Borghese al termine della partita che lo ha visto grande protagonista commenta con entusiasmo il pareggio raggiunto nel finale: “Se la Samp vista oggi è quella che doveva vincere il campionato, allora scelgo tutta la vita il mio Bari che mi sta dando soddisfazioni e mi riempie di orgoglio ogni volta che scendo in campo con i colori biancorossi. Nel primo tempo potevamo passare benissimo in vantaggio, ma non ci siamo riusciti, mentre ci sono riusciti loro in maniera anche fortunosa. Nella ripresa siamo rimasti anche in inferiorità numerica, ma siamo stati bravi a non incassare il secondo gol e a crederci sino alla fine. Il pareggio è più che meritato per la situazione in cui è arrivato, anche se forse avremmo potuto fare di più! Ma va bene così, guardiamo avanti”.
Il difensore centrale, che già nella scorsa stagione con il Gubbio aveva realizzato 6 gol, ha segnato la sua seconda rete con la maglia del Bari, sempre nelle mura amiche del San Nicola, e ha voluto dedicare il gol ai tifosi: “Questo gol è per i tifosi e per i miei compagni. La curva anche oggi è stata magnifica nel sostenerci a gran voce, ininterrottamente, anche quando eravamo nel momento di maggiore difficoltà. Un San Nicola con ancora più tifosi, sarebbe un ulteriore stimolo e le nostre avversarie ne uscirebbero intimorite. Ringraziamo i ragazzi della curva per l’apporto dato e tutti coloro che credono in noi. Vogliamo convincere, però, anche gli altri tifosi e dobbiamo continuarlo a fare ottenendo risultati utili”.
Il giocatore, sempre più leader in campo e molto amico del capitano Massimo Donati, senza timore ha reso noto l’obiettivo stagionale che vogliono raggiungere ad ogni costo: “Questo gruppo è sempre più compatto ed anche di fronte alle difficoltà dimostra di voler uscire a testa alta. Il nostro obiettivo è raggiungere i playoff e smentisco categoricamente chi dice che siamo una squadra mediocre. Ce la possiamo giocare con tutti, ovviamente impiegando la massima determinazione e lavorando sempre più intensamente per migliorare i nostri errori. In allenamento sputiamo sangue e diamo sempre l’anima in campo e durante la settimana. Con umiltà, questa grinta e voglia di non mollare, sono le chiavi per andare avanti”.
Infine, l'ex Gubbio con molta signorilità ha risposto a chi l’aveva definito killer, oltre a scusarsi ufficialmente con l’attaccante del Torino, Rolando Bianchi: “Mi hanno dato un po’ fastidio quanto è stato detto sul mio conto. Sono stato dipinto come un killer, da qualche giornalista e non solo, come uno che non gioca a calcio, ma che gli piace colpire per infastidire gli avversari. Mi scuso con Bianchi se ho commesso fallo, ma quello che è stato aggiunto in tv dalla parte lesa ed altri, è stato davvero eccessivo. Io sono uno che in campo dà sempre l’animo, che lotta su ogni pallone e non si tira mai indietro ma sempre con rispetto dell’avversario e senza violenza”.
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