Mentre in Europa continuano i festeggiamenti dopo la cerimonia ufficiale per la riunificazione delle 2 Germanie e la conseguente fine della Guerra Fredda, in Italia si vocifera l’esistenza di una struttura segreta, parallela dei servizi segreti, operante in ambito Nato, pronta all’intervento in caso di aggressione sovietica. Lo sport nazionale, invece, è in apprensione per Alessandro Nannini, reduce dal difficile intervento all’avambraccio sinistro, tranciato di netto qualche giorno fa nell’incidente con l’elicottero nei pressi di Siena. Il campionato di calcio di serie A, il 21 ottobre 1990, giunge alla sua 6^ giornata con l’incontro clou del San Paolo dove i campioni d’Italia del Napoli se la dovranno vedere con i campioni d’Europa del Milan.
Il Genoa è di scena a Bari dove troverà un ambiente piutosto acceso in quanto la tifoseria biancorossa è in aperto contrasto con la proprietà.
Salvemini ritrova Maiellaro, al rientro dopo 40 giorni per infortunio, e prova a schierare per la prima volta Cucchi nel ruolo di libero. In campo schiera Drago, G. Loseto, Carrera, Terracenere, Cucchi, Brambati, Colombo, Gerson, Raducioiu, Maiellaro, Joao Paulo. In panchina si accomodano Alberga, Amoruso, Laureri, Lupo e Scarafoni.
Bagnoli, invece, è reduce dalla brillante prova contro il Napoli, fermato a Marassi sul pareggio: la squadra rossoblu arriva a Bari forte della sua difesa (solo 2 gol al passivo) e del suo attacco con una coppia gol di tutto rispetto (Aguilera-Skuhravy). In campo scendono Braglia, Torrente, Caricola, Eranio, Collovati, Signorini, Fiorin, Bortolazzi, Aguilera (nella foto a sinistra), Skuhravy e Onorati. In panchina, insieme all’allenatore, siedono Piotti, Ferroni, Signorelli, Rotella e Pacione.
Davanti a circa 22.000 spettatori, in una bella giornata di sole, arbitra Magni della sezione di Bergamo.
L’inizio non è dei migliori per il Bari: la manovra è farraginosa e si sente l’assenza di un cervello a centrocampo visto che Cucchi è troppo arretrato per la sua posizione di libero e Maiellaro (qui a destra) è un po’ indietro di condizione, vista la lunga assenza dai campi di calcio. Un po’ di vivacità la si nota in Raducioiu, molto attivo, e Joao Paulo che, però, si intestardisce spesso nell’azione personale. L’occasione più importante nei primi 45 minuti è per l’attaccante brasiliano che, al 19°, a seguito di una punizione battuta da Maiellaro, crossa ad effetto in area: il pallone finisce sul braccio di Skuhravy e l’azione sfuma. A nulla valgono le proteste dei giocatori biancorossi con l’arbitro Magni che giudica involontario l’intervento. Il Genoa si nota solo per un cross di Eranio sul quale Skuhravy arriva in ritardo.
Un po’ poco per una partita che prometteva uno spettacolo migliore e così, mentre la tifoseria comincia a fischiare, Salvemini provvede a spostare Cucchi a centrocampo, nel suo ruolo naturale. L’arbitro fischia la fine dei primi 45 minuti con i tifosi del Bari tutti intenti a ritirare i loro striscioni e a lanciare cori contro la presidenza. Nel secondo tempo Salvemini lascia negli spogliatoi Colombo (in ombra e artefice di un gesto di stizza verso il pubblico che lo aveva fischiato al minimo errore) per far entrare Lupo che si sistema sulla fascia esterna. La partita cambia totalmente.
Dopo pochi secondi Raducioiu si produce in una fuga verso l’area avversaria e in un assist per Maiellaro: gran tiro ma Signorini salva la porta rossoblu. Al 53° Raducioiu, ancora lui, si libera di Collovati e crossa sul secondo palo: difesa ferma e per Maiellaro è un gioco da ragazzi appoggiare di testa in rete e portare i biancorossi in vantaggio. Bari-Genoa 1-0.
I grifoni, a questo punto, sono costretti a cambiare totalmente atteggiamento per recuperare lo svantaggio. E così il Bari si ritrova a giocare come avrebbe voluto, cioè in contropiede: azione di Joao Paulo che, dopo aver messo a sedere Torrente, crossa da sinistra verso il centro dove arriva Loseto che colpisce violentemente di testa ma Braglia salva. Nessun problema, tempo 2 minuti ed il Bari raddoppia.
E’ il 73°. In un azione di alleggerimento del Genoa, Signorini allunga il pallone al portiere ma non fa i conti con la velocità di Raducioiu che si inserisce tra i due genoani, ruba la sfera e si presenta solo davanti al portiere. A Braglia non rimane altro che fermarlo fallosamente. Rigore. Dal dischetto Joao Paulo non sbaglia. Bari-Genoa 2-0.
Il Genoa prova a riaprire la partita e al 78° ci va molto vicino con Skuhravy che di testa supera Drago ma trova Terracenere che salva sulla linea. E’ un fuoco di paglia perché il Bari non sbaglia più nulla e solo tre minuti dopo triplica. 81°: Maiellaro lancia Raducioiu che, veloce come un fulmine, supera Signorini e crossa. Il pallone viene raccolto da Joao Paulo (qui nell'immagine), un paio di finte delle sue per imbambolare Braglia e gol! Bari-Genoa 3-0.
I genoani potrebbero segnare il gol della bandiera e rendere meno pesante il punteggio a loro sfavore ma la sfortuna è in agguato e colpisce Caricola che, dopo un’azione personale, centra la traversa con un tiro a palombella a Drago battuto. E, come sempre, dopo il gol mancato arriva il gol subito. E’ l’88°: ancora lui, Raducioiu, che semina una serie di difensori prima di servire Maiellaro. Il fantasista del Bari si invola verso la porta e, appena dentro l’area, sferra un gran tiro che si infila nell’angolo, alla sinistra di Braglia. Bari-Genoa 4-0.
C’è solo il tempo per un gesto di riconoscenza di Maiellaro nei confronti di Raducioiu: l’assist del n. 10 del Bari per il rumeno non viene sfruttato dall’attaccante in debito di ossigeno e forze. Al novantesimo Magni fischia la fine dell’incontro tra gli applausi di una parte dello stadio ed i cori contro la Presidenza da parte della Curva Nord.
Negli spogliatoi occhi puntati sul rumeno Raducioiu, al quale vanno tutti gli elogi, e su Maiellaro, che festeggia il suo rientro con una doppietta. Grandi riconoscimenti anche a Brambati che ha praticamente cancellato dalla partita Aguilera. Musi lunghi, invece, in casa genoana con l’allenatore Bagnoli che ammette la superiorità biancorossa ed il crollo rossoblu dopo l’1-0.
Mentre arrivano i risultati dagli altri campi (pareggi in Napoli-Milan e Juventus-Lazio, vittorie esterne di Cesena, Torino e Parma rispettivamente a Bologna, Cagliari e Firenze, vittorie casalinghe per la Roma sul Lecce e per la Sampdoria sull’Atalanta) si pensa al prossimo turno con il Bari impegnato a Roma contro la Lazio ed il Genoa in casa contro il Bologna. Compito dei ragazzi di Salvemini sarà dare un seguito alla striscia positiva anche per rasserenare un ambiente piuttosto caldo.
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