Il campionato di serie A è terminato da pochi giorni ed è stato vinto dalla Juventus con un finale da cardiopalmo. Il Milan, dopo aver vinto la Coppa delle Coppe, è crollato clamorosamente a Verona (5-3 per i veneti) in una partita che aveva chiesto, inutilmente, di posticipare visto l’impegno europeo. La Lazio, impegnata a Napoli e direttamente interessata alla questione scudetto, è stata sconfitta negli ultimi minuti (1-0 per i campani) dopo aver conosciuto il risultato della Juventus a Firenze (1-2 per i piemontesi). Un’eventuale sconfitta dei bianconeri (e concomitante pareggio tra la Lazio ed il Napoli) avrebbe portato allo spareggio scudetto tra la stessa Lazio ed il Milan. Spareggio saltato per il gol di Cuccureddu a soli 3 minuti dalla fine che ha assegnato il 15° trofeo alla società torinese.
Il 3 giugno 1973 la serie B giunge alla sua terz’ultima giornata con 2 squadre che già conoscono il loro destino: il Genoa è praticamente in serie A mentre il Lecco retrocede in serie C. Per i due posti rimanenti per la promozione nel massimo campionato sono in forte vantaggio il Cesena ed il Foggia con Ascoli e Catania, distanziate rispettivamente di 4 e 5 punti, pronte ad approfittare di ogni cedimento. Più complicato, invece, il discorso retrocessione con almeno 6 squadre (Monza, Taranto, Perugia, Brescia, Mantova e Reggina) per 2 posti. Molto probabilmente sarà necessario ricorrere alla differenza reti per decidere chi dovrà accompagnare il Lecco in serie C.
Un incontro delicato si svolge allo Stadio della Vittoria di Bari dove la squadra di casa, non ancora matematicamente salva, incontra il Brescia squadra, come abbiamo visto, a rischio serie C. Tra i biancorossi è assente il terzino Cazzola, sostituito da Generoso. La squadra che affronta i lombardi è Colombo, Generoso, Galli, Consonni, Spimi, Dalle Vedove, Sigarini, Butti, Marcolini, Ardemagni, Florio. In panchina, insieme all’allenatore Regalia, siedono il secondo portiere Merciai e l’attaccante Casarsa. Il Brescia, invece, si presenta con Galli, Gasparini, Cagni, Busi, Facchi, Fanti, Salvi, Inselvini, Marino, Guerini, e Gamba. In panchina con l’allenatore Gei ci sono il secondo portiere Belotti e il difensore Rogora.
Davanti a poco meno di 9.000 spettatori, in una giornata nuvolosa, arbitra il sig. Calì di Roma.
Parte subito forte il Bari e già al 2° minuto è in vantaggio. Butti supera in contrasto Fanti e, a centrocampo, serve Ardemagni sulla sinistra. La mezzala serve Marcolini che scatta, supera Facchi e, dal fondo, crossa. Al centro dell’area non ci sono, però, biancorossi: la palla finisce sui piedi di Cagni che sbaglia totalmente l’intervento e, invece di buttare la palla in angolo, indovina l’angolo opposto beffando il portiere. Bari-Brescia 1-0.
(L'auterete di Cagni. Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno)
Sarebbe lecito, a questo punto, attendersi una reazione dei bresciani ed invece la partita scivola via senza alcuna azione degna di nota per oltre mezz’ora, tra la noia generale. Solo al 36°, infatti, il Brescia riesce ad impensierire la difesa barese con Guerini che lancia lungo per Salvi. Il cross dell’ala finisce sulla traversa della porta di Colombo. Occasione mancata, gol subito.
39° minuto: il Bari guadagna una punizione dal limite dell’area per un fallo della difesa lombarda su Florio. E’ la stessa ala biancorossa a batterla, appoggiando il pallone lateralmente per Sigarini. Gran tiro, la barriera si allarga perché nel frattempo si stava smarcando Dalle Vedove e la sfera si insacca nell’angolino alla destra di Galli. Bari-Brescia 2-0. Da notare che questo è stato il primo tiro effettuato da un barese nella porta avversaria.
Nella ripresa la partita si movimenta già dal fischio d’inizio dell’arbitro visto che, dopo pochi secondi, Spimi è costretto in spaccata a buttare il pallone in angolo per anticipare Marino dopo un cross di Salvi. Il Bari risponde al 51° con Marcolini che, bravo a liberarsi con un dribbling di Facchi, entra in area e tira a colpo sicuro ma sulla sua strada trova Galli, pronto a deviare in angolo. Al 59° Gasparini avanza sulla fascia senza che Florio provi a contrastarlo, si accentra e dal limite sferra un gran tiro che Colombo alza sulla traversa. Cinque minuti più tardi è l’intera difesa barese a pasticciare con Inselvini che calcia in porta ma Colombo salva il Bari deviando con una gamba.
Il Brescia fa fatica a concretizzare con il Bari che controlla il risultato senza uscire dalla propria area. Bisogna arrivare fino all’84° (dopo una ventina di minuti di gioco ed emozioni praticamente assenti) per rivedere un’azione pericolosa con un angolo a favore dei bresciani. Lo batte Salvi, Gasparini allunga la traiettoria del pallone verso il centro dell’area dove Cagni e Marino vengono lasciati inspiegabilmente liberi dalla marcatura (nonostante 4 biancorossi siano vicini alla porta). L’attaccante lombardo tocca e devia il pallone in rete. Bari-Brescia 2-1.
A questo punto mancano circa 5 minuti alla fine della partita e nelle file baresi subentra la paura. Basta poco perché la difesa entri nel panico come sovente le è capitato durante il campionato: i tifosi osservano oramai impassibili. Ma il Brescia non infierisce, anzi permette ai padroni di casa di sfiorare il terzo gol 2 volte. All’85° Ardemagni batte una punizione passando a Dalle Vedove. La staffilata del barese non viene trattenuta dal portiere bresciano ma in area non c’è nessun biancorosso pronto ad approfittare. Passano 2 minuti e Butti da fondo campo crossa. Il pallone attraversa tutta l’area senza che Marcolini e Florio riescano a spingerlo in rete.
Il fischio del’arbitro Calì mette fine ad una partita brutta nella quale l’unica cosa positiva per il Bari è stata la vittoria (2-1) anche alla luce dei risultati provenienti da Reggio Calabria (vittoria dei padroni di casa sul Taranto per 1-0), Mantova (1-0 all’Arezzo) e Perugia (0-0 con il Cesena). Risultati che inguaiano il Brescia, fermo a 28 punti, penultimo in classifica dietro alla Reggina (29) e davanti al Lecco (24). Nelle parti alte il Genoa si conferma capolista solitario con 49 punti (pareggio a Monza). Pareggi anche per Cesena (a Perugia) e Foggia (a Novara), arrivate a quota 47 punti. Continua a sperare l’Ascoli, vittorioso in casa contro la Reggiana, ma i 3 punti di distacco a 2 giornate dal termine sono, forse, troppi da recuperare.
Il prossimo turno vedrà il Bari impegnato sul campo dell’Arezzo per una partita che potrà servire per far giocare chi non ha avuto molto spazio durante il campionato. Nei prossimi giorni, inoltre, si dovrà discutere del possibile addio di Regalia (destinazione Monza. Notizia non confermata, comunque, dall’interessato) e si dovrà cominciare a pianificare il prossimo campionato (Butti, seguito da molte squadre, è dato per partente e dovrà essere adeguatamente sostituito. Ma anche Ardemagni e Dalle Vedove hanno le valigie pronte…). Settimana importante, quindi, per il Presidente De Palo e per i colori biancorossi. L’appuntamento è tra una settimana per saperne di più e sarà, come sempre, un’altra storia.
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