Il centrocampista di rottura ma anche di qualità del Bari, Massimo Donati, si è presentato alla consueta conferenza stampa con l’aria di chi è consapevole delle proprie capacità e del suo buono stato di forma. L'ex Celtic, nonostante sia partito dalla panchina nelle ultime uscite, non crea polemiche inutili e destabilizzanti nel gruppo: “So di essere in forma, ma mi alleno ogni giorno per mettere in difficoltà il mister e farmi trovare pronto quando sono chiamato in causa. Non mi sento assolutamente panchinaro, siete in errore se lo pensate. Il tecnico è abituato ogni domenica a schierare la migliore formazione, in base allo stato dei giocatori, a quello che vede negli allenamenti quotidiani e alla partita che affrontiamo".
Il giocatore ha anche aggiunto che, in caso di emergenza o qualora Ventura volesse provarlo nel ruolo di centrale difensivo (ieri in conferenza stampa, il ds del Bari Angelozzi ha dichiarato che arriverà sicuramente un difensore centrale a gennaio), sarebbe all’altezza di ricoprirlo in modo eccellente : “In passato ho già giocato come difensore centrale, però in altre squadre, anche con il Celtic stesso. Credo di avere le capacità per ben figurare come difensore centrale, perché sono in grado di impostare l’azione, riuscendo ad essere determinante anche in fase di marcatura. Come sempre, prima di ogni cosa, viene il gruppo, ed io sono a disposizione, senza mai alimentare polemiche che non servono a nulla. Il mister non mi ha mai provato, però se dovesse capitare o volerlo, io ci sono!”
Il Bari affronterà nel posticipo serale di domenica prossima la Lazio del presidente Lotito, capolista a sorpresa che punta a voler ritornare ai livelli di un decennio fa, con una rosa più giovane e con nomi decisamente meno acclamati rispetto alla presidenza di Cragnotti. Il centrocampista barese ha tracciato il profilo dei prossimi avversari, tornando anche sulla gara di Genova che reputa sfortunata a causa di alcuni episodi sfavorevoli: “Con il Genova abbiamo avuto cinque opportunità e non siamo riusciti a metterla dentro, oltre ad aver giocato bene almeno fino al momento dell’espulsione di Moretti. Poi il calcio, si sa, è fatto di episodi che a volte possono risultare determinanti in proprio favore o al contrario, creando anche i presupposti per un black out inspiegabile. Così come poi è accaduto a noi. Ci siamo parlati nello spogliatoio a tal riguardo, ed abbiamo analizzato i perché di quanto accaduto in quel di Genova. Ora, speriamo di non ripetere più queste ingenuità. La Lazio non farà sconti però non ci fa paura, la rispettiamo, e siamo consapevoli che dobbiamo giocare il nostro calcio per scrivere la classifica che meritiamo. Loro, comunque, rispetto allo scorso anno, si sono rinforzati moltissimo grazie ad Hernanes, un Zarate ritrovato ed un centrocampo che sa far girare la palla come pochi”.
L’abile mediano biancorosso, incalzato da qualche domanda sul rendimento involutivo sul piano del gioco e dei risultati della squadra in trasferta, ha commentato un po’ stizzito: “Abbiamo un punto in più rispetto allo scorso campionato, questo dicono le statistiche. Ci sta di perdere al 93’esimo per un episodio e un fallo di mano non visto che poi ha consentito loro di segnare la prima rete. Dobbiamo smetterla di fare continui raffronti con lo scorso anno. Vi assicuro che nello spogliatoio, siamo partiti col piglio giusto e giochiamo ogni gara per vincere, senza pensare a quanto abbiamo realizzato nella precedente stagione. Sono convinto che se fossimo usciti con due punti in più al San Paolo o in casa contro il Cagliari, nessuno avrebbe scritto di un centrocampo sterile, un attacco inconcludente e una difesa colabrodo! A mio avviso questo Bari è forte e più maturo, può contare poi su un Barreto ancora più determinato dal dischetto e sempre fondamentale con le sue giocate. I gol degli altri attaccanti arriveranno, ci metto la firma”.
È ormai noto che, attualmente, tutti i giocatori italiani che ambiscono alla Nazionale di Prandelli hanno più chance, poiché sono premiati in base alle loro reali capacità, anche se non militano in squadre con blasone. Nel Bari di Ventura, in questa stagione, nonostante un grande potenziale, ancora nessuno è stato convocato. Massimo Donati ha provato a rispondere: “Ci sono i due Masiello che stanno facendo benissimo da due stagioni, ma ci sono anche altri giocatori che potrebbero essere presi in considerazione - se la ride sornione -, però non faccio nomi! In ogni caso, ogni calciatore sogna di giocare in Nazionale, sarebbe sciocco non farlo, dipende comunque dalle nostre prestazioni e dai risultati favorevoli che riusciamo a conseguire. Dobbiamo e siamo in grado di raddoppiare l’impegno, avete la mia parola!"
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