Mentre l’interesse politico internazionale è tutto rivolto verso l’Inghilterra dove da poche ore Margaret Thatcher ha rassegnato le dimissioni da Primo Ministro (che seguono quelle del Ministro degli Esteri, Geoffrey Howe), in Italia tutto è pronto per l’adesione al Trattato di Schengen che prevede la libera circolazione, senza controlli alle frontiere, negli Stati aderenti a detto accordo.
E’ il 25 novembre 1990 quando il campionato di calcio di serie A, giunto alla sua 10^ giornata, prevede la partitissima (oltre che derby) Sampdoria-Genoa, con i doriani in testa alla classifica inseguiti dall’Inter impegnato al Meazza contro il Napoli. A Bari, invece, è di scena la Juventus di Roberto Baggio.
I biancorossi sono in serie negativa da 3 giornate con 2 pareggi (a Roma contro la Lazio ed in casa contro il Napoli) ed una sconfitta (sette giorni fa a Bologna per 3-0) mentre i bianconeri non perdono in campionato da 8 mesi, precisamente dal 25 marzo quando vennero sconfitti per 3-1 a Napoli. Da allora 7 vittorie e 6 pareggi, 25 gol fatti e 9 subiti. Sette giorni fa ha sconfitto la Roma per 5-0. Una partita quindi impegnativa per il Bari che non supera la Juventus da 20 anni e mezzo (l’ultima vittoria fu in campo neutro per 2-1 a Napoli il 26 aprile 1970) che diventano 41 e mezzo se consideriamo le partite giocate tra le mura amiche (era il 3 aprile 1949 quando due gol di Isetto, su rigore, e Voros resero inutile la rete di Hansen).
Rispetto alle formazioni titolari sono assenti nel Bari, per squalifica, G. Loseto, Cucchi, Raducioiu e Joao Paulo, nella Juventus Julio Cesar, Di Canio e Casiraghi. Per questo motivo i 2 allenatori (Salvemini e Maifredi) schierano: Biato, Brambati, Carrera, Terracenere, Maccoppi, Gerson, Laureri, Di Gennaro, Soda, Maiellaro e Lupo nel Bari; Tacconi, Luppi, Bonetti, Corini, De Marchi, De Agostini, Haessler, Marocchi, Schillaci, R. Baggio e Fortunato per i bianconeri.
In una bella giornata di sole, davanti a quasi 55.000 spettatori (con il record assoluto di incasso pari a 1.725.628.000 lire), dirige l’incontro il sig. Pezzella di Frattamaggiore.
Dopo i primi minuti nei quali le 2 squadre si studiano (Salvemini schiera una marcatura a uomo con Maccoppi su Schillaci, Brambati su R. Baggio e Gerson su Haessler) il Bari passa in vantaggio. E’ l’8°: lancio millimetrico di Maiellaro per Soda sul limite del fuorigioco. La posizione dell’attaccante barese trae in inganno qualche juventino che si ferma: Soda si lancia verso l’area e tira su Tacconi in uscita. La palla viene respinta proprio sui piedi del barese che, da posizione decentrata, insacca tra il primo palo e De Marchi. Bari-Juventus 1-0 e grande gioia dell’attaccante al suo esordio con la maglia biancorossa.
(Il gol di Antonio Soda - Foto ripresa dalla Gazzetta dello Sport)
Dopo il gol tutti si aspettano la reazione dei ragazzi di Agnelli ma questa non avviene: Baggio e Schillaci sono troppo isolati in avanti e i lanci lunghi dalla difesa sono spesso intercettati dai biancorossi, per cui l’unico pericolo per la porta difesa da Biato arriva da una punizione di Haessler. E così giunge il raddoppio per i padroni di casa. E’ il 32°: slalom di Maiellaro su azione di rimessa con Bonetti che va in tilt. Cross dalla sinistra e palla che, dopo aver attraversato l’area, viene spinta in rete da De Marchi (nella foto a fianco) impegnato ad anticipare Soda. Tripudio sugli spalti con i tifosi biancorossi increduli. Bari-Juventus 2-0.
Passano pochi minuti e per la Juventus potrebbe chiudersi la partita: Marocchi perde il pallone a centrocampo a favore di Terracenere che, involatosi sulla fascia, lascia partire dalla destra un tiro cross respinto dal palo a Tacconi battuto. Il fischio finale dell’arbitro manda le 2 squadre sotto la doccia per l’intervallo salvando così i bianconeri da un passivo ben più pesante. Bianconeri che, a parte la punizione di Haessler, non hanno mai impensierito il Bari, deludendo così i tanti tifosi al seguito. Da non credere, invece, il Bari, mai così pimpante e propositivo.
Nel secondo tempo Maifredi lascia negli spogliatoi Fortunato, in giornata-no, per far posto ad Alessio con la speranza di dare maggiore velocità alla manovra e pericolosità in attacco. La Juventus si sveglia ed in più di un’occasione impensierisce Biato: prima con De Agostini (bravo il portiere ad opporsi al violento tiro), poi con un’azione di Baggio (fermato da una tempestiva uscita dell’estremo difensore barese), ancora con Baggio (bravissimo Biato a respingere oltre la traversa la punizione del fantasista bianconero) ed infine con Marocchi (dopo un triangolo con Alessio conclude a fil di palo).
Dopo le sfuriate juventine è il Bari a rendersi pericoloso due volte con Maiellaro che prima serve un assist per Soda (ma il tiro finisce alto e l’azione sfuma) e poi, con un’azione personale, conclude con un tiro ad effetto che mette in risalto l’abilità di Tacconi, bravo a deviare in angolo con un colpo di reni.
Siamo ai titoli di coda, Pezzella fischia la fine e lo stadio esplode di gioia per i suoi beniamini: gioia sugli spalti e gioia in campo con Salvemini entusiasta per il suo Bari, dominatore nel punteggio, nel gioco e sul piano atletico nonostante le assenze. Tra i più bravi c’è Antonio Soda, (qui a fianco nell'immagine) appena arrivato da Empoli, in gol dopo 6 mesi di astinenza (l’ultimo gol in serie C a Venezia) e, per giunta, proprio nel giorno del suo debutto e contro una grande squadra. Bravo anche Pietro Maiellaro, oramai una garanzia di spettacolo con le sue giocate, le sue serpentine, la sua fantasia senza limiti.
Senza parole, invece, Maifredi che attribuisce la sconfitta alla scarsa concentrazione con la quale la sua squadra è scesa in campo, senza nulla togliere alla bravura dei biancorossi.
Intanto arrivano i risultati dagli altri campi: a Genova il derby è andato al grifone grazie a due gol di Eranio e Branco mentre per i doriani la rete è stata realizzata da Vialli su rigore. Vittorie anche per l’Atalanta (sul Pisa), Inter (sul Napoli), Parma (sul Cagliari), Roma (sul Bologna). Parità negli altri incontri: tra Cesena e Lazio, Fiorentina e Lecce, Torino e Milan.
Il prossimo turno prevede il derby romano tra Lazio e Roma e la classica Juventus-Fiorentina. Big match anche a Bari dove i biancorossi se la dovranno vedere con l’Inter: partita difficile ma il Bari visto oggi lascia tranquilli i suoi tifosi. Come andrà a finire lo sapremo tra una settimana e, come sempre, sarà un’altra storia.
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