Con il campionato fermo per gli impegni della nazionale e la gara contro la Lazio ancora lontana, è sempre la sconfitta di Marassi a tenere banco nel consueto incontro settimanale con Ventura. Più per cercare di capire l’ultima sciagurata mezzora, che per puntare l’indice accusatorio contro una squadra che ha più punti dello scorso campionato: “Dopo l’espulsione abbiamo cambiato modo di giocare, smettendo di farlo da Bari – spiega il tecnico – Dovevamo continuare a salire in blocco, facendo girare la palla come avevamo fatto fino a quel momento. Invece dalla difesa si lanciava verso l’attacco, scavalcando il centrocampo. Non va bene, non è da noi tentare di risolvere le partite da soli, come ho visto fare. Sul piano individuale emergono tutti i nostri limiti. Ma quando ci ricordiamo di essere una squadra possiamo fare bene contro chiunque”.
“Proccupazioni? – prosegue il tecnico – Meno di zero. Anzi, sono assolutamente orgoglioso per i primi 65 minuti, forse i migliori da quando sono al Bari. In tribuna c’era l’osservatore del Manchester ed ha riferito che una roba così non l’aveva mai vista. Se avessimo vinto, saremmo alla vigilia di un Bari-Lazio che avrebbe fatto parlare tutta l’Europa”.
In vista del posticipo del prossimo turno, Ventura conta di recuperare almeno uno fra Raggi e Belmonte, uscito malconcio dalla sfida di Marassi. E sulla candidatura di Donati a retrocedere in difesa, apre all’ex Celtic: “L’ha detto davvero? Me lo venga a dire lui – scherza, ma non troppo – Così saprò se davvero convinto”. Tornerà forse subito a disposizione anche Kutuzov, ma a regime ridotto: “Non è infortunio che mi preoccupa, ma la condizione. Se sta dieci giorni fuori, ne puoi disporre al massimo per un tempo. Gli esterni? Ognuno fa storia a sé. Ghezzal ha giocato a Genova un buonissimo primo tempo, segno che la strada è quella giusta. Romero non lo abbiamo ancora visto, D’Alessandro ha inanellato spezzoni incoraggianti, prima dell’ingenuità del 95’, nell’ultima partita: ma quando investi sui giovani ci sta, pagare pegno in questo modo. Rivas ha un anno di esperienza alle spalle: da lui mi aspetto a breve un contributo importante. E poi Alvarez: va aiutato, deve capire che può ripetere la scorsa stagione solo con lo stesso tasso di adrenalina, senza cali di tensione”.
Infine, la chiacchierata con il tifoso all’antistadio di inizio settimana. La sua eco è arrivata sino alla sala stampa dello stadio San Nicola. “Io via senza investimenti il prossimo anno? Sarei stato un pazzo ad affermare una cosa del genere. Mi sono avvicinato a discutere con lui solo perché non mi pareva il caso che urlasse contro Angelozzi. Non posso pretendere di cambiare la mentalità dei baresi ma posso auspicare un pizzico di equilibrio in più”.
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