Mentre si è da poco concluso con una mediazione lo scontro politico per la Mondadori che ha visto De Benedetti assicurarsi L’Espresso, La Repubblica ed una serie di quotidiani e a Berlusconi il controllo della casa editrice, il campionato di calcio si avvia verso la conclusione con la penultima giornata. Il 19 maggio 1991 i giochi sono praticamente fatti per la Sampdoria: solo la matematica, infatti, non le ha ancora assegnato lo scudetto. Una vittoria oggi sul Lecce fugherebbe ogni dubbio. Il Milan, oggi di scena a Bari, insegue a 3 punti e spera in un passo falso dei blucerchiati per giocarsi tutto all’ultima giornata. I biancorossi di Salvemini, in classifica a 26 punti insieme al Cagliari, sono ad un punto dalla zona retrocessione: a quota 25 c’è proprio il Lecce, la prima delle quattro squadre candidate alla serie B.
I biancorossi non vincono da 6 turni mentre il Milan è in serie positiva da 3 mesi (6 vittorie ed 1 pareggio). Salvemini schiera Alberga, G. Loseto, Carrera, Terracenere, Brambati, Parente, Lupo, Gerson, Soda, Maiellaro, Joao Paulo. In panchina siedono Gentili, Maccoppi, Di Cara, Laureri e Raducioiu. Sacchi, invece, propone Rossi, Tassotti, Maldini, Carbone, Galli, F. Baresi, Simone, Rijkaard, Van Basten, Ancelotti, Evani. In panchina si accomodano Pazzagli, Nava, Gaudenzi, Stroppa e Agostini.
Davanti a circa 44.000 spettatori arbitra il sig. Amendolia di Messina.
L’attesa dura poco. Già dopo 2 minuti arriva la notizia del vantaggio della Sampdoria con un gol di Cerezo e sugli spalti si fa festa per la concomitante sconfitta dei leccesi che si allontanano sempre più da una possibile permanenza nella massima serie. Il Milan entra in confusione, la notizia è arrivata troppo presto e si fa sentire sulle gambe. Il Bari ne approfitta subito e passa in vantaggio. 4° minuto: fallo su Lupo. Batte Brambati con Galli che rinvia sui piedi di Terracenere. Il mediano barese mette subito al centro dell’area dove scattano, sul filo dell’offside, sia Joao Paulo (nella foto) che Soda tenuti in gioco dalla difesa milanista. Joao Paulo doma con grande abilità il pallone e conclude centralmente rasoterra battendo Sebastiano Rossi. Bari-Milan 1-0 e grande tripudio sugli spalti. Sulla panchina milanista, invece, nervosissimo Sacchi per una presunta posizione di fuorigioco dell’attaccante brasiliano del Bari. Sono bastati solo 5 minuti per dare una scossa definitiva al campionato ma le partite sono ancora lunghe, sia a Genova che a Bari.
Il Milan non ci sta a concludere il campionato con uno smacco in trasferta dopo 4 anni di trionfi in giro per l’Italia e per l’Europa e mette alle corde Alberga e l’intera difesa biancorossa: Simone è una furia e Brambati è spesso in difficoltà, Giovanni Loseto marca stretto Van Basten (a fianco nell'immagine), Parente è su Carbone. Al 12° Rijkaard ed Evani impegnano il portiere barese con conclusioni ravvicinate abilmente bloccate in due tempi. Ma al 13° giunge la doccia fredda per gli uomini di Sacchi e per la tifoseria milanista presente in gran numero allo stadio San Nicola: a Genova è Moreno Mannini a scrivere la parola fine sul discorso scudetto battendo per la seconda volta Zunico, l’estremo difensore giallorosso. Il Milan decide comunque di fare la sua partita in un ambiente surreale dove sono i baresi e non i rossoneri a cantare. Al 22° un diagonale insidioso di Simone viene deviato da Alberga in angolo. Sempre in angolo, tre minuti dopo, finisce un gran tiro di destro di F. Baresi da fuori area. Al 26° il Milan va vicinissimo al pareggio ma Terracenere ferma il pallone calciato da Simone e diretto in rete. Il Bari si fa vivo in contropiede con Lupo che viene anticipato di testa da Galli dopo un cross di Maiellaro ed ancora con Lupo fermato dall’arbitro Amendolia per un fuorigioco.
Mentre a Genova Vialli fa tris e la partita praticamente si chiude lì, a Bari il pubblico si diverte con cori per tutto il primo tempo che termina sul punteggio di 1-0 per i padroni di casa.
Nel secondo tempo Sacchi lascia negli spogliatoi uno spento Rijkaard per far entrare Stroppa e dare maggiore spinta alla manovra della sua squadra. I risultati si vedono subito: al 54° i rossoneri pareggiano. Una serie di rimpalli permettono a Simone (nella foto a fianco) di colpire da 25 metri: il pallone si infila in rete nell’angolino. Bari-Milan 1-1. Il Milan insiste nel farsi avanti ed il Bari si chiude in difesa. Ma all’improvviso succede quello che nessuno si aspettava.
E’ il 65°. Lancio perfetto di Pietro Maiellaro (a fianco nell'immagine) sulla destra con Joao Paulo che raccoglie il passaggio e si lancia verso l’area con Filippo Galli che lo affianca. Il brasiliano si beve Rossi con un dribbling, lo mette a sedere e di prepotenza batte a rete con il pallone che si infila passando tra le gambe di Galli proteso alla difesa della sua porta oramai sguarnita. Stadio impazzito di gioia e Bari nuovamente in vantaggio. Bari-Milan 2-1. Proteste vibrate da parte dei milanisti per un fuorigioco di Soda sul lancio di Maiellaro: Soda, però, era in fase di rientro e lontano dall’azione.
Il nervosismo si impadronisce dei milanisti con il Bari che controlla bene ogni iniziativa degli ospiti. Prima del fischio finale c’è la standing ovation per Joao Paulo che, quando viene sostituito, esce tra gli applausi dell’intero stadio tutto per lui.
La partita termina e i riflettori sono tutti per l’attaccante che ha deciso l’incontro. Joao Paulo, alla sua terza doppietta in campionato e 12° gol totale che eguaglia il suo precedente primato stabilito con il Guaranì, dedica le sue reti all’allenatore con la speranza che possa rimanere anche l’anno prossimo alla guida del Bari. Sul rinnovo del suo contratto risponde che è tutto nelle mani del Presidente. Un Presidente, Vincenzo Matarrese, raggiante come non mai, si augura di non soffrire più e di poter allestire una grande squadra. Spiega che convocherà al più presto un tavolo dove decidere i programmi per il futuro per una squadra all’altezza delle sue ambizioni.
Chiusi nel loro silenzio i milanisti.
Si fa festa a Genova per lo scudetto alla Sampdoria e si festeggia anche a Bari per la salvezza ottenuta con 90 minuti di anticipo. Il tempo necessario di godersi l’obiettivo raggiunto e poi a Bari subito a lavorare per non ripetere gli stessi errori. Le voci che si susseguono non lasciano tranquilla, da questo punto di vista, la tifoseria: si parla di Carrera, Gerson e Maiellaro in partenza e dell’arrivo di Frank Farina dal Bruges, oltre alla conferma di Raducioiu. I tifosi chiedono di non smembrare la squadra, riconfermando i migliori. Cosa succederà lo sapremo più avanti e, come sempre, sarà un’altra storia.
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