuscito a far salire la squadra come volevo e ad essere reattivo come nelle altre partite. E’ stata una giornata storta per me, non per la squadra che ha fatto una delle miglior partite del campionato: cinica nel primo tempo e più fluida nella manovra, abbiamo peccato un poco nella ripresa sotto porta perché avremmo potuto incrementare il vantaggio. Noi attaccanti ci siamo sentiti sempre supportati dal lavoro di fatica dei centrocampisti, differenza di altre partite. Il nostro attacco? Siamo consapevoli che dobbiamo dare un apporto maggiore ed essere più prolifici, ma ci riusciremo solo se saremo sempre più compatti tra attacco e difesa. Si vince e si perde insieme, quindi da parte nostra dovremo essere più concreti, ma dobbiamo essere messi anche nelle condizioni di poter realizzare la rete!”.
Il centravanti napoletano ha voluto dire la sua in merito agli applausi di scherno di una piccola parte della tifoseria, nella gara persa contro il Pescara di Zeman: “Contro il Pescata abbiamo perso male, siamo consapevoli. Ma ci sta di perdere contro la migliore squadra del campionato, reduce da nove partite utili: otto vittorie e una sconfitta. Noi ad inizio secondo tempo, abbiamo anche sprecato delle occasioni, ma a prescindere dal risultato gli applausi ironici da parte di qualche tifoso, non mi sono piaciuti. Spero, tuttavia, vivamente che si possano tramutare in applausi per noi e che tutti i tifosi possano stringersi maggiormente attorno a questa squadra che rispetto alla scorsa stagione è totalmente rinnovata. Son rimasti soltanto tre giocatori (Donati, Rivas, Kopunek, ndr) dello scorso campionato e che comunque ci stanno dando una grossa mano. Da parte nostra che siamo un gruppo giovane, c’è la voglia di lottare ogni partita e far gioire i nostri tifosi per i nostri risultati”.
Infine ha tracciato un breve profilo dell’avversaria, elogiando il suo ex compagno di squadra Gomez: “Il Verona è una squadra organizzata, reduce da una promozione. Sarà sicuramente una partita di cartello contro una squadra che ha delle buone individualità. Su tutti posso parlare di Gomez dato che lo conosco. Con lui ci ho giocato due anni fa. Lui giocava da esterno e io da centrale, segnò cinque gol e forniva tanti assist. E’ un giocatore straordinario che secondo me avrebbe meritato già da qualche anno il salto di categoria. In ogni caso (e se la ride sornione, ndr) gli auguro tanta fortuna ed in bocca al lupo per la sua carriera, a partire da dopo la partita contro di noi”.
Non hanno preso parte all'allenamento odierno il capitano Massimo Donati, alle prese con alcuni accertamenti medici, e Bogliacino. De Paula, invece, ha svolto un differenziato, ma potrebbe farcela almeno per partire dalla panchina. Differenziato anche per Sini e Polenta, che però saranno arruolabili per lunedì sera alle 19. Notizia poco positiva per la squadra barese è che la convocazione in under 21 di Crescenzi che lo costringerà a saltare le prossime due delicate partite rispettivamente contro Verona e Torino.
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