Alla vigilia della gara contro il Gubbio Vincenzo Torrente, uno dei tanti ex del match, ha raccontato i suoi ricordi e l’emozione che avrà nello sfidare il maestro Gigi Simoni: “A Gubbio ho vissuto due stagioni straordinarie. Ho avuto la possibilità di allenare nel calcio professionistico e di levarmi grandissime soddisfazioni per due anni consecutivi. Gigi Simoni è stato mio allenatore da calciatore ed anche il mio direttore nel Gubbio. A lui devo moltissimo ed è una sorpresa rivederlo in panchina, dopo che si era calato con grande abilità nel suo nuovo ruolo. Tuttavia, sarò felice di salutarlo, ma dopo il calcio di inizio il pensiero sarà rivolto unicamente alla partita”.
L’allenatore biancorosso ha poi tracciato il profilo dell’avversaria: “E’ cambiato molto rispetto allo scorso anno, ora giocano con il 3-5-2 e prediligono un calcio difensivo e veloce. Il Gubbio è una squadra molto ordinata nei vari reparti e sfrutta le ripartenze per colpire in contropiede l’avversaria. In casa hanno fatto 14 dei 18 punti e sono stati capaci di vincere contro due big come Torino e Padova. Essendo uno stadio molto piccolo, il tifo si sente quasi in maniera assordante ed inevitabilmente può condizionare chi gioca. Sarà l’ennesima battaglia da aggiudicarsi!”.
Il tecnico Torrente ha indicato la via per cercare di sconfiggere la prossima avversaria ed approcciarsi alle altre partite difficili nel mese di gennaio (Varese, Modena, Albinoleffe e Padova): “Dovremo essere bravi nel saper impostare la partite e crearci gli spazi, sfruttando le palle inattive nel migliore dei modi e qualche tiro da fuori. Ci conviene guardare partita dopo partita ed iniziare nel migliore dei modi il mese, dato che avremo una serie di partite, abbastanza ostiche. La nostra mentalità è quella sempre di vincere, mi auguro che in questa seconda parte possiamo raggiungere finalmente quella continuità di rendimento nella partita stessa”.
Sulla possibile formazione, come da consuetudine, il tecnico ha preferito non sbilanciarsi dando pochi indizi: “Ho visto Castillo molto in forma, se sta bene parte dal primo minuto. Domani ci parlerò e vedremo, qualora se la sentirà, lo vedrete dal primo minuto. E’ un ragazzo che va premiato per come si sta inserendo e per quello che in breve tempo sta facendo vedere. Forestieri? E’ convocato ma non è ancora pronto per partire titolare, deve ritrovare ancora la miglior condizione. Per Kutuzov e Bogliacino ci vuole ancora un po’ di tempo (non sono stati convocati, ndr), mentre per Kopunek, che ha giocato anche nell’ultima partita, la non convocazione è una scelta tecnica”. Anche Sini tra i non convocati.
In attacco al fianco di Castillo ci saranno Stoian, in grande spolvero (tripletta per lui contro la formazione di eccellenza nel test infrasettimanale) e uno tra Galano (altro ex) e Defendi, con favorito il primo che pare ormai definitivamente smaltito i suoi problemi legati alla pubalgia. A centrocampo il faro della squadra capitan Donati insieme a Bellomo (in vantaggio su Manuel Scavone) e De Falco in gol contro il Vicenza. In difesa, invece, rientra la coppia titolare di centrale Claiton-Borghese (ennesimo ex della sfida), e sulle corsie esterne Garofalo e Crescenzi.
Marotta rimane a Bari e l'allenatore motiva così la sua mancata convocazione: “Alessandro come sapete è destinato a partire. Lui stesso mi ha chiesto di non prendere parte alla trasferta. Per il capitano è un discorso a parte, ho già detto che per me è incedibile, e non ho problemi a ribadirlo. Ma ovviamente non è una scelta che spetta soltanto a me, in base ad eventuali offerte sarà la società insieme al giocatore a fare le sue valutazioni. A me tocca fare del mio meglio con il materiale che ho a disposizione”. Su Marotta c’è in pole lo Spezia Calcio, con Barletta e Benevento alla finestra.
Infine il tecnico di Cetara ha speso qualche parola anche sul suo ex giocatore del Gubbio, Farina, che ha denunciato il tentativo di corruzione: “Farina è un ragazzo d’oro, lo conosco bene per averlo allenato. Fa piacere che il suo gesto sia stato riconosciuto con la convocazione-presenza nel gruppo di Prandelli. Ma dovrebbe essere la normalità, denunciare la corruzione. C’è stato anche chi, come Fabio Pisacane (giocatore del Lumezzane che denunciò il ds del Ravenna, Giorgio Buffone), è caduto nel dimenticatoio ed il suo gesto in pochi già lo ricordano. Spero ci siano punizioni esemplari e ancora più controllo per chi rovina questo sport”.
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