Sesta giornata di campionato che vede di fronte allo stadio Luigi Ferraris il Genoa di Gasperini ed il Bari di Ventura. Nessun cambio rispetto alla vigilia da parte dei due tecnici. Pronti via ed è il Bari che inizia forte, così come successo a Milano contro l'Inter: è Castillo che si lancia in profondità, viene servito da Barreto ma, a pochi metri dal limite dell'area, conclude su Eduardo; il pallonetto susseguente di Ghezzal termina di poco sopra la traversa. Tambureggiante l'avvio: è Palacio al 5' minuto di gioco che prova la conclusione verso la porta ma il pallone termina alto.
La pressione dei padroni di casa si fa sempre più convincente e al 10' minuto il Bari corre un brivido sul calcio di punizione da destra: il fendente è forte ed è indirizzato verso la porta, Ranocchia disturba Gillet in uscita ma la difesa allontana la minaccia.
Ma è sempre il Bari ad essere pericoloso, questa volta con Barreto (12'): il brasiliano parte dalla sinistra, entra in area, si ritaglia lo spazio per tirare e conclude di destro; la palla finisce sul palo interno, colpisce il corpo di Edoardo e si allontana incredibilmente dalla linea di porta.
Continuano le emozioni in una partita sino ad ora bellissima per intensità ed emozioni: è Toni a controllare e a girarsi in un fazzoletto, trovando Gillet pronto alla respinta con i pugni. Passano solo 3 minuti ed è nuovamente Castillo a divorarsi il gol del vantaggio: Ghezzal show sulla corsia di sinistra, stop perfetto su uno spiovente molto alto e servizio per l'argentino che, in corsa, non tira e si fa anticipare da Eduardo in uscita. Ennesima occasione persa per i biancorossi che stanno giocando un buon calcio su un campo ai limiti della praticabilità a causa di molte zone sconnesse che pregiudicano equilibrio e controllo di palla.
Barreto sembra molto ispirato: il brasiliano danza sulle punte ed è una minaccia costante per la retroguardia rossoblu; ne sa qualcosa Dainelli che prima di uscire per un colpo all'anca subito ad inizio paritta, interviene duramente sull'attaccante e lo costringe ad uscire per qualche minuto.
Al 35' minuto passa il Genoa: un rinvio di Gazzi a 10-15 metri dall'area di rigore viene letteralmente intercettato con le mani da Toni; la palla finisce sui piedi di Palacio che elude l'intervento di un Andre Masiello con un sombrero e batte Gillet di sinistro. Beffa per il Bari che stava tenendo bene il campo fino a questo momento senza subire l'iniziativa dei grifoni.
Il Genoa si sblocca dopo il gol e potrebbe raddoppiare al 39': calcio di punizione dal limite battuto da Veloso e palla che finisce sul palo, danzando sulla linea di porta prima che Salvatore Masiello sventi la minaccia. Bari in confusione che non riesce a trovare più la tranquillità che ha caratterizzato la prima mezzora, lasciando campo ed inziativa ai padroni di casa galvanizzati dal vantaggio.
Gasperini corre ai ripari per contenere Ghezzal prima che faccia male alla sua squadra: l'allenatore sposta Mesto nella zona di campo in cui agiva Rafinha, sfuttando la maggior propensione di Mesto alla fase difensiva.
Finisce il primo tempo dopo 2 minuti di recupero: prima frazione dominata dai biancorossi per 30 minuti, dove per ben 3 volte i ragazzi di Ventura potevano trovare il gol del vantaggio; ultimo quarto d'ora di marca rossoblu, con il gol di Palacio, il palo di Veloso e tanta pressione sulle ali dell'entusiasmo.
GENOA (3-4-3): Eduardo, Ranocchia, Dainelli (33' Moretti), Chico, Rafinha, Veloso, Kharja, Criscito, Palacio, Toni, Mesto.
A disposizione: Scarpi, Tomovic, Rossi, Zuculini, Milanetto, Rudolf.
Allenatore: Gasperini.
BARI (4-4-2): Gillet, Belmonte, Andrea Masiello, Parisi, Salvatore Masiello, Alvarez, Gazzi, Almiron, Ghezzal, Barreto, Castillo.
A disposizione: Padelli, Rossi, Rivas, Pulzetti, Donati, D'Alessandro, Kutuzov.
Allenatore: Ventura.
Arbitro: Giannoccaro di Lecce
Marcatori: 35' Palacio
Ammoniti: Dainelli, A. Masiello
Recupero: 2'
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