Non poteva forse che finire così un 2011 che aveva visto il Bari vincere appena due volte al San Nicola, in campionato. Anche contro il Vicenza il fattore-campo si va a far benedire, con l’aggravante di aver sprecato un doppio vantaggio: la squadra di Cagni risale la china nelll’ultima mezzora e ringrazia. Troppo rinunciataria, alla lunga, la squadra di Torrente, contestato alla fine dai tifosi ma costretto a schierare un assetto precario, soprattutto in difesa. All’ultimo marca visita pure l’influenzato Ceppitelli, col ritorno forzato di Garofalo (non ancora pronto) a sinistra e l’impiego di Polenta nel mezzo. Meglio spingere subito sull’acceleratore, con simili premesse. Il Bari non si fa pregare e dopo 58 secondi è già in vantaggio: Bellomo batte un corner da destra e Dos Santos infila di testa l’angolo alla destra di Frison, coi difensori vicentini ancora negli spogliatoi. Insistono i biancorossi, con Stoian libero di svariare dietro le due punte, senza operosi dispendi in copertura: è il 4’ quando il rumeno entra in area dalla sinistra su azione personale, sfiorando il raddoppio con un diagonale a giro, fuori di un niente. Ci vuole un quarto d’ora, al Vicenza, per riprendere quota dopo il gol a freddo: la prima occasione, paradossalmente, arriva su contropiede al 14’ ma Crescenzi ci mette una pezza. Col passare dei minuti, tuttavia, i ragazzi di Cagni acquisiscono campo e fiducia, sino alla traversa colta da Gavazzi al 21’, con una palombella di testa su cross dalla destra di Bariti. Al cambio di fronte, però, dopo appena 1’, il Vicenza trema ancora: Frison non blocca la palla su calcio d’angolo ma poi si riscatta parando a terra il tiro di Polenta in proiezione offensiva. Nulla può, tuttavia, sulla punizione conquistata da Stoian e magistralmente calciata da De Falco con un destro uncinato: è il 2-0 che scalda i quattromila del San Nicola e fa ripartire il trenino.
Non ci sta Cagni, a consegnare la partita dopo appena mezzora e prova a scuotere i suoi con un paio di sostituzioni: proprio uno dei due nuove entrati, Mustacchio, prova a riaprirla al 42’, indovinando l’inserimento a centro area su cross dell’ex Pisano: palla fuori. Per forza invitanti, sull’altro fronte, gli spazi concessi ai biancorossi in contropiede: al 43’ Caputo s’invola dalla sinistra e fa tutto bene tranne la conclusione finale, debole e centrale.
Anche dopo l’intervallo, non cambia il copione: pallino agli ospiti, occasioni per il Bari. Ne divora due con Caputo, la squadra di Torrente (clamorosa quella all’11’ su diagonale da pochi passi, respinto da Frison a mano aperta) prima di essere castigata da Rigoni, che capitalizza una sponda di Misuraca nel 2-1 della speranza. Provano a ripartire i biancorossi, con un attaccante in meno (Marotta rimpiazzato da Kopunek, con avanzamento di Stoian a fianco di Caputo) e con un Defendi in più (fuori Bellomo), ma rischiano addirittura di incassare il pareggio al quarto d’ora, dopo una incertezza di Lamanna su palla di Misuraca dalla destra. Dalla panchina si alza pure Castillo, che si fa subito apprezzare quando invita Defendi al tiro, al 24’: il diagonale del numero 34 sibila alla destra di Frison battuto. Ricorre persino all’ennesimo attaccante (Tulli, con conseguente rinuncia all’altro centrale difensivo), Cagni, ma il pericolo maggiore Lamanna se lo procura da solo, respingendo in due tempi un tiro di Gavazzi senza troppe pretese. Fino al 36’, però, quando il Vicenza ottiene il pareggio: Mustacchio sfonda sulla destra, Lamanna salva sul colpo di testa di Maiorino quando il pallone, comunque ribadito in rete da Tulli, ha forse già varcato la linea. E’ il 2-2 che non ferma i veneti, addirittura vicini al clamoroso sorpasso al 44’: Lamanna salva sull’affondo di Misuraca a botta sicura, Maiorino fa tremare la traversa sul mischione che ne segue. Poi, nel recupero, a schemi ormai saltati, è il Bari che prova a riportarsi su, con un colpo di testa di Castillo respinto da un difensore a pochi metri dalla porta. Nulla da fare, non va oltre il pareggio, questo Bari, che al San Nicola non vince da oltre due mesi. E forse non poteva finire che in questo modo un anno così tormentato, soprattutto in casa.
Bari-Vicenza 2-2
Bari: Lamanna – Crescenzi, Polenta, Dos Santos, Garofalo – Bellomo (15’ st Defendi), De Falco, Donati – Stoian (22’ st Castillo) – Marotta (7’ st Kopunek), Caputo.
A disposizione: Koprivec, Sini, Galano, Rivas.
Allenatore: Torrente.
Vicenza: Frison – Tonucci, Augustyn (38’ pt Mustacchio), Giani (31’ st Tulli), Pisano – Bariti (35’ pt Maiorino), Rigoni, Soligo, Gavazzi – Paolucci,
Misuraca.
A diposizione: Acerbis, Minieri, Capitanio, Botta.
Allenatore: Cagni.
Arbitro: Irrati di Pistoia (assistenti Vicinanza – Fiorito, quarto uomo Roca)
Reti: 1’ pt Dos Santos, 32’ pt De Falco, 12’ st Rigoni, 36’ st Maiorino.
Ammoniti: Gavazzi, Kopunek e Donati per gioco falloso, Maiorino per proteste.
Note: paganti 465, abbonati 4.440 per un incasso di Euro 34.464,00; angoli: 6-4 per il Vicenza, recupero 2’+ 5’.
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