Mentre il "mostro di Firenze" continua a mietere le sue vittime tra le coppiette appartate nelle campagne fiorentine ed Enzo Tortora viene condannato a 10 anni per associazione a delinquere di stampo camorristico, il terremoto sconvolge Città del Messico mettendola in ginocchio. Il calcio italiano ha da poco ripreso l’attività e la serie A si appresta a disputare la terza giornata. Il 22 settembre 1985 i campioni d’Italia del Verona ospitano al Bentegodi il Como, la Juventus riceve il Pisa, l’Inter incontra l’Avellino ed il Napoli se la vede con l’Atalanta, A Firenze è di scena il Milan mentre allo Stadio della Vittoria Bari e Roma si ritrovano in campionato dopo 16 anni.
La giornata è calda, il classico pomeriggio di un’estate che non vuole andarsene. Il Bari è ancora fermo a zero punti, insieme al Como, per aver perso contro il Milan e a Genova contro i doriani senza aver segnato gol. La Roma, dal canto suo, è a punteggio pieno, insieme alla Juventus e al Milan, per le vittorie a Bergamo e contro l’Udinese.
Bolchi è ancora privo dell’inglese Gordon Cowans, oramai fuori da un mese dopo l’infortunio di Ascoli in Coppa Italia. Al suo posto Piraccini. In campo dal primo minuto Rideout che ha Genova era inizialmente in panchina. La formazione è Pellicanò, Cavasin, Gridelli, Cuccovillo, G. Loseto, De Trizio, Sola, Sclosa, Bivi, Piraccini, Rideout. In panchina, insieme all’allenatore, siedono Imparato, Terracenere, Cupini, Giusto e Bergossi.
Il tecnico della Roma, lo svedese Sven Goran Eriksson, rispetto all’incontro di 7 giorni fa contro l’Udinese, è costretto a sostituire lo squalificato Nela con Lucci e l’infortunato Cerezo (frattura della mano) con Ancelotti. In campo scendono Tancredi, Gerolin, Oddi, Boniek, Lucci, Righetti, Conti, Ancelotti, Pruzzo, Giannini, Tovalieri. In panchina Gregori, Petiti, Desideri, Di Carlo e Graziani.
Di fronte a circa 28.000 spettatori arbitra il sig. D’Elia di Salerno.
L’avvio della gara è equilibrato con la Roma più padrona del campo ed il Bari che agisce di rimessa, coprendosi bene in difesa memore della brutta sconfitta interna subita 18 giorni fa in Coppa Italia proprio con i romanisti (0-3). Le azioni più incisive provengono dalle fasce dove gli affondi di Bruno Conti mettono spesso in difficoltà la retroguardia biancorossa mentre le iniziative di Boniek mettono in risalto la bravura di Pellicanò che si fa trovare pronto su una punizione del polacco e su un insidioso cross dalla sinistra. Il Bari è pericoloso solo con una torsione di Rideout che finisce fuori alla sinistra di Tancredi..
La ripresa inizia con qualche polemica. In campo Sclosa accusa delle vertigini e chiede il cambio. Bolchi fa preparare Cupini. Al momento dell’uscita della mezzala una parte del pubblico presente in tribuna, evidentemente ignaro dei motivi del cambio e deluso per le precedenti prestazioni della squadra, comincia a fischiare l’allenatore che risponde per le rime. Dopo una punizione di Conti senza esito, il Bari passa in vantaggio.
E’ il 60°: avanza sulla destra Sola, resiste ad un paio di interventi e crossa nell’area per Rideout. Controllo di petto e tiro debole ribattuto da Oddi sui piedi dell’attaccante. Sulla respinta l’attaccante barese questa volta non fallisce e batte Tancredi. Bari-Roma 1-0. Primo gol in campionato con la maglia del Bari per l’inglese Paul David Rideout. Rideout era già andato in gol una volta, ma in Coppa Italia, segnando ad Ascoli il gol del momentaneo vantaggio sui marchigiani.
La reazione della Roma è immediata: Bruno Conti che serve in area Lucci ma il centrale si fa bloccare il tiro da Pellicanò. E’ poi Boniek a lanciare lungo Bruno Conti ma il tiro viene respinto in angolo dal portiere barese. Il Bari allenta la pressione giallorossa e, quando lo fa, è pericoloso: al 74° va addirittura in gol. Piraccini tenta il tiro da fuori area con Tancredi che respinge. Un difensore non controlla ed il successivo tiro di Rideout diventa un passaggio per Bivi che, appostato a pochi passi dalla linea di porta, realizza. Ma l’attaccante barese è in fuorigioco e l’occasione sfuma.
Si fa vedere la Roma all’84°: assist di Giannini per Boniek con l’attaccante solo davanti a Pellicanò. Finte e contro finte con il portiere barese che non abbocca e sul tiro forte ed angolato del romanista si fa trovare pronto a bloccare il pallone.
Con la Roma sbilanciata in avanti per cercare di raggiungere il pareggio il Bari sfrutta gli spazi a disposizione: all’86° c’è un lancio di Piraccini per Cupini. Il giocatore del Bari avanza e, da posizione decentrata, lascia partire un tiro ad effetto che si infrange sul palo opposto.
Prima del fischio finale il Bari raddoppia. E’ il 90°: Cuccovillo parte dalla metà campo, avanza e serve Piraccini. Cross per Rideout che stoppa il pallone, evita Ancelotti e con una gran botta in diagonale batte Tancredi sotto la traversa. Bari-Roma 2-0. E’ il tripudio sugli spalti, oramai la partita non è più in discussione. Ed infatti pochi attimi dopo l’arbitro D’Elia fischia la fine dell’incontro. Il Bari torna a riassaporare una vittoria in serie A dopo 15 anni e mezzo (26 aprile 1970, Bari-Juventus 2-1 in campo neutro a Napoli). Allo Stadio della Vittoria il Bari non vinceva in serie A dal 1° febbraio 1970 quando sconfisse il Brescia per 2-0 grazie ad una doppietta di Fara.
Vittoria meritata per il Bari che prima ha contenuto le iniziative giallorosse e poi ha affondato i suoi colpi. La Roma credeva di poter vincere senza difficoltà, evidentemente ricordava il Bari visto in Coppa Italia… ma così non è stato. Mentre le due squadre lasciano il campo tra gli applausi del pubblico barese, il Presidente Vincenzo Matarrese è piuttosto polemico e lancia pesanti accuse verso il pubblico che aveva fischiato Bolchi al momento della sostituzione di Sclosa. “Se episodi del genere dovessero ripetersi io sarò il primo a rassegnare le dimissioni”, queste le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Presidente. Festa grande per Rideout ai suoi primi gol con il Bari in campionato: una gioia condivisa con la sua famiglia giunta dall’Inghilterra per stargli vicino.
Intanto arrivano notizie dagli altri campi: la Juventus, battendo il Pisa, rimane da sola in testa alla classifica anche per le concomitanti sconfitte del Milan e della stessa Roma che vengono scavalcate dal Napoli, ora secondo a 5 punti, vittorioso sull’Atalanta. In coda rimane fermo a zero punti il Como sconfitto per 3-0 a Verona. Il Bari, battendo la Roma, lascia l’ultimo posto e scavalca il Pisa ed il Lecce, ferme ad un punto.
Ed ora è tempo di pensare al prossimo turno con la Roma impegnata nella dura trasferta di Napoli per il derby del sud mentre il Bari dovrà sfruttare al massimo il turno casalingo affrontando il Como in evidente difficoltà in questo inizio di campionato. L’appuntamento è tra 7 giorni e, come sempre, sarà tutta un’altra storia.
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