Mentre il mondo della politica ed dell’imprenditoria italiana è scosso dagli scandali legati alle tangenti (tre settimane fa è stato arrestato a Milano il direttore del Pio Albergo Trivulzio, Mario Chiesa, che da poche ore ha cominciato a collaborare e a fare i primi nomi) e Luca Barbarossa si gode la sua vittoria al Festival di Sanremo con “Portami a ballare”, il massimo campionato di calcio giunge alla sua 24^ giornata (settima di ritorno) con alcuni match importanti come Parma-Milan (impegnativa trasferta per la capolista), Juventus-Napoli e Roma-Torino. A Bari, invece, è di scena la Fiorentina dell’ex Radice.
I biancorossi sono in serie positiva da 5 turni, impegnati nella dura lotta per non retrocedere mentre i viola sono in una posizione di classifica decisamente più tranquilla. Rispetto a sette giorni fa Boniek perde Brambati e Carbone rimpiazzandoli con Bellucci e Giampaolo mentre Radice lascia a Firenze Pioli e schiera Fiondella. Le 2 squadre scendono così in campo con questi schieramenti: il Bari con Alberga, Calcaterra, Bellucci, Terracenere, Jarni, Progna, Fortunato, Boban, Soda, Platt e Giampaolo mentre la Fiorentina con Mareggini, Fiondella, Carobbi, Dunga, Faccenda, Malusci, Salvatori, Maiellaro (ex biancorosso), Batistuta, Orlando e Iachini. Sulle panchine rispettivamente Biato, G. Loseto, Cucchi, Maccoppi e Brogi tra i baresi, Mannini (ex portiere barese), Mazinho, Branca, Borgonovo e Dall’Oglio tra i fiorentini.
E’ l’8 marzo 1992. Davanti a circa 37.000 spettatori, in un pomeriggio piovoso, arbitra l’incontro il sig. Pezzella di Frattamaggiore.
L’avvio della gara mostra una Fiorentina più a suo agio sul terreno bagnato; Dunga è il direttore d’orchestra, Orlando una spina nel fianco della difesa barese. Al 6° Alberga viene impegnato da un tiro ravvicinato di Inchini mentre al 10° para un colpo di testa di Batistuta su cross di Salvatori. Al primo affondo, invece, il Bari segna.
15°: punizione dalla sinistra di Boban. Difesa toscana completamente ferma e per Fortunato è un gioco da ragazzi colpire di testa e battere Mareggini. Bari-Fiorentina 1-0 e stadio in delirio.
(Il gol di Daniele Fortunato che permette al Bari di battere la Fiorentina)
Al 23° angolo per la Fiorentina: Maiellaro crossa in area, la difesa biancorossi respinge proprio sui piedi di Dunga il cui tiro viene respinto con difficoltà da Alberga. La partita cresce di intensità e, conseguentemente, anche il nervosismo (ammonito un falloso Terracenere). Si fa vedere Giampaolo, a stento controllato da Carobbi: dai suoi piedi partono i maggiori pericoli per i viola. Al 40° Calcaterra scambia proprio con Giampaolo e crossa al centro dell’area per l’accorrente Platt che arriva in ritardo sul pallone.
Nel secondo tempo la musica non cambia ed il Bari parte subito all’arrembaggio e sfiora il gol in due occasioni. E’ il 49° quando Giampaolo spinge in avanti, salta Faccenda e crossa teso per Terracenere che, tutto solo davanti al portiere ospite, spreca clamorosamente calciando a lato. Un minuto dopo ancora un cross, questa volta di Jarni, tocco di Boban che scavalca Mareggini ma sulla linea è Faccenda a salvare.
Ancora Bari. 55°: finta di Boban e cross sul quale si tuffa Platt. Il pallone, colpito di testa dal fuoriclasse inglese, colpisce il palo a Mareggini battuto e ricade sulla linea con Malusci che allontana. Dopo un tiro di Faccenda di poco alto, la Fiorentina rimane in 10. Al 63° Batistuta, nel rincorrere un pallone, commette fallo su Bellucci beccandosi l’ammonizione. Ma non accetta la sanzione e comincia a protestare tanto che l’arbitro Pezzella si vede costretto ad estrarre il cartellino rosso e ad espellerlo.
A questo punto Radice richiama in panchina Maiellaro (che risponde con un gestaccio verso l’allenatore, dimostrando chiaramente di non accettare la sostituzione) per far entrare Branca, una punta. Boniek (nella foto) risponde subito sostituendo Fortunato, l’autore del gol, con G. Loseto che prende in consegna Orlando mentre Bellucci si sposta sul viola nuovo entrato. La Fiorentina tenta qualche sortita ed è proprio Branca il protagonista quando, all’81°, per un presunto fallo di Bellucci, finisce a terra in area reclamando il rigore ma l’arbitro invita a proseguire. Per la Fiorentina diventano così 37 le domeniche di campionato senza un calcio di rigore a favore.
La partita si conclude con un tiro di Carobbi, susseguente ad una punizione di Dunga, che impegna Alberga e con il ritorno in campo di Mazinho. Una sostituzione, quest’ultima, inconcepibile visto che il brasiliano è un difensore e, con i toscani sotto di un gol, in panchina c’era Borgonovo.
Vittoria importantissima per il Bari (sconfitta la Fiorentina dopo 28 anni) che continua così a sperare, anche alla luce dei risultati provenienti dagli altri campi: il Verona è stato bloccato in casa dalla Cremonese ed il Cagliari ha strappato un pari a Milano contro l’Inter. Per cui la zona salvezza vede Bari, Cagliari e Verona a 17 punti, Cremonese a 13 ed Ascoli (oggi vittorioso sul Foggia) a 11. Una rincorsa per i biancorossi durata 5 mesi prima di vedere agganciare le squadre che la precedevano. Ma ora il Bari è atteso da una trasferta difficilissima: l’aspetta il Milan di Van Basten lanciatissimo verso lo scudetto (oggi ha surclassato il Parma in Emilia per 1-3), mentre il Cagliari se la vedrà in casa contro l’Atalanta ed il Verona scenderà a Roma contro la Lazio.
Il Bari non può permettersi di fermarsi se vuole continuare a coltivare il sogno salvezza. Come andrà a finire lo vedremo nella prossima puntata che sarà, come sempre, un’altra storia.
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