Terminata la sessione di calciomercato invernale, è arrivato il momento di tirare le somme e, come nel caso del Bari, presentare i nuovi acquisti.
Oggi, dopo Romizi e Simon, è toccato a Pedro Cavanda farsi conoscere di fronte ai media baresi. Difensore angolano classe ’91 ex Lazio, Cavanda arriva in prestito in Puglia con tanta voglia di farsi notare: "Il Bari è un bel gruppo, giocano bene e sono contento di aver scelto la Puglia. Sto bene e sono pronto per giocare; mi sono sempre allenato con la Lazio".
Le doti tecniche, viste le sue apparizioni in serie A, un pochino si conoscono, ma il terzino africano le descrive meglio: “Sono destro e il mio punto di forza è la velocità; qualche volta ho anche fatto goal”. Dunque, il suo obiettivo è ben chiaro a tutti, giocare: “Visto che ho giocato poco nelle grandi, qui in serie B potrei avere più spazio e crescere, ma devo migliorare ancora tanto”. Infine, due battute circa il suo passato granata: “L’esperienza a Torino non mi è piaciuta, da cancellare”. La maglia che indosserà sarà la numero 39 come il suo idolo Anelka.
A margine della presentazione del neo galletto Cavanda, è intervenuto in sala stampa il direttore sportivo del Bari, Guido Angelozzi, per fare il punto della situazione con i giornalisti: “La squadra sta bene, abbiamo fatto quello che si poteva e doveva fare. Sono contento che i vecchi giocatori siano andati via; un obiettivo della società era fare piazza pulita cancellando la rosa del passato. Abbiamo guadagnato poco in entrata (200.000 € per Marotta ndr.) con un risparmio nelle casse societarie di 2 milioni di €”. Ed a proposito di risparmio, il ds catanese ammette: “Mi è dispiaciuto per la partenza di Donati, ma sono contento di essere andato incontro alla società dal punto di vista economico”.
Il futuro? “Per l’anno prossimo tutto dipenderà da chi ci sarà in dirigenza; siamo in scadenza. L’anno venturo avremo solo 14-15 giocatori di nostra proprietà e, dunque, le casse societarie potranno rifiatare rispetto ai 40 calciatori della passata stagione”. Il presente è molto chiaro all’ex dirigente giallorosso: “Adesso dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro, l’importante che il Bari vada avanti”.
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