Il Direttore Generale Claudio Garzelli, ha fatto luce sulla situazione in casa Bari dopo l'arresto dell'ex biancorosso Masiello: "L'A.S. Bari si dichiara, come ho già ripetuto in altre sedi, parte lesa. Siamo stati danneggiati economicamente ed a livello di immagine presso la nostra tifoseria e le altre società professionistiche. Siamo innanzi tutto mortificati perché degli atleti professionisti che hanno indossato questa maglia su cui avevamo riposto fiducia e sempre pagato puntualmente gli stipendi, possano avere avuto atteggiamenti amorali e commesso l’illecito sportivo ai danni della propria squadra e dei tifosi che li avevano eletti propri beniamini. Ci rivolgiamo al senso di responsabilità di tutte le parti sociali ad ogni livello, affinché si trovi una linea comportamentale ispirata alla difesa e tutela dei valori appartenenti alla nostra cultura. Non resteremo a guardare e ci difenderemo fermamente in tutte le sedi. Pertanto rinnovo il mio ringraziamento a quella tifoserie che pur nella sofferenza del momento, dimostra e continuerà ad dimostrarci attaccamento alla nostra squadra”.
Il dirigente del Bari ha rilasciato un commento a riguardo della deposizione dell’ex capitano Gillet,sulle pressioni a perdere contro Cesena e Sampdoria (quest’ultima ha la tifoseria gemellata con quella barese) a campionato ben compromesso: “Non c’è a mio avviso nessun presupposto per ulteriori penalizzazioni. L’episodio resta spiacevole, ma se dovesse essere confermato va considerato alla luce di tutto il contesto fortemente depresso dalla stagione disastrosa dal profilo dei risultati, alterati ad insaputa della società, e soprattutto andrebbe letto in un altro modo: tali minacce sarebbero state fatte per spegnere l’odiata rivale della tifoseria nella serie cadetta e agevolare la salvezza della squadra di cui i tifosi ne sono gemellati. A livello etico e sportivo, sono gesti da condannare ma diversi da quelli riguardanti il calcio scommesse, oltre ad esistere il precedente di Inter-Lazio, quando i tifosi laziali fecero pressioni alla squadra affinché perdesse”.
Intanto la società biancorossa continua le sue iniziative nel sociale e dopo aver svolto ieri, il secondo incontro con gli allenatori pugliesi, presieduto da Mimmo Ranieri presidente Puglia dell’ente sportivo dell’A.I.A.C., che ha avuto come relatore Marco Giampaolo (fratello di Marco, allenatore della Primavera del Bari) ex tecnico di Siena, Cagliari ed altre società, nel pomeriggio insieme ad una delegazioni di giocatori del Bari (Bogliacino, Caputo, Borghese, Dos Santos, Garofalo, De Falco, Kutuzov, Castillo) incontrerà i bambini dell'ospedale Giovanni XXIII di Bari per il tradizionale scambio di auguri in occasione della Santa Pasqua. Una sorpresa per i piccoli degenti della struttura appassionati di calcio e del Bari che avranno la possibilità così di incontrare direttamente i propri beniamini.
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