Mentre in tutto il territorio nazionale si cominciano a predisporre i seggi in vista delle elezioni politiche del 21 aprile 1996, la serie A recupera la sua 26^ giornata che si sarebbe dovuta giocare il 17 marzo: uno sciopero dei calciatori l’ha fatta slittare a mercoledì 10 aprile. La testa della classifica vede il Milan impegnato a Cagliari e la Juventus nell’incontro interno contro l’Udinese mentre le inseguitrici Lazio e Fiorentina si scontrano nel big match dell’Olimpico. In coda, invece, la partita clou è allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo tra la squadra di casa, l’Atalanta di Mondonico, ed il Bari di Eugenio Fascetti.
Le due squadre provengono da due sconfitte esterne: i bergamaschi a Vicenza per 1-0 (Maurizio Rossi), il Bari a Genova contro i sampdoriani per 2-0 (Maniero e Mancini). Mondonico rispetto a quattro giorni fa perde Bonacina per infortunio e Montero per squalifica, lascia in panchina Morfeo e schiera Ferron, Zanchi, Herrera, Sgrò, Valentini, Paganin, Rotella, Gallo, Fortunato, Tovalieri, Vieri. In panchina siedono Pinato, Salvatori, Luppi, Morfeo e Pisani.
Fascetti, dal canto suo, esclude Sala e Gerson, fa sedere in panchina Gautieri e schiera Fontana, Montanari, Mangone, Ripa, Manighetti, Parente, Pedone, Ficini, Ingesson, Andersson, Protti. In panchina Alberga, Annoni, Brioschi, Ricci e Gautieri.
Arbitra Cinciripini di Ascoli Piceno davanti a circa 18.000 spettatori.
Subito il Bari si rende pericoloso: dopo appena 48 secondi Parente, smarcato da Protti, con un tiro improvviso impegna Ferron in una parata all’angolino. Al 16°, dopo un cross dalla destra di Tovalieri, la palla finisce a Sgrò che da fuori area impegna Fontana in una parata in due tempi. Al 22° l’Atalanta passa in vantaggio: lancio da centrocampo di Fortunato per Vieri che di testa smarca Sgrò. Mangone si perde l’attaccante nerazzurro che viene fermato fallosamente da Fontana. Cinciripini senza indugi fischia il rigore per gli atalantini, l’undicesimo dall’inizio del campionato contro il Bari. Sul dischetto Vieri che spiazza il portiere barese e realizza il suo 5° gol con l’Atalanta. Atalanta-Bari 1-0.
Dopo un’occasione capitata sui piedi di Protti che conclude a lato un bel lancio di Parente, al 38° il Bari rimane in 10: a centrocampo Rotella si appresta a ricevere un passaggio quando viene falciato da Manighetti intervenuto fuori tempo. Fallo da dietro e cartellino rosso per il barese. Il primo tempo si conclude con un dubbio intervento di Mangone su Tovalieri in area, non rilevato dall’arbitro.
Nella ripresa Fascetti apporta modifiche alla sua squadra schierando un ala di ruolo (Gautieri) al posto di un centrocampista (Ficini) per dare più spinta: dopo 5 minuti un lancio da centrocampo per Andersson. Testa dell’attaccante svedese per Protti in area ma Zanchi respinge. Al 56° Luppi, da poco entrato al posto di Paganin, ruba la palla a centrocampo e si invola verso la porta: gli si fa incontro Fontana che devia il tiro dell’atalantino di quel poco per far terminare il pallone fuori. Al 69° l’Atalanta va vicinissima al raddoppio: è Fortunato a pescare sulla sinistra Tovalieri il cui tiro rimbalza sulla traversa e finisce fuori. Gol sbagliato, gol subito. Un minuto dopo il Bari pareggia.
70°: Brioschi (da 2 minuti entrato al posto di Mangone) lancia lungo in area bergamasca. La respinta di Valentini finisce sulla testa di Andersson che smarca Protti. L’attaccante barese si accentra e di destro, da appena dentro l’area, batte Ferron con un rasoterra. Atalanta-Bari 1-1. Per Protti è il 19° gol in campionato.
La reazione dell’Atalanta al pareggio del Bari non c’è, anzi sono proprio i biancorossi ad andare vicini al raddoppio dopo appena un minuto con Pedone: Zanchi cincischia in area, si fa togliere il pallone da Pedone che, solo davanti al portiere, alza il tiro sopra la traversa. E al 77° arriva il vantaggio barese.
Ancora Brioschi sulla destra, arriva sul fondo e crossa in area: appostato al centro c’è Protti che, spalle alla porta, si alza ed in rovesciata trafigge nuovamente Ferron vanamente proteso in volo alla disperata ricerca del pallone. Pubblico atalantino disperato e senza parole, mentre il piccolo attaccante corre verso il settore dei tifosi del Bari a festeggiare. Atalanta-Bari 1-2 e 20° gol per Igor Protti, lanciatissimo verso la vetta della classifica capocannonieri.
Prima del fischio finale di Cinciripini c’è un’occasione per Tovalieri, che con una mezza girata impegna Fontana in due tempi, e soprattutto per Morfeo che segna inutilmente visto il fuorigioco di Fortunato.
Il Bari espugna così Bergamo dopo 48 lunghissimi anni grazie alle felici mosse del suo allenatore, Eugenio Fascetti, che indovina i cambi nella ripresa e all’estro del suo miglior attaccante degli ultimi anni, Igor Protti, capace di un gol, quello che ha permesso al Bari di vincere, d’altri tempi. Una rovesciata che ha fatto schizzare in piedi il pubblico di Bergamo in un lungo applauso.
Ed ora non c’è tempo per riposarsi dalle fatiche di questa partita: domenica a Bari arriva la Cremonese per un altro scontro salvezza. Fascetti vorrà prendersi la rivincita contro quella squadra che gli ha rifilato 7 gol all’andata nel giorno del suo debutto sulla panchina biancorossa. Gigi Simoni ovviamente non ci starà a perdere vista la classifica.
L’Atalanta, invece, riceve il Cagliari che oggi è stato sconfitto in casa dal Milan. Mondonico potrà riavere a disposizione sia Bonacina che Montero per puntellare meglio la sua difesa, oggi in difficoltà contro le punte baresi.
L’appuntamento è per il prossimo turno e come sempre sarà un’altra storia.
|