Tra i 39 precedenti tra Bari e Lazio disputati in Puglia notiamo come il 9 giugno 1963 accaddero un paio di fatti molto curiosi.
Le cronache dell’epoca narrano come, attorno al 70° del secondo tempo, l’arbitro, il sig. Jonni di Macerata, fischiò un minuto di raccoglimento – fermando di fatto la partita - per commemorare la morte di Papa Giovanni XXIII. Il Papa era morto il lunedì precedente, 3 giugno. La curiosità è che il regolamento prevede che il minuto di raccoglimento venga fischiato prima dell’inizio e non durante o alla fine dell’incontro.
La direttiva è arrivata durante la partita? L’arbitro si è dimenticato di fischiare il minuto di raccoglimento? O semplicemente lo prevedeva il regolamento dell'epoca? Il dubbio rimane.
L’altra curiosità è avvenuta a fine partita, quando un gran numero di tifosi biancorossi invase il campo: era la penultima di campionato ed il Bari, vincendo, era ad un punto dalla serie A. I giocatori vennero accerchiati e letteralmente spogliati tanto da tornare negli spogliatoi in mutande e scalzi. A fine partita l’allenatore dei galletti, il compianto Alfredo Magni, fu costretto a diramare un comunicato nel quale tutti i tifosi venivano invitati a restituire le scarpe dei calciatori, altrimenti la società sarebbe stata costretta a ricomprarle con tutti i rischi del caso. Infatti, secondo Magni, le scarpe nuove avrebbero potuto mettere a disagio gli stessi giocatori, costretti a calciare e a muoversi con scarpe che non avevano ancora preso la forma del piede. Il comunicato finiva con la promessa che le scarpe sarebbero state riconsegnate ai possessori dei “trofei” una volta conclusa la delicata, ed importantissima per il Bari, trasferta di Cosenza.
Per la cronaca, il Bari giocò a Cosenza la domenica successiva, pareggiò 0-0 e ottenne la promozione in serie A dopo 2 anni nella serie inferiore. Non è dato sapere, però, quali scarpe siano state utilizzate.
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