Alla vigilia di un match importante per non essere risucchiati ulteriormente nella zona playout, Vincenzo Torrente, in conferenza stampa, invita la squadra a non ripetere gli errori delle ultime partite: "Il Brescia è una squadra che era partita molto bene, e stava esprimendo forse il miglior calcio insieme al Pescara. Poi si sono un po’ persi ed ora si ritrovano invischiati nella zona playout. Ma hanno giocatori di categoria superiore e sicuramente daranno una battaglia sino all’ultimo per portare a casa i tre punti. Guai a fare errori di personalità o ingenuità commesse come nella gara con l’Ascoli o contro il Cittadella. Sarà una partita molto tattica dove i singoli potranno fare la differenza, spero i miei".
Non convocato Bogliacino per problemi muscolari, il tecnico biancorosso svela i nomi di qualche possibile titolare: “Dispiace perdere Bogliacino dopo una buona prestazione che lo aveva galvanizzato. Ma conto di averlo per la prossima. Intanto recupero Crescenzi, mentre partirà dalla panchina uno tra Ceppitelli e Polenta, credo più Luca perché ha bisogno di rifiatare. A centrocampo ritorna Bellomo che potrà offrire sicuramente una soluzione in più. In attacco ci sarà più scelta e potrò contare anche sull’apporto di Castillo che però partirà dalla panchina”. Probabile l’utilizzo della mediana a tre con il capitano Donati affiancato da Bellomo e Kopunek, favorito su De Falco. In attacco mentre quasi sicuramente sarà proposto il tridente con Galano e Rivas sulle corsie esterne e Caputo punta centrale con Castillo come primo rincalzo.
Proprio a riguardo del reintegro in squadra dell'attaccante argentino, Torrente elogia la voglia di Castillo: “Ho visto Nacho molto motivato e volenteroso in allenamento. Si è messo a disposizione con grande umiltà e questo mi rende orgoglioso. Gli ho chiesto ovviamente di fare i gol, dato che possiede più soluzioni e, soprattutto, di aiutare i più giovani con la sua esperienza”.
Il Bari formato trasferta è più incisivo rispetto alla versione casalinga: “Questa squadra - rivela Torrente - ha bisogno di tranquillità e di essere più serena. Non dobbiamo pensare alla classifica. In casa avvertiamo sicuramente più pressione, anche se quando facciamo bene i tifosi che fischiano ci applaudiscono e sostengono ugualmente. Siamo, tuttavia, consapevoli che siamo solo noi a dover trovare il giusto equilibrio e personalità per uscire da questa situazione”.
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