Dopo gli aeroporti senza fumo, ora anche le stazioni saranno off limits per gli amanti delle sigarette. Tempi cupi per i tabagisti più incalliti, abituati ad ingannare i tempi d’attesa dei treni italiani con una boccata al volo dalla sigaretta. Al via anche nella stazione ferroviaria di Bari, come in altre 120 città italiane, il divieto di fumo all’aperto, sotto le pensiline in prossimità dei convogli.
Da sei mesi è infatti al lavoro una task force per assicurarsi che il divieto venga rispettato. Pena multe salatissime da 27,50 a 270,50 euro. Ad elevarle gruppi di addetti che stanno circolando in questi giorni nelle principali stazioni italiane, incaricati di monitorare la situazione. Un piccolo recinto è rimasto però a disposizione di chi non vuole proprio privarsi dell’ultima sigaretta prima di salire sul treno: sono le “smoking area”, sistemate in prossimità dei binari con appositi portacenere. Ma presto la disposizione si estenderà lungo tutta la rete ferroviaria. L’intenzione è infatti quella di raggiungere quota 500 stazioni senza fumo, sulle 2300 dell’intera rete.
Un’iniziativa cominciata nel settembre del 2007 con la firma di un protocollo tra Ferrovie dello Stato e ministero della Salute, sulla scia di un filone che già da anni aveva portato a numerose restrizioni antifumo nelle sale d’attesa delle stazioni, oltre che a bordo dei convogli. La chiamano “moral suasion”, letteralmente un “tattica di persuasione” sui fumatori per invogliarli a perdere il vizio, attraverso l’informazione e i divieti. In una prima fase i viaggiatori-fumatori sono stati avvisati che il divieto riguarda non solo tirare boccate da sigari, sigarette e pipe, ma anche gettare i mozziconi tra le traversine dei binari. Fase successiva, la mano forte delle multe.
A Bari, isola felice, dove la tolleranza è alta e il tempo di recepire le diposizioni lento, in verità, qualche eccezione alla regola continua a sopravvivere. Le aree per i fumatori sono debitamente segnalate ma molti viaggiatori ancora non ci hanno fatto il callo. E con loro, le scie di fumo che continuano a popolare la stazione.
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