(Il gol di Tivelli. Il giocatore è in basso a sinistra)
Mentre in Gran Bretagna i conservatori salgono al potere e da poche ore Margaret Thatcher si è insediata come primo ministro, in Italia fervono i preparativi per le elezioni anticipate in programma tra poco meno di un mese, il 3 giugno, con il Partito Comunista deciso a sorpassare nei consensi la Democrazia Cristiana e il Movimento Sociale Italiano impegnato nella scissione con Democrazia Nazionale. Il calcio, invece, prosegue il suo cammino ed in serie B arriva alla sua 31^ giornata. Il 6 maggio 1979 il campo principale è a Udine dove la squadra di casa, in testa alla classifica, incontra il Monza quinto; incontri testa-coda invece sono Cagliari-Rimini e Genoa-Pescara mentre a Bari è di scena il Palermo.
Proprio a Bari la partita è delicata per i padroni di casa che si ritrovano quint’ultimi in classifica e senza vittorie da 3 mesi e mezzo (l’ultima il 21 gennaio contro il Genoa). Dopo la grottesca sconfitta rimediata a Pistoia sette giorni fa, in settimana la società ha esonerato Giulio Corsini con la speranza di dare una svolta al gioco (e ai risultati) di una squadra entrata in aperto conflitto con il mister bergamasco. Sulla panchina siede ora il parmense Enrico Catuzzi, già allenatore della Primavera, che apporta qualche novità nella formazione inserendo Belluzzi sulla mediana (e portando Pauselli in panchina) e togliendo Tavarilli per far posto a Tivelli. Il Bari scende quindi in campo con De Luca, Punziano, Frappampina, Belluzzi, Petruzzelli, Balestro, Tivelli, La Torre, Bagnato, Manzin, Gaudino. In panchina, con Catuzzi, siedono il secondo portiere Bruzzesi, Papadopulo e Pauselli.
Più tranquilli, invece, i siciliani, settimi in classifica a 5 punti dal terzo posto ed in serie positiva da ben 13 giornate. Nella formazione l’unica novità è la decisione di Veneranda di far sedere in panchina Andrea Conte. Veneranda ritrova a Bari quel Catuzzi che aveva portato con se a Palermo a guidare la Primavera siciliana. Il Palermo affronta il Bari con Trapani, Iozzia, Citterio, Brignani, Di Cicco, Arcoleo, Osellame, Borsellino, Chimenti II, Gasparini, Maritozzi. In panchina, oltre all’allenatore Veneranda, Frison, Andrea Conte e Gregorio.
In una giornata nuvolosa, davanti a circa 18.000 spettatori arbitra il sig. Lanzetti di Roma.
Dopo le solite schermagli iniziali, il Bari prende le misure ai siciliani e li chiude nella loro area tanto che nei primi 3 minuti colleziona 3 calci d’angolo. Una serie di tiri di La Torre e Manzin confermano un cambiamento di atteggiamento dei biancorossi rispetto alle ultime uscite: il Bari è sicuramente più intraprendente, meno frenato, tanto che gli stessi spettatori presenti mostrano di apprezzare applaudendo le azioni dei loro beniamini.
Dopo un tentativo fallito di Chimenti (la sua punizione finisce oltre al traversa) è ancora il Bari, ben diretto da Manzin, a rendersi pericoloso con un paio di cross di La Torre sui quali Gaudino impensierisce Trapani in parate a terra. E al 24° passa in vantaggio. Sulla sinistra scende La Torre che cerca lo scambio con Tivelli. L’attaccante, ricevuta la palla, arriva quasi sul fondo e scarica un sinistro che si infila in rete passando tra il palo ed il portiere. Bari-Palermo 1-0. Esplode l’esultanza e vengono accesi 2 bengala (uno bianco e l’altro rosso) dai tifosi che – prima della partita – avevano deciso di effettuare uno sciopero del tifo lasciando a casa striscioni e tamburi. Sciopero del tifo rientrato dopo la dimostrazione di forza della squadra.
La reazione dei siciliani si concretizza alla mezz’ora con un cross dalla destra di Brignani con Osellame che, di testa, sfiora il palo. Una decina di minuti dopo (al 39°) Catuzzi sostituisce Frappampina (disturbi gastrici) con Pauselli ed al 40° il Bari per poco non raddoppia con Gaudino che, intervenendo su un pallone perso dal portiere, tira di poco fuori.
Nella ripresa Veneranda tento il tutto per tutto pur di recuperare lo svantaggio: lascia negli spogliatoi un difensore (Iozzia) ed inserisce un attaccante (Andrea Conte) anche per rinforzare un reparto dove Chimenti (nella foto a fianco), troppo solo, viene ben controllato da Petruzzelli. Ma è sempre il Bari ad avere il pallino del gioco in mano e già al 48° il portiere palermitano è costretto ad intervenire di piede per anticipare Tivelli ben lanciato da Pauselli. Un minuto dopo è Gaudino a sprecare tirando fuori da buona posizione. Al 60° La Torre, dopo un doppio scambio con Bagnato, entra in area ma al momento del tiro viene spinto e l’azione sfuma: per l’arbitro non è rigore. Al 61° Bagnato, dopo aver superato in slalom ben 4 avversari, crossa ma sulla palla arrivano contemporaneamente 2 biancorossi sciupando così l’occasione. Al 67° e al 71° è Tivelli ad avere la possibilità del raddoppio ma non sfrutta le occasioni capitategli.
Il Palermo si affaccia dalle parti di De Luca solo al 74° quando, su azione di calcio d’angolo, un tiro di Citterio viene deviato miracolosamente in angolo da Balestro. E’ questa l’azione più pericolosa del Palermo in tutto il secondo tempo anche perché sia Conte che Chimenti non sono mai riusciti ad impensierire il portiere biancorosso. Prima del fischio finale di Lanzetti c’è il tempo di registrare un’azione di Gaudino, anticipato in angolo, ed un tiro di Tivelli respinto di pugno da Trapani.
Negli spogliatoi l’allenatore del Palermo, Veneranda, si mostra sorpreso davanti alla prestazione della squadra barese considerata oramai da tempo senza grinta e vitalità. Il Palermo, sconfitto dopo 13 partite, non vede peggiorare la sua classifica, conserva il 7° posto e viene raggiunto dal Brescia che coglie un pari a 2 minuti dalla fine a Foggia.
Festa grande, invece, tra i baresi con Catuzzi felicissimo della svolta data alla squadra. Sono bastati pochi accorgimenti e, soprattutto, la capacità di mettere gli uomini giusti al posto giusto per vedere un altro Bari. Giocatori che hanno dimostrato una tenuta atletica mai vista nelle settimane precedenti e che fa ben sperare per il futuro.
Un futuro che per il Palermo e Bari prevede una trasferta contro 2 squadre che oggi si sono incontrate: per i siciliani il Foggia e per i biancorossi il Brescia. Ovviamente, considerata l’attuale classifica, è il Bari a dover cercare di fare punti. La vittoria di oggi gli permette di salire in classifica raggiungendo a 28 punti la Ternana e la Sambenedettese. Il cammino per la salvezza è ancora lungo e si tratta di aspettare una settimana per vedere cosa riserverà il futuro. Futuro che, come sempre, sarà un’altra storia.
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