Il teatro Petruzzelli ha superato la sua prima battaglia. Ora bisogna vincere la guerra.
Il Comitato provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ha dichiarato ieri l’agibilità del politeama barese dopo l’ennesimo sopralluogo. È stato messo così il primo tassello di un lungo cammino verso la rinascita del teatro rosso porpora di corso Cavour, dopo 18 anni di lunga attesa. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco e presidente della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari Michele Emiliano. “I cittadini baresi potranno finalmente riappropriarsi di uno dei luoghi simbolo della nostra identità”, ha detto il primo cittadino, “ci lasciamo alle spalle uno dei capitoli più tristi della nostra storia”.
Non ancora definita però la data per la riconsegna delle chiavi alla Fondazione, tantomeno un accordo con la famiglia proprietaria per la futura gestione del teatro, nodo cruciale dell’intero groviglio che ha ritardato l’apertura. Si attende ora la consegna dei lavori dell’impresa che ha ricostruito il teatro al ministero per i Beni culturali, committente della ricostruzione, nonostante siano scaduti da giorni i sei mesi dalla fine dei lavori. Dopodiché sarà affidato all’ente lirico, che, in qualità di gestore, potrà richiedere l’ultimo lasciapassare, ossia la certificazione antincendio. Punto interrogativo anche sulla data di inaugurazione. Emiliano sogna, e non da oggi, il 6 dicembre, data dell’apertura mancata dello scorso anno, ma soprattutto della festa di San Nicola.
Intanto all’interno del teatro è tutto pronto. Le poltrone di velluto rosso, come manichini nudi, riempiono la platea, in fila, silenziosamente coperte da teli di plastica, in attesa che qualcuno si sieda. I decori, i fregi, i palchi riportati a nuova vita aspettano solo che lo spettacolo abbia inizio, per fare di un bel contenitore vuoto un grande teatro internazionale.
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