Nel ricordo di Franco Mancini, il Bari sbanca l'Adriatico di Pescara ed onora al meglio la memoria del suo ex portiere, rimasto uno dei beniamini dei tifosi biancorossi per attaccamento alla maglia e per essersi dimostrato un vero leader in campo. Scavone e Bellomo (gran gol da 35 metri) ribaltano la partita, che aveva visto il vantaggio iniziale di Immobile, giunto appena al 7'. Bari che si dimostra squadra formato trasferta: 9 blitz esterno, nessuno ha fatto meglio in questo campionato di B.
Bari che parte in completa tenuta rossa, Pescara che risponde con la consueta maglia a strisce bianca-azzurra. E sono subito gli abruzzesi a dettare i ritmi della partita: al 5' Insigne chiama all'intervento in uscita bassa Lamanna.
Passano 2 minuti ed il Pescara è già in vantaggio: Nilelsen serve Insigne con un filtrante al limite dell'area, che tocca subito ad Immobile eludendo la marcatura di Claiton che fa colpevolmente passare il pallone; l'attaccante si gira su se stesso e trova l'angolo alla destra dove Lamanna non può arrivare, nonostante la protensione in tuffo.
La squadra di Zeman mostra un gioco fluido in tutti i reparti, giustificando sul campo la posizione in classifica che occupa. Ma è il Bari, in una delle poche sortite in avanti, a trovare il gol del pareggio con Scavone: l'azione si sviluppa sulla sinistra, con Garofalo che crossa in mezzo trovando la conclusione al volo di Defendi che costringe Anania alla respinta; sul pallone si avventa Scavone che non ha difficoltà a siglare il punto dell'1-1.
Ritorna in partita, quindi, il Bari, quando sembrava che i padroni di casa si stessero preparando per chiudere la partita. Le squadre allenate da Zeman si contraddistinguono per ottimi movimenti senza palla e per un gioco prettamente offensivo: se è vero che Borghese e compagni soffrono quando devono contenere le giocate dei pescaresi, è altrettanto vero che sulle ripartenze in velocità i biancorossi possono fare veramente male, visto che molto spesso si aprono voragini nella difesa abruzzese.
Pescara sicuramente più intraprendente fino allo scadere della prima frazione: Immobile ed Insigne, ben imbeccati da Sansovini e Verratti, sono una costante minaccia per la difesa biancorossa che, però, riesce a non liberarli mai per la conclusione. L'ultimo sussulto è allo scadere della prima frazione: Insigne sguscia via a Claiton ed offre, dalla linea di fondo, un assist a Sansovini solo da spingere in rete; il capitano biancoazzurro alza troppo l'angolo di tiro e centra in pieno la traversa, permettendo ai biancorossi di andare al riposo sul risultato di parità.
La ripresa vede Polenta in campo al posto Garofalo che accusa un fastidio alla gamba ed è costretto a lasciare il campo. Sospinto dal pubblico di casa, il Pescara si riversa nella metà campo del Bari a caccia del gol del sorpasso, aumentando il ritmo di gioco e costringendo alle corde i biancorossi. E ci vuole un grande intervento a mano aperta di Lamanna per respingere una conclusione di testa di Insigne dal limite dell'area piccola.
Come un fulmine a ciel sereno arriva al 9' il gol del Bari: Immobile sbaglia a battere un calcio d'angolo e serve Stoian, che approfitta del regalo inaspettato e si lancia verso la metà campo pescarese, con tutti i biancazzurri riversati in avanti per sfruttare il corner. Superata la linea mediana, Stoian viene abbattuto da un difensore non prima di aver servito il pallone a Bellomo: uno sguardo verso la porta e tiro di prima intenzione da 35 metri che scavalca Anania, colpevolmente distante dai pali. Un gran gol per il centrocampista barese, che corre sotto la curva a sfogare la sua rabbia e a raccogliere l'applauso dei pochi tifosi biancorossi giunti all'Adriatico.
Doppio cambio ordinato da Zeman al 16' per provare a ristabilire il match: dentro Bocchetti e Caprari, fuori Balzano e Sansovini. Ma è sempre il Bari ad avere spazi aperti nei quali inserirsi: è sempre Defendi a distanza di 5 minuti a rendersi pericoloso dalle parti di Anania, prima non trovando la porta dopo un assolo in velocità, poi scodellando un pallone in mezzo che attraversa tutta l'area piccola senza che nessun biancorosso possa approfittarne.
Di nuovo Bari al 24', che sembra aver ormai capito come interpretare la gara: Defendi scarica per l'accorrente De Falco che, dal vertice destro dell'area di rigore impegna con un gran tiro Anania che si deve rifugiare in angolo. Zeman tenta il tutto per tutto inserendo Soddimo per Nielsen, mentre anche Bellomo, come Stoian pochi minuti prima, (cambio con Albadoro) deve lasciare il campo per infortunio muscolare a Kutuzov.
Alla mezz'ora è Cavanda a salvare sulla linea un colpo di testa di Immobile destinato in fondo al sacco a conclusione di un'azione ben orchestrata dai padroni di casa. Gli ultimi minuti sono un vero e proprio assalto alla porta di Lamanna, con il Bari costretto nella sua metà campo dalla manovra avvolgente dei padroni di casa. Ma la spinta degli abruzzesi non è più convinta come nei minuti precedenti, anche se Lamanna deve superarsi a 3 minuti dalla fine sulla conclusione ravvicinata di uno scatenato Insigne, evitando con un una respinta di piede il gol del pareggio.
Scintille allo scadere fra De Falco e Verratti che si guadagnano un meritato giallo per reciproche scorrettezze: ma non c'è più tempo per i ragazzi di Zeman, nonostante i 4 minuti di recupero decretati dall'arbitro Ostinelli. Bari che sbanca l'Adriatico e si porta a 45 punti in classifica, dimostrando di riuscire a giocare meglio quando trova delle avversarie che impostano il gioco e non pensano esclusivamente alla fase difensiva.
La prossima gara vedrà il Bari impegnato al San Nicola contro il Grosseto ed è curioso constatare che l'orario di inizio è fissato per le ore 19 di venerdì santo: un altro schiaffo inflitto dalla Lega Calcio agli sportivi baresi.
Pescara-Bari 1-2: il tabellino
Pescara (4-3-3): Anania; Zanon, Capuano, Brosco, Balzano (16' st Bocchetti); Nielsen (26' st Soddimo), Verratti, Kone; Sansovini (16' st Caprari), Immobile, Insigne.
A disposizione: Ragni, Romagnoli, Soddimo, Togni, Maniero
All.: Z. Zeman
Bari (4-3-3): Lamanna; Cavanda, Borghese, Claiton, Garofalo (1' st Polenta); De Falco, Bogliacino, Scavone; Defendi, Stoian (19' Albadoro), Bellomo (26' Kutuzov).
A disposizione: Koprivec, Polenta, Galano, Simon, Kutuzov, Rivaldo.
All.: V. Torrente
Arbitro: Ostinelli di Como
Marcatori: Immobile 7' pt, 19' pt Scavone, 9' st Bellomo
Ammoniti: Zanon, Kone, Garofalo, Defendi, Bellomo, Verratti, De Falco
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