Speedy Gonzales è finalmente tornato: non che siano da buttare le prestazioni delle prime giornate, questo è fuor di dubbio, ma chi ha assistito ai due campionati precedenti del brasiliano con la casacca biancorossa, sa benissimo che quello visto sino ad ora non era il Barreto che tutti i tifosi del Bari conoscono. Ieri, contro il Brescia, l'attaccante ha disputato una partita sopra le righe, spaziando a tutto campo con la velocità di sempre, puntando gli avversari e cercando più volte la giocata sensazionale.
Ciliegina sulla torta il funambolico slalom con il quale si è procurato l'azione del rigore che ha deciso la partita: va premiata anche la freddezza del giovane centravanti, che si è presentato con coraggio sul dischetto dopo i tanti errori della passata stagione. Con un Barreto così è sicuramente più facile giocare anche per i compagni di squadra: da Kutuzov ad Almiron, passando per Rivas, Ghezzal ed Alvarez nella seconda frazione, tutto il reparto impegnato nelle operazioni di assalto alla porta bresciana si è mosso con una buona sincronia, riscattando la prova incolore di mercoledì scorso a Milano sponda nerazzurra.
"Siamo ritornati a far calcio" ha commentato con soddisfazione il tecnico Ventura a fine partita: ed in parte è vero, visto che la gara è stata combattuta per tutti i 90 minuti grazie anche ad un Brescia schierato ottimamente in campo dal giovane Iachini, che presentava in Possanzini, Eder, l'ex Cordova e Kone delle individualità di tutto rispetto ed in Hetemaj e Filippini dei corridori-interditori da competizione. Il Bari di ieri ha mostrato grinta e carattere, determinazione e voglia di vincere, sebbene si debba registrare ancora qualche sbavatura nel reparto arretrato: il gol di Kone ne è la riprova, visto che lo sfondamento centrale del greco poteva essere controllato in maniera differente dai difensori biancorossi.
Vincere è stato importante per due motivi: in primis per riscattare il passo falso di mercoledì, dove la squadra non è scesa proprio sul rettangolo verde di gioco e ha concesso campo e partita ai campioni d'Europa senza opporre resistenza alcuna; secondo, perché questa vittoria vale 6 punti, visto che è stata ottenuta contro una diretta concorrente per la lotta alla permanenza in serie A, nonostante la classifica odierna reciti tutt'altro, con le big in affanno e le cosiddette "piccole" in grande spolvero.
Rispetto alla scorsa stagione il Bari vanta un +2 in classifica che non può essere sottovalutato, sebbene fra le seconde in classifica (Chievo e Brescia a 9 punti) e le penultime (Palermo, Fiorentina, Parma, Genoa, Roma, Lecce con 5 punti) ci sia un margine ridotto: è fondamentale tenere il passo delle concorrenti, visto che quando arriveranno gli inevitabili momenti di flessione, chi avrà fatto più punti in precedenza potrà attingere dalla riserva senza sprofondare.
La strada è stata tracciata ed il bilancio attuale è largamente positivo: se il Bari gioca da Bari, la possibilità di rivivere un campionato esaltante come quello della stagione scorsa è molto più che una speranza.
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