Missione impossibile? No deve essere possibile, i ragazzi di Coach Tau, devono crederci perché la classifica piange e bisogna cancellare quella casella vuota, che non rispecchia i valori della squadra barese. Se fosse senza valori, una squadra allo sbaraglio, allora ci sarebbe poco da chiedere se non quello di onorare l’impegno. Ma non è così perché, eccetto che nell’ultima partita e nella prima di campionato, i biancoverdi di coach Tau, hanno dimostrato di mettere in difficoltà e sfiorare l’impresa contro formazioni sulla carta nettamente più forti: rispettivamente la corazzata Lazio e il Napoli.
Domani 17 dicembre al Foro Italico per la Ener Payton Bari c’è da affrontare la Vis Roma. I draghetti biancoverdi nella quinta giornata d’andata del campionato di pallanuoto maschile di pallanuoto di serie A2- girone Sud, dovranno vedersela con la quotata formazione guidata da Alessandro Duspiva. I gialloblù romani sono reduci da una sconfitta interna contro la Canottieri Napoli e hanno tutta l’intenzione di tornare a vincere subito per continuare a veleggiare nelle posizioni più alte della classifica: attualmente sono secondi a 9 punti insieme al Telimar Palermo, Promogest Cagliari e Roma 2007. “Sappiamo che la Roma Vis Nova ha nel suo organico uomini esperti come Vittorioso, Spiezio e Piccinini – spiega Roberto Santamato, il giovane attaccante della Ener Payton Bari in evidenza sabato scorso con una splendida tripletta – e giovani atleti come noi. Useremo le nostre armi, proveremo a metterli in difficoltà con la nostra velocità anche se dirlo e semplice mentre farlo può sembrare a tutti impossibile. Noi sappiamo che possiamo fare di più e meglio”. Il riferimento di Santamato è alla prestazione scialba e distratta di sabato scorso contro l’Acicastello, che ha fruttato alla Payton la quarta sconfitta in campionato.
“La squadra allenata da Duspiva è forte, il fatto che abbia perso contro la Canottieri Napoli, contro la quale ce la siamo giocata fino all’ultimo, significa poco – ricorda Roberto Santamato – e giocare a Roma è sempre difficile, per la diversità della vasca e per altri fattori endogeni. Ma noi andremo ovunque per tentare sempre di vincere, non entreremo in acqua convinti che basti solo giocare, dobbiamo metterci il doppio e il triplo della concentrazione. Ogni partita può nascondere insidie non preventivate e dobbiamo esser capaci di reagire, non possiamo più subire”.
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