Il mondo è ancora devastato dalle ferite della guerra, terminata solo tre mesi fa: ovunque vengono ritirate le truppe militari e si riorganizzano i governi. A Norimberga è cominciato il processo contro i gerarchi nazisti. In Italia da qualche giorno Alcide De Gasperi (democristiano) ha dato inizio ad un periodo costituzionale transitorio in attesa del referendum tra monarchia e repubblica: il governo è composto dalla Democrazia Cristiana (DC), Partito Comunista Italiano (PCI), Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP), Partito Liberale Italiano (PLI), Partito d’Azione (PdA) e Partito Democratico del Lavoro (PDL).
La guerra ha creato problemi anche per lo sport. Le distruzioni hanno l’Italia in due tronconi per cui la Federazione Gioco Calcio è stata costretta, per riprendere il campionato, ad utilizzare un sistema particolare: un Campionato dell’Alta Italia al Nord ed un Torneo Misto del Sud nel Meridione. La situazione più complicata è proprio al sud dove solo grazie alla collaborazione di alcune società di serie A e B si è potuto cominciare.
Il 16 dicembre 1945 si disputa la 9^ giornata. L’incontro più importante è a Roma dove i giallorossi di Amadei, in testa alla classifica, incontrano il Napoli di Barbieri, secondo ad un punto. Oltre a Palermo-Salernitana, Anconitana-Pro Livorno e Pescara-Lazio, il programma prevede anche Siena-Bari con i biancorossi che tornano nella città del Palio dopo 4 anni. Riposa la Fiorentina.
I toscani sono reduci dal pareggio a Roma contro la Lazio e dalla vittoria casalinga contro il Palermo. La posizione di centro classifica li lascia tranquilli.
Il Bari, invece, dopo aver battuto in casa la Roma, è incappato in una sonora sconfitta (4-1) a Livorno, la prima in questo torneo. Nonostante il passo falso è riuscito comunque a conservare il terzo posto in classifica e, con 2 turni da recuperare (Palermo e Napoli), può ambire a raggiungere, se non superare, la Roma capolista.
Assenti da tempo Boldi e Gambino, ovvero due giocatori tra i migliori, il Siena conferma gli 11 che hanno battuto il Palermo e scende in campo con Chellini, Marini, Bellucci, Martelli, Cortini, Semoli, Polacchi, Pelagatta, Englaro, Bergamasco, Ulivieri (nella foto a fianco una formazione dei bianconeri tratta dal sito Siena Club Fedelissimi).
L’allenatore Costantino, sponda Bari, deve fare a meno di Camillo Fabbri e Tommaso Maestrelli (sostituiti da Minelli e Baruzzi). In campo schiera Costagliola, Zerbini, Lenzi, Carlini, Capocasale, Baruzzi, Cavone, Fusco, Di Benedetti, Orlando e Minelli.
Di fronte a circa 8.000 spettatori arbitra il sig. Cappucci di Roma.
Dopo le schermaglie iniziali, il Siena, inaspettatamente passa in vantaggio. E’ il 16°: l’azione parte dalla difesa con il solito fraseggio tra i centrali. La palla a Bergamasco che, invece di smistarla per gli attaccanti, avanza, si decentra e lascia partire uno spiovente. Costagliola, il portiere del Bari, calcola male la traiettoria e si fa scavalcare dal pallone che termina in rete: è evidente che credeva terminasse fuori ed invece… Siena-Bari 1-0.
Il Bari non ci sta e appena 2 minuti dopo raggiunge il pareggio. E’ il 18°: i biancorossi premono e, in un pauroso groviglio in area, Minelli trova lo spiraglio giusto per battere Chellini a fil di palo. Siena-Bari 1-1.
Ottenuto il pareggio, il Bari si chiude nella propria area e lascia il pallino del gioco ai bianconeri. La sconfitta di Livorno è un peso psicologico non indifferente e lo si nota dal fatto che non riesce ad imbastire che azioni di alleggerimento senza mai rendersi pericoloso. Il maggior possesso palla del Siena, comunque, non produce effetto fino allo scadere dei primi 45 minuti.
Nella ripresa il Siena accentua la pressione ottenendo, nello spazio di una decina di minuti, 3 calci d’angolo senza, però, esito. La difesa biancorossa regge bene l’urto dei bianconeri che, verso il ventesimo, hanno una favorevolissima occasione per passare in vantaggio: è Ulivieri ad avere la palla giusta per battere Costagliola (nell'immagine a fianco) ma, solo davanti al portiere, perde l’attimo giusto per il tiro e si fa strappare la palla dall’estremo difensore barese.
Il pericolo corso scuote il Bari che, poco dopo la mezz’ora, dopo un paio di calci d’angolo, con Minelli impegna Chellini in una difficile parata. Il Siena, in vistoso calo, retrocede nella sua area a difesa del pareggio ed i pugliesi ne approfittano. L’occasione più nitida è sul finire dell’incontro e capita a Cavone che emula il suo collega Ulivieri: l’attaccante barese, leggermente decentrato, ha tutto il tempo per battere a rete ma sbaglia clamorosamente e calcia fuori.
Il fischio del sig. Cappucci mette fine all’incontro ed evidenzia una difesa tonica del Siena ed una Bari a due marce. Il Siena paga la mancanza di precisione in attacco dove si avverte l’assenza di una punta di peso mentre i biancorossi si sarebbero dovuti impegnare maggiormente, specie nel primo tempo quando la sconfitta di Livorno li aveva, evidentemente, frenati psicologicamente.
Negli altri campi pareggi ovunque con la sola vittoria del Palermo sulla Salernitana (1-0). Il prossimo turno prevede 3 derby, uno cittadino (Lazio-Roma) e 2 regionali (Fiorentina-Pro Livorno e Napoli-Salernitana). Il Bari riceverà il Pescara, oggi fermato in casa dalla Lazio per 2-2: una possibile vittoria permetterebbe ai biancorossi di rimanere agganciato ai piani alti della classifica. Si tratta di attendere una settimana e, come sempre, sarà un’altra storia.
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