Vacanze di Natale senza sorriso in casa biancorossa. Il 2011 si chiude con un bilancio drammaticamente in rosso, sia dal punto di vista sportivo sia da quello societario. Un anno solare che difficilmente i tifosi baresi dimenticheranno: la delusione di una umiliante retrocessione, l’amarezza del coinvolgimento nel calcioscommesse, la triste scoperta di una situazione debitoria societaria disastrosa, l’umiliazione della penalizzazione in classifica di B, l’ormai consueto valzer senza lieto fine delle trattative per la cessione del pacchetto azionario, la speranza (ben presto vanificata) che le questioni di campo potessero almeno regalare qualche gioia ponendo in secondo piano le numerose avversità. Ed invece anche la squadra di Torrente stenta, il gioco lascia a desiderare, i risultati sono al di sotto delle aspettative.
Allora il consiglio ai tifosi biancorossi è di passare questi giorni di festa in serenità con le proprie famiglie, dimenticando le insoddisfazioni biancorosse e godendo dei valori e delle tradizioni tipiche del periodo natalizio. Perché alla ripresa della stagione sportiva ci saranno tre cattivi motivi per temere il futuro.
Cessione società. La certezza è che il Bari ha accumulato negli ultimi anni una debitoria di circa 30 milioni di euro. Matarrese, sin dalla scorsa stagione, ha dichiarato il proprio disimpegno nella gestione societaria. Sono così arrivati i due punti di penalizzazione per la mancata corresponsione, entro il 30 settembre, degli stipendi di giocatori e dipendenti relativi al secondo trimestre 2011. Altri punti di penalizzazione sono stati evitati in extremis grazie al pagamento, il 14 novembre, degli stipendi relativi al terzo trimestre del 2011. Ma è evidente come la società navighi a vista: senza una nuova proprietà lo scenario più tetro, ma più realistico, rimane quello del fallimento. Sfumata la trattativa con la Meleam s.p.a., è il Comune a tentare di trovare acquirenti per l’AS Bari. Presentato due giorni fa il “Progetto di Sviluppo” a una serie di imprenditori baresi, ora si entra nella fase delle manifestazioni di interesse per il proseguimento del suddetto progetto. La strada, però, è ancora lunga e il tempo stringe. Per portare a termine la stagione in corso servono circa 15 milioni di euro, di cui 3,5 milioni entro il 15 febbraio, termine improrogabile per il pagamenti ai giocatori degli stipendi relativi all’ultimo trimestre 2011, pena l’ennesima penalizzazione in classifica. Intanto in settimana è attesa la conferenza stampa della Meleam s.p.a. che, tramite l’a.d. Pasquale Bacco, ha ribadito l’intenzione di rilevare il club di Via Torrebella. Insomma, tra proposte, trattative e colpi di scena, la cessione dell’AS Bari puntualmente si rivela un film giallo senza alcuna soluzione.
Calcioscommesse. Il Bari viene toccato da vicino dalla seconda fase dell’inchiesta "Last Bet". Sotto la lente d’ingrandimento della procura di Cremona sono finite numerose partite della serie A dello scorsa stagione, tra cui Brescia-Bari 2-0. Secondo gli inquirenti alcune organizzazioni criminali asiatiche e dell’est europa avevano contatti con calciatori italiani per manipolare il risultato delle partite sulle quali venivano scommesse somme rilevanti a fronte di ingenti vincite sicure. Parallelamente la Procura di Bari ha ipotizzato il reato di frode sportiva dopo la segnalazione di un bookmaker, Skysport365, che circa un anno fa denunciò un flusso anomalo di puntate sulla partita di Coppa Italia Bari-Livorno, giocata l'1.12.2010 e terminata 4-1 per i pugliesi. L'agenzia bloccò immediatamente le giocate e presentò un esposto alla procura di Treviso che inviò gli atti a Bari per competenza. Il fascicolo, affidato al pm Ciro Angelillis, potrebbe riguardare più partite truccate ed è a carico di persone da identificare. A tal proposito è da segnalare la testimonianza di un uomo, presumibilmente vicino ai giocatori che lo scorso anno indossavano la maglia biancorossa, che martedì scorso ha voluto rendere dichiarazioni spontanee di fronte al Pm. Gli esiti delle due inchieste potrebbero portare a conseguenze sportive gravissime anche per il club barese. L’amministratore unico Garzelli, intanto, ha preso tempo affidandosi al naturale corso della giustizia e auspicando la possibilità di agire dinanzi alla magistratura ordinaria per ottenere un risarcimento qualora, nella manipolazione delle partite, dovessero risultare coinvolti tesserati o ex tesserati dell'AS Bari.
Aspetto tecnico-sportivo. Con 25 punti il Bari è a metà del guado della classifica di serie B. L’undicesimo posto rispecchia l’andamento altalenante della squadra di Torrente. Ma più dei risultati preoccupa la mancanza di gioco dei biancorossi. Torrente in più di cinque mesi non è riuscito a trasmettere ai giocatori le proprie idee. Il cambio di tre modulo diversi (4-3-3, 4-2-3-1, 4-3-1-2) dimostra anche uno stato di confusione del tecnico di Cetara, ancora alla ricerca della migliore quadratura del cerchio. I numeri, però, parlano chiaro: questo Bari produce poco e segna ancora meno; la difesa, inizialmente reparto di maggior affidamento, nelle ultime dieci partite ha accusato sbandamenti preoccupanti. I numerosi infortuni patiti negli ultimi due mesi non possono giustificare totalmente le prestazioni incerte di una squadra che ha denotato anche mancanza di personalità quando si è trattato di portare a casa partite già vinte, come l’ultima in casa contro il Vicenza. Alla ripresa, il 27 dicembre, ci sarà molto da lavorare per mister Torrente. Di certo sarà improbabile che il mercato invernale porti buone nuove. La società manca di liquidità e, oltre al reintegro di Castillo e Kutuzov, difficilmente verranno acquistati altri giocatori. Non desterebbe sorpresa, anzi, la cessione di qualche pezzo da novanta con mercato in serie A: non è un caso che radiomercato, in queste ore, riporti il forte interessamento del Novara per capitan Donati.
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