Il mondo politico internazionale è tutto rivolto all’evolversi della situazione interna all’Unione Sovietica dove, dopo la morte, dovuta ad una grave malattia, del segretario del Partito Comunista nonché Presidente del Soviet Supremo, Kostantin Ustinovic Cernienko, le redini del PCUS sono ora in mano a Michail Gorbaciov, 54 anni, originario del Caucaso. Un evento importante questo, anche per gli equilibri futuri della stessa Europa.
E’ il 17 marzo 1985 ed il campionato di serie B giunge alla sua 25^ giornata con una serie di partite interessanti: il Pisa riceve il Padova, il Lecce è di scena ad Empoli, il Perugia riceve la visita del Monza mentre la Triestina incontra tra le mura di casa il Bologna. A Bari, invece, arriva il Cagliari, invischiato pesantemente nella lotta per non retrocedere vista la terzultima posizione in classifica, subito sopra Taranto e Parma.
I biancorossi, secondi in classifica a pari merito dei cugini leccesi, si presentano con la formazione tipo intenzionati a far propria l’intera posta. Agli ordini dell’allenatore Bolchi scendono in campo Imparato, Cavasin, De Trizio, Cuccovillo, Giovanni Loseto, Piraccini, Cupini, Sola, Bivi, Lopez e Bergossi. In panchina siedono Mascella, Gridelli, Onofrio Loseto, Giusto e Galluzzo.
Tra i rossoblu, invece, è assente Poli, giocano Uribe e De Rosa, Conca si accomoda in panchina. In campo scendono Sorrentino, Lamagni, Pusceddu, Loi, Chinellato, Venturi, Bellini, Crusco, Branca, Uribe e De Rosa. In panchina, insieme all’allenatore Ulivieri, siedono il secondo portiere Goletti, Valentini, Conca, Marino e D’Alessandro.
In un pomeriggio nuvoloso, davanti a circa 17.000 spettatori, arbitra il sig. Pellicanò di Reggio Calabria.
(La curva biancorossa durante la partita - Foto dalla gallery di solobari.it)
Il primo tempo scorre via senza sussulti con i sardi intenti a controllare, senza tanti affanni e grazie anche ad un ostruzionismo volto a bloccare sul nascere le azioni offensive dei galletti, la pressione barese. Sull’altro versante addirittura spettatore non pagante il portiere Luigi Imparato. Il risultato di 0-0 al termine dei primi quarantacinque minuti è lo specchio fedele di quanto visto in campo con la sola novità di un nervosismo sempre più crescente tra i giocatori, specialmente tra i cagliaritani. L’unica nota di rilievo è l’incidente occorso al capitano del Bari, Lopez, uscito dal campo dopo appena 10 minuti dall’inizio per un sospetto stiramento. Al suo posto è entrato Pino Giusto.
Nel secondo tempo la partita si fa subito combattuta tanto che dopo appena due minuti il Bari passa in vantaggio. E’ il 47°. I padroni di casa conquistano un angolo che viene battuto da Edi Bivi. Palla al centro e Cupini manca la deviazione decisiva davanti a Sorrentino. L’azione prosegue sul fronte opposto con Piraccini che crossa verso Bergossi: gran tiro dell’ala e palla intercettata dal braccio di Lamagni. Rigore ineccepibile con qualche protesta rossoblu sulla involontarietà del fallo, ma l’arbitro Pellicanò non cambia la decisione. Sul dischetto il rigorista Bivi che trasforma con un tiro centrale sotto la traversa. Bari-Cagliari 1-0.
Il Cagliari accusa il colpo ed il Bari ne approfitta rendendosi pericoloso al 53° ancora con Bivi che, dopo aver saltato in velocità due avversari, si vede respingere il tiro dal portiere avversario, e al 57° con Giovanni Loseto il cui tiro, scoccato dal centro dell’area, viene respinto dal corpo di un difensore cagliaritano. Da questo momento in poi il Bari tira i remi in barca e, convinto di avere la partita in pugno, arretra il suo baricentro in campo permettendo al Cagliari di presentarsi davanti ad Imparato.
Al 66° Cagliari vicino al pareggio con una punizione di Uribe (nella foto a fianco). Imparato non trattiene ma De Rosa, a pochi metri dalla porta, non ne approfitta perché chiuso da Cavasin e Giovanni Loseto. Al 72° bella azione corale cagliaritana con gran tiro di Crusco dal limite dell’area, deviato in angolo dall’estremo difensore biancorosso. Insistono ancora gli ospiti, questa volta con D’Alessandro (entrato al posto di Loi) che un minuto dopo spreca una favorevole occasione sotto porta. L’ultima occasione della partita è sempre per il Cagliari e capita all’86°: Bellini crossa dalla destra, velo di Branca per De Rosa. L’attaccante, ex Palermo, tira a colpo sicuro ma si vede deviare il pallone da un intervento di Cuccovillo.
Non succede più nulla fino al fischio finale di Pellicanò. Il Bari tira un sospiro di sollievo perché la partita stava prendendo una brutta piega: l’unica nota positiva sono i 2 punti conquistati che gli permettono di rimanere al secondo posto (il Pisa ha battuto il Padova per 1-0) e staccare il Lecce (fermato sul 2-2 ad Empoli), ora terzo.
Per quanto riguarda i cagliaritani la sconfitta complica la situazione. Infatti i contemporanei risultati positivi di Taranto (1-1 con l’Arezzo) e Parma (vittorioso per 1-0 sul Catania) fanno precipitare i sardi all’ultimo posto. Un duro lavoro attende ora il tecnico Ulivieri, impegnato a risollevare il morale dei suoi giocatori.
Dall’infermeria dello stadio viene confermata la diagnosi per Lopez: stiramento e 10 giorni di stop. L’infortunio impedirà al capitano di partecipare all’importante trasferta di Genova contro i grifoni (1-1 per i rossoblu oggi a San Benedetto del Tronto). Al suo posto molto probabilmente verrà confermato Giusto, oggi buono il suo apporto contro il Cagliari. L’impegno che attende i biancorossi è difficile: serve un’inversione di risultati in trasferta per dare seguito a questa vittoria e mantenere la posizione in classifica.
Tra sette giorni ne sapremo di più e sarà, come sempre, un’altra storia.
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