C'è anche l'ex difensore del Bari Andrea Masiello fra gli arrestati nell'ambito dell'indagine sul calcio scommesse condotta dalla Procura della Repubblica di Bari. Nelle scorse ore i Carabinieri del Comando Provinciale del capoluogo pugliese hanno eseguito una serie provvedimenti di custodia cautelare emessi dal Gip del tribunale di Bari, su richiesta della procura: tra questi anche quello nei confronti del 26enne calciatore, ora in forza all'Atalanta, cui sarebbe stata contestata l'associazione per delinquere finalizzata alla frode in competizioni sportive.
Una ventina le persone indagate a Bari nell'ambito dell'inchiesta, fra cui ci sarebbero nove ex calciatori biancorossi, coinvolti nella presunta combine di numerosi incontri dello scorso campionato di serie A.
“Siamo stati i primi a ipotizzare un reato di truffa nei nostri confronti da parte di tutte quelle persone che hanno gravitato intorno ai nostri calciatori – ha commentato la notizia a Radio Sportiva il direttore generale del Bari, Claudio Garzelli - Abbiamo chiesto il permesso alla Federcalcio di denunciare per truffa anche alcuni calciatori, e questo non fa altro che confermare la nostra posizione di parte offesa. E´ una posizione condivisa anche nell´ultimo congresso Uefa, che pensava di rivisitare il concetto di responsabilità oggettiva (nel senso di valutare come possibile esimente la truffa subita da un club, ndg). Le società di calcio non possono pagare due volte, noi siamo retrocessi e abbiamo già pagato tantissimo in termini economici per l´attività fraudolenta dei nostri calciatori”. E su Masiello in particolare: “Al di là di alcuni comportamenti discutibili perchè legati ad alcune diatribe interne, non ho mai avuto motivo di pensare che lo stesso Masiello potesse essere coinvolto in situazioni fraudolente”. Ha poi escluso, Garzelli, che il ritardo nel pagamento degli stipendi della scorsa stagione possa aver indirettamente influito sulla presunta condotta illecita dei tesserati: “Nel momento in cui i calciatori avrebbero commesso questi atti avevano preso tutto quello che dovevano avere: a febbraio avevano ricevuto tutti i compensi regolari e tutti i premi della salvezza dell´anno precedente. Oltretutto guadagnavano moto bene, e i problemi di quest´anno sono proprio figli delle alte retribuzioni dei nostri calciatori”.
Maggiori dettagli sulla operazione sono attesi nelle prossime ore, in occasione della conferenza stampa convocata dagli inquirenti.
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