Grinta, decisione e passione. Sono queste le caratteristiche di Martino Borghese, difensore del Bari classe '87, intervenuto, stamane, in sala stampa per la consueta conferenza: "Devo migliorare nei movimenti e nella rapidità e nei miei atteggimaneti verso gli arbitri e gli avversari. Io non sono cattivo in campo, ma gioco con agonismo per non perdere. Sabato mi sono sgolato dalla panchina per incitare i miei compagni; voglio arrivare in alto con questa squadra e vincere". Affermazioni roboanti, a conferma della tanta voglia di far bene nonostante i mugugni dei tifosi: "Devo difendere a tutti i costi questa maglia. Le critiche non mi spaventano e non mi creano problemi; se non ci fossero, meglio”.
L’importante che se ne parli, dice un famoso adagio, e lo stopper barese vorrebbe far parlare di se e della sua squadra anche in futuro, conoscio del fatto di lavorare con un ottimo allenatore e degli ottimi dirigenti: “Ho grande stima verso Vincenzo Torrente; c’è solo da imparare da lui. Per il posto da titolare bisogna lavorare, nulla è scontato. Bari ha bisogno di vincere. Con Torrente e Angelozzi si potrebbero fare cose egregie, per il presente e per il futuro”. Adesso il presente prossimo si chiama Juve Stabia: “Faremo di tutto per mettere in difficoltà la Juve Stabia dato che all’andata è stata una partita disastrosa e deludente per tutti noi. Dobbiamo vivere 12 finali per raggiungere i play off”. Che il Bari stia attraversando un periodo oscuro per via delle tante note vicende lo sanno anche i muri, ma per Borghese una soluzione ci sarebbe, soprattutto con l’aiuto dei tifosi: “L’unico modo per far del bene al gruppo, per i tifosi, è arrivare allo stadio e non smettere di incitare la squadra; i supporters del Bari sono fantastici”.
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