Dopo la miglior prestazione stagionale (contro il Genoa nel quarto turno di Coppa Italia) del Bari di Torrente per gioco espresso, cuore, determinazione e voglia di non arrendersi anche dopo essere passati per ben due volte in svantaggio, è stato un triste risveglio o uno felice con la consapevolezza di sentirsi più forti? In realtà per molti tifosi baresi è stata una gratificazione, e per i giocatori avrà costituito un motivo di orgoglio essere usciti dalla competizione con un spirito combattivo, come se si stesse giocando la finale di Champions (giusto per citare le parole del capitano Donati).
La società barese ha messo a disposizione telefonicamente per la conferenza odierna, il terzino Alessandro Crescenzi. Il difensore classe ’91, di proprietà della Roma, giocatore di grande tecnica e perno della Nazionale Under 21 di Ciro Ferrara, ha analizzato con onestà la partita, esaltando la coesione del gruppo che se resterà tale, potrà permettere ai biancorossi di scalare diverse posizioni.
Ciao Alessandro. Dopo aver riacciuffato la partita per ben due volte, aver disputato la miglior partita stagionale a livello collettivo, quanto rimpianto c’è per non aver passato il turno o esservela giocata ai rigori, contro una squadra (il Genoa) sulla carta è superiore?
C’è parecchio rimpianto per aver perso contro una delle squadre migliore della serie A che è attualmente nelle prime otto e con parecchi giocatori nazionale ed internazionale. Siamo stati sfortunati nel prendere gol all’ultimo, ma non credo meritassimo di perdere, abbiamo fatto anzi una grande prestazione per determinazione, gioco e numero di azioni prodotte. Accettiamo il verdetto e guardiamo già avanti al prossimo impegno. Siamo già concentrati per la sfida di lunedì sera.
Al 36’ è stato assegnato il rigore ai padroni di casa in un episodio che ti ha coinvolto. Jankovic sembra cercare il contatto in maniera un po’ forzata. Ritieni sia stato rigore un po’ eccessivo?
Non ho rivisto le immagini sinceramente. Penso che il rigore sia stato un po’ eccessivo, ma alla fine non ha influito più di tanto perché abbiamo comunque recuperato. Abbiamo giocato la nostra partita fino all’ultimo secondo dove per poco con De Falco non pareggiavamo e sarebbe finita ai rigori.
Credi che potranno influire i 120 minuti giocati in Coppa nella gara contro l’Ascoli, ultimo in classifica che non ha mai vinto in casa ma nonostante tutto è reduce da due vittorie consecutive?
Si, loro sono in un buon momento anche se hanno iniziato con l’handicap della penalizzazione. Adesso sono in un buon momento e vorranno vincere di fronte al proprio pubblico. Papa Waigo? E’ un giocatore estroso e veloce che continuerà a fare molti gol. Ma noi non temiamo nessuno, e non dimenticate che veniamo da tre gare giocate ad alto livello contro squadre di un certo blasone. Vogliamo continuare su questa strada intrapresa. Ci teniamo a stupire e regalare soddisfazioni al mister, società e nostri tifosi.
Martino Borghese segna sempre lui in casa ed in trasferta per la prima volta sopperendo in qualche modo alla carenza degli attaccanti, oltre ad essere un punto di riferimento per la difesa. Qual è la vera forza di questo gruppo e se c’è un leader riconosciuto all’interno dello spogliatoio?
Si Martino è un grande, spero segni ancora! E’ un attaccante mancato anche se è fondamentale come difensore. Non c’è un leader in particolare, ci riconosciamo tutti nel capitano ma ci sentiamo tutti leader e responsabili. Siamo una squadra giovane ed affamata. Seguiamo il Mister in tutto e la coesione del gruppo è la nostra vera forza.
Una battuta finale, sulla mostra che tra lunedì e mercoledì sera, gli Ultras Curva Nord del Bari, in onore del loro 35° anno (dal 76’ la tifoseria biancorossa segue la squadra in casa ed in trasferta) organizzeranno una mostra fotografica esponendo anche i loro cimeli. In tale occasione sarà venduto il calendario degli ultras il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. Che ne pensi di tale iniziativa?
Fa piacere dell’iniziativa benefica degli ultras. A Bari c’è una tifoseria devastante, calda come poche e che non smette mai di incitarci. Sarebbe bello che anche gli altri tifosi che ci hanno fischiato qualche partita fa, da adesso, ci applaudissero. Me lo auguro di cuore, anche se fa parte del calcio accettare le critiche dei tifosi quando una squadra gioca male. Siamo una squadra molto giovane e totalmente rinnovata rispetto allo scorso anno, abbiamo bisogno del calore di tutti i tifosi e spero di vedere presto un San Nicola pieno.
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