Dopo aver superato un fastidio all’adduttore che lo ha tenuto lontano dai campi per 15 giorni, Massimo Donati si è presentato stamane in sala stampa con molta fiducia in vista della prossima gara di Coppa Italia contro il Genoa di giovedì sera: "La gara di Coppa Italia sarà un’opportunità per noi; siamo un gruppo giovane e vogliamo far bene. L’ultima volta che abbiamo affrontato il Genoa in campionato abbiamo perso, ma se avessimo vinto, forse, oggi staremmo a parlare d’altro". Molto chiare le battute del mediano friuliano, soffermatosi ad analizzare, da capitano, il momento della sua squadra: "Aver bloccato due corazzate come Torino e Sampdoria ci è servito per il morale, ma gli esami non finiscono mai. Siamo un gruppo grintoso e adesso dobbiamo migliorare nel gioco".
Il ruolo di Donati non è in discussione, ma egli stesso ammette di dover cercare di più l'inserimento in attacco: “Gioco davanti la difesa, ma ogni tanto mi sgancio. Dobbiamo migliorare sotto porta anche noi centrocampisti; serve applicazione e voglia da parte di tutti”. Capitolo societario: il numero 5 barese regala un pensiero di appoggio alla famiglia Matarrese: “Non ho mai pensato di lasciare il Bari. La famiglia Matarrese ha portato avanti la “baracca” per 34 anni e di certo non vogliono mandare allo sfascio una squadra importante come il Bari”. Si ritorna a parlare di Genoa-Bari e l’ex Celtic esterna tutta la sua voglia di far bene contro i grifoni: “Per tutti e anche per me, la partita di giovedì sarà come una di Champions; non vogliamo sfigurare. Il mister ci tiene in particolare da ex genoano; la palla è rotonda è tutto può succedere”. In conclusione l’auspicio a non mollare mai: “Sono ottimista per quest’annata, ma dobbiamo fare di più; noi puntiamo al massimo”.
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