Se il Bari da trasferta è da promozione, quello del San Nicola è da retrocessione. Disfano in casa ciò che ottengono fuori, i biancorossi, che davanti ai propri tifosi non vincono più da tre mesi. Una sorta di sindrome casalinga che non riesce a spiegarsi neppure il tecnico Torrente: "Credo sia più un problema di testa. I ragazzi partono sempre con la voglia di regalare una vittoria ai propri tifosi. Poi, però, finisce che le gare si mettano subito bene per gli avversari, come è successo al Modena. Onore agli avversari, che hanno ottenuto questa vittoria, su una nostra disattenzione. Ma per quello che hanno fatto vedere entrambe le squadre, credo che un pareggio sarebbe stato più giusto”.
Contro la compagine di Cuttone si è forse assistito alla più scialba prestazione interna. Il tecnico non è d'accordo, forse anche perché si fatica davvero a ricordare una esibizione davvero apprezzabile, al San Nicola: “Il Bari più brutto? Non direi. Spesso ci è capitato di non esprimerci al meglio, in casa, e non penso questa sia stata la nostra peggiore partita. Le abbiamo provate tutte, cambiando a centrocampo e in attacco, ma ciò non è bastato a raddrizzare la gara. La sostituzione di Forestieri? Era stanco: ho inserito Galano confidando nella sua abilità nel saltare l'uomo, che in quel momento della gara poteva risultare decisiva”.
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