Mentre l’attenzione degli sportivi italiani è tutta per Valentino Rossi che, a bordo della sua Yamaha, festeggia la vittoria del Mondiale Moto GP e porta la casa giapponese a vincere il Mondiale Marche dopo ben 12 anni (l’ultima volta fu Wayne Rainey), in Italia il campionato di serie B si appresta a disputare la sua 11^ giornata con l’anticipo di sabato 29 ottobre 2004 tra Catania e Bari.
C’è tensione nelle 2 squadre. Il Catania va a corrente alternata e, soprattutto, non esprime quel gioco che l’attuale roster potrebbe permettergli. Alla vigilia dell’incontro con il Bari mister Costantini cambia la formazione che ha pareggiato a Crotone e abbandona il modulo 4-3-3 per un meno spregiudicato 4-4-2. E’ assente Russo per infortunio. In campo scendono Pantanelli, Mariniello, Fresi, Bianco, Manfredini, Messera, Miceli, Walem, Caserta, Ferrante, Bruno. In panchina siedono il secondo portiere Polito, quindi Lo Monaco, Anastasi, Danucci, Eddy Baggio, Kanyengele e Vugrinec.
Il Bari, invece, non riesce a decollare: una sola vittoria (in trasferta a Crotone) in 10 incontri. Il rendimento deficitario (al San Nicola i biancorossi non vincono da 5 mesi) mette in discussione la panchina di Carboni (nella foto qui a sinistra) che, dopo la sconfitta interna contro la Ternana di 3 giorni fa, esclude Bianconi dalla formazione titolare, riporta al centro Doudou e fa esordire Brioschi. La formazione che affronta il Catania è, quindi, Gillet tra i pali, Brioschi, Doudou, Sibilano, Bellavista, Pagana, Goretti, Gazzi, Carrus, Scaglia, L. Anaclerio. In panchina, insieme a Carboni, siedono Di Bitonto, Candrina, Bianconi, La Vista, Lipatin, Motta e Romanelli.
Davanti a circa 9.000 spettatori arbitra il sig. Stefanini di Prato.
Dopo i primi dieci minuti nei quali non succede nulla è il Catania a rendersi pericoloso con Caserta il cui cross mette in difficoltà la difesa biancorossa che si salva per 2 volte in angolo. La reazione barese è affidata a Pagana che in contropiede serve Scaglia: il tiro dell’ala termina alto sulla traversa. Insiste il Bari e al 12° va in gol. Rimessa dal fondo di Pantanelli (nell'immagine a destra) per Bianco che non si accorge della vicinanza di Goretti e si fa rubare il pallone. La mezzala avanza di pochi metri, entra in area e batte il portiere rosso-azzurro sul primo palo. Catania-Bari 0-1.
Il gol subito mette in evidenza tutti i limiti dei catanesi: il portatore di palla, una volta arrivato a metà campo, non sa più cosa fare. Non ci sono opzioni per il passaggio e la manovra diventa ripetitiva, quindi prevedibile. Il Bari, invece, segnando il gol, sembra essersi liberato di un peso psicologico e continua a spingere arrivando al tiro, senza esito, con Carrus.
Prima del fischio finale del primo tempo il Catania ha un’opportunità con Messera che, servito da Manfredini dopo un calcio di punizione, batte a rete ma conclude alto. Il Bari, invece, si affaccia in avanti con Scaglia che, dalla sinistra, serve lungo L. Anaclerio. La punta barese viene anticipata di un soffio da Fresi che rimedia in calcio d’angolo. Un’uscita fuori dall’area di rigore di Gillet per anticipare Ferrante lanciato a rete chiude i primi 45 minuti.
Primi mugugni sugli spalti dove la tifoseria catanese comincia a mostrare i primi segni di inquietudine. E mentre tutti si aspettano un atteggiamento ben diverso dalla squadra arriva la doccia fredda. Siamo al 53°: spunto vincente di Pagana (nella foto) che serve L. Anaclerio. Il barese salta Fresi e si lancia verso la porta. Il giocatore del Catania, vistosi superato, non può far altro che fermarlo strattonandolo per la maglia. Fallo da ultimo uomo e cartellino rosso: Catania in inferiorità numerica. Il Bari cerca di approfittare della situazione e un minuto dopo, su angolo battuto da Scaglia, L. Anaclerio colpisce di testa ma la traversa gli nega la gioia del gol.
Costantini non sa più cosa fare: prova a far entrare forze fresche per vedere di riacciuffare il risultato e nell’ordine prima Lo Monaco e poi Anastasi sostituiscono Messera e Walem (fischiato). La reazione catanese si materializza in Caserta, il cui tiro finisce a lato, e in Ferrante che, dopo aver dribblato Doudou, tira dal limite. Sulla respinta di Gillet si avventa Mariniello che conclude tirando addosso al portiere barese, dimenticandosi di Bruno lasciato solo in area.
Il finale di partita si fa incandescente con rapidi cambi di campo: al 77° è Anastasi ad arrivare al tiro ma è fuori misura. All’81° Bellavista sfiora il gol con la palla piazzata all’angolino ma è Lo Monaco a salvare sulla linea. Nei 6 minuti concessi dall’arbitro Stefanini non succede più nulla con il Bari che controlla bene il gioco confusionario dei catanesi e porta a casa una preziosa vittoria.
Salva così la propria panchina l’allenatore del Bari grazie ai 3 punti conquistati al “Massimino”. Una vittoria conquistata senza grossi affanni e con le dovute modifiche apportate alla formazione scesa in campo. A parte il gol, ottima prova di Goretti, una costante spina nel fianco della difesa siciliana. E da non dimenticare la lucida regia di Carrus, il leader della formazione di Carboni.
Non salva la propria panchina, invece, Costantini che paga con l’esonero la sconfitta, la prima in casa in questo campionato, contro il Bari. A fine partita è il Presidente del Catania, Nino Pulvirenti, a dare la notizia. Già si fanno i primi nomi del possibile sostituto: Camolese, Papadopulo, Reja.
E mentre partono i primi fumogeni con il prato invaso dai tifosi catanesi, si pensa alla prossima partita. Il Bari cercherà di violare il proprio campo affrontando l’Arezzo – domani attende il Cesena al Comunale - dell’ex bomber Spinesi (con Guido Carboni che ritroverà la sua ex squadra da calciatore) mentre il Catania è atteso dalla difficile trasferta di Piacenza (che domani se la vedrà con il Treviso). Siamo appena all’11^ giornata e, come abbiamo visto, già tremano le panchine. Ma il campionato di serie B è lungo e potrà succedere ancora di tutto.
E, come sempre, sarà un’altra storia.
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