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In un mondo nel quale la tensione politica è palpabile con manifestazioni un pò ovunque contro l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti, in Italia l’extraparlamentarismo comincia a fare le sue prime apparizioni nel nord del Paese. Il campionato di calcio di serie B, invece, si avvia alla sua conclusione: il primo giugno 1969 mancheranno, infatti, 4 giornate alla fine ed i giochi sono tutt’altro che fatti. Solo la Lazio è quasi al sicuro con i suoi 46 punti mentre gli altri 2 posti a disposizione se li contendono almeno 3 squadre (Brescia, Reggiana e Bari) con Reggina, Genoa e Foggia pronte ad approfittare di eventuali cali di tensione. Il campo principale è Marassi dove il Genoa riceve la visita della Reggiana, mentre la capolista Lazio va a Modena dove la squadra di casa è invischiata nella lotta per non retrocedere. Il Bari di Toneatto, invece, è di scena sul difficile campo del Livorno di Puccinelli.
La squadra toscana è praticamente già salva dopo la vittoria di sette giorni fa sul Foggia ma vuole comunque togliersi la soddisfazione di battere i pugliesi, già vincitori all’andata per 2-1. In campo scendono il portiere Gori, quindi Papadopulo, Lessi, Baiardo, Cairoli, Maggini, Albrigi, Zani, Santon, Santonico e Rigotto. In panchina il secondo portiere Vannoni insieme ad Alessio.
 Il Bari deve vincere se vuole continuare a coltivare i sogni della serie A. Dopo la batosta di quindici giorni fa a Roma (3-0 per la Lazio) è arrivato il pari interno a reti bianche contro il Mantova per cui ulteriori passi falsi non sono ammessi. Toneatto (nella foto) manda in campo Spalazzi, Diomedi, Galli, Muccini, Vasini, Tentorio, De Nardi, Galletti, Fara, Colautti, Tonoli. In panchina insieme a Colombo, il secondo portiere, siede Armellini.
In una bella giornata di sole, davanti a poco meno di 10.000 spettatori, dirige l’incontro il sig. Vacchini di Milano.
Dopo le consuete schermaglie iniziali è il Livorno a rendersi pericoloso al 14°: sulla fascia si scatena Albrigi che crossa. Il più lesto a raccogliere la palla è Santonico ma Spalazzi si fa trovare pronto alla parata. Nel rovesciamento di fronte il Bari passa in vantaggio. E’ il 20°: sulla tre quarti barese è Fara a manovrare. Scambio con Tentorio, quindi passaggio per Muccini che smista per Galletti. La mezzala biancorossa, al volo, per Diomedi, scattato sulla fascia: il terzino entra in area e di piatto trafigge Gori nell’angolo basso alla destra del portiere. Livorno-Bari 0-1.
 Subito il gol, al Livorno saltano i nervi e a farne le spese sono prima Diomedi (fallaccio di Santon) e poi Fara (calci e sgambetti di Baiardo): fortunatamente nessun danno grave per i 2 giocatori del Bari. Al 25° pericolo per la difesa barese: Santonico per Rigotto che crossa. Spalazzi devia di pugno sui piedi di Albrigi che tira ma è bravo Vasini a ribattere. Cinque minuti dopo altro brutto gesto di un giocatore livornese: punizione per i toscani al limite dell’area barese. Albrigi (nella foto a fianco) è pronto per batterla mentre i biancorossi sono impegnati a predisporre la barriera: incurante dell’azione Baiardo si è avvicina a Tonoli e gli molla un pugno allo stomaco. Il brutto gesto però non sfugge al guardialinee che lo segnala all’arbitro ed il livornese viene espulso. Mentre il giocatore si avvia verso gli spogliatoi, passando dietro la porta di Spalazzi, Albrigi batte la punizione: il pallone sfiora la barriera ed entra nella porta barese. A nulla valgono le proteste degli uomini di Toneatto (l’arbitro avrebbe dovuto attendere che Baiardo avesse raggiunto gli spogliatoi): gol convalidato e Livorno-Bari 1-1.
Immediata risposta del Bari con Tonoli ma la sua girata al volo, su passaggio di testa di Galletti, finisce fuori di un metro. Il fischio dell’arbitro mette fine al primo tempo. Ed il secondo comincia come erano finiti i primi 45 minuti, con il Livorno più incattivito che mai.
Nei pri 5 minuti, infatti, si assiste ad una serie di agguati inspiegabili: sgambettato Fara, gomitata a Tonoli ed entrata a piedi uniti su Tentorio. In questi casi la terna arbitrale non vede. La partita, comunque, si accende e le azioni non mancano. Al 50° Spalazzi para a terra un colpo di testa di Santon. Al 53° contropiede di Fara con tiro finale di Tonoli deviato in angolo da Papadopulo. Al 54° grande occasione per il Bari: scatto sulla sinistra di Tonoli, palla a Tentorio che al volo, di sinistro, mira verso l’angolino sinistro ma è bravo Gori in tuffo a deviare. Al 60° è Rigotto ad impegnare Spalazzi. Il portiere perde, però, la palla ma è pronto Vasini a ribattere. Al 70° il Bari passa.
A centrocampo duettano Fara e Tentorio con quest’ultimo che serve Galli. Il terzino barese avanza, palla al piede, e giunto a circa 25 metri dal portiere livornese sferra un gran tiro che rimbalza davanti all’estremo difensore toscano beffandolo. Palla in rete e Livorno-Bari 1-2.
La reazione livornese è racchiusa in una scaramuccia tra Spalazzi e Santon con il giocatore toscano che, dopo aver strattonato il portiere, finge di essere colpito dal barese. Sugli spalti la tifoseria labronica chiede a gran voce l’espulsione di Spalazzi ma l’arbitro si limita a fischiare la punizione a favore del Bari. Dopo l’ennesimo fallaccio su Diomedi il sig. Vacchini fischia la fine dell’incontro tra le vibrate proteste del pubblico.
Negli spogliatoi tutti si chiedono il motivo di questo atteggiamento poco sportivo dei livornesi ed è l’allenatore Puccinelli a spiegare il motivo: a Bari i toscani erano stati aggrediti e volevano vendicarsi.
Tra i biancorossi è grande festa. Mai il Bari aveva vinto nella sua storia a Livorno e ci è riuscito dopo una dura battaglia. Per tornare negli spogliatoi i baresi si sono dovuti fare largo tra decine di poliziotti anche perché fuori dallo stadio un migliaio di persone sta occupando tutte le vie di uscita. Lo stesso arbitro viene convinto a rimanere dentro lo stadio per evitare problemi.
E mentre le due squadre attendono che ritorni la calma giungono i primi risultati, tutti favorevoli al Bari visto che sia la Lazio che il Brescia che la Reggiana hanno pareggiato per cui i biancorossi in classifica riescono ad agganciare al terzo posto gli emiliani. La Lazio si ritrova così a 47 punti a 3 giornate dalla fine, seguita dal Brescia a 43 e dal Bari e dalla Reggiana a 42 punti. Più indietro Genoa e Reggina a 38. Un finale di campionato incandescente con un prossimo turno che prevede il big match Bari-Genoa, mentre il Brescia ospiterà il Catanzaro, la Lazio attenderà il Lecco e la Reggiana incontrerà la Ternana. L’incontro più difficile sarà proprio quello degli uomini di Toneatto che, dopo essere tornati alla vittoria, non vorranno mollare il terzo posto.
Si tratta di aspettare una settimana per sapere cosa accadrà. E, come sempre, sarà un’altra storia.
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