Mentre l’economia internazionale guarda con occhi preoccupati Wall Street, dove appena pochi giorni fa il Dow Jones ha avuto un calo del 22%, in Italia le TV mandano in onda gli spazi riservati alla politica, tutta presa dai referendum in programma tra un paio di settimane: la responsabilità civile dei giudici e l’utilizzo del nucleare sono alcune tra le problematiche sulle quali i cittadini dovranno esprimere le loro opinioni.
Il campionato di calcio di serie B, invece, il 25 ottobre 1987 è alla sua 7^ giornata: mentre il Padova capolista riceve la visita del Lecce, a Marassi il Genoa incrocia i biancorossi del Bari. 2 squadre, queste ultime, dalle grandi prestazioni in trasferta (entrambe imbattute quest’anno) ma tremendamente piccole tra le mura di casa (i grifoni non hanno ancora vinto). E’ evidente che il match riveste a questo punto, anche se siamo ancora all’inizio del campionato, un’importanza particolare: una possibile battuta di arresto di una delle due compagini potrebbe far sorgere malumori. L’impresa è ancora più complicata per i pugliesi considerato che a Marassi non hanno mai vinto e che l’ultimo gol segnato risale a 38 anni e mezzo fa con l’ungherese Kincses.
La giornata è nuvolosa, lo stadio è un cantiere aperto con le impalcature che avvolgono le tribune in fase di ristrutturazione. Simoni (nella foto), il mister dei genoani che deve farsi perdonare la sconfitta di 7 giorni fa contro il Bologna in casa, perso Domini, schiera il nuovo acquisto Agostinelli. In campo manda Gregori, Podavini, Gentilini, Pecoraro, Trevisan, Caricola, Eranio, Agostinelli, Marulla, Di Carlo e Briaschi. In panchina si accomodano Guazzi, Torrente E. Signorelli, F. Signorelli e Mastrantonio.
Enrico Catuzzi, reduce anche lui dalla sconfitta interna con il Catanzaro, lascia a casa Mannini ed affronta i rossoblu con Imparato, G. Loseto, De Trizio, Carrera, Terracenere, Laureri, Lupo, Maiellaro, Rideout, Cowans, Perrone. Con il mister in panchina siedono Roca, Danelutti, D’Ermilio, Cucchi e Brondi.
Il bolognese Feliciani è l’arbitro dell’incontro davanti a circa 8.500 spettatori: le troppe sconfitte interne dei padroni di casa tengono lontano una parte della tifoseria.
Parte subito forte il Bari che conferma la sua vocazione esterna: al 2° Gregori vola deviando in corner un gran tiro di Carrera e 4 minuti dopo è costretto a raccogliere il pallone in rete. 6° minuto: azione impostata da Lupo che lancia Maiellaro sulla destra. Il fantasista biancorosso si smarca e crossa: dalla parte opposta è pronto Rideout che, al volo, di piatto, batte Gregori infilando l’angolo basso sulla sinistra del portiere. Genoa-Bari 0-1. Gol storico che per il Bari arriva dopo 38 anni mezzo a Genova contro il grifone.
Bastano appena 4 minuti al Genoa per riagguantare il Bari: è il 10° minuto. Punizione del nuovo acquisto Agostinelli, palla in area e Briaschi, di testa, anticipa G. Loseto e batte Imparato apparso fermo tra i pali. Genoa-Bari 1-1.
Rideout (2 volte) Maiellaro (dubbio il fallo di Caricola in area: ci poteva stare il rigore) e Cowans impensieriscono la difesa rossoblu, mostrando un Bari particolarmente vivo e dinamico. I genoani si fanno vedere una volta con Marulla che, complice una disattenzione di Imparato, per poco non trafigge i biancorossi: bravo è Terracenere a sbrogliare la situazione.
Nella ripresa è ancora Pietro Maiellaro (qui a fianco) a mettersi in mostra. Al 60° slalom tra Podavini e Caricola, entra in area e, solo davanti a Gregori, conclude debolmente. Al 69° il Bari è di nuovo in vantaggio. Fallo di Podavini su Perrone. Punizione battuta da Cowans sul secondo palo dove Rideout, di testa, insacca. Genoa-Bari 1-2.
Ma, come nel primo tempo, il tempo per gioire è poco: dopo appena 3 minuti il Genoa raggiunge la parità. 72°: triangolazione Marulla-Briaschi-Marulla, gran diagonale dell’attaccante genoano e palla in rete. Genoa-Bari 2-2.
A circa 20 minuti dal termine potrebbe sembrare che la partita sia finita, che la stanchezza prenda il sopravvento. Nulla di tutto questo tanto che solo 5 minuti dopo il gol genoano arriva il nuovo vantaggio del Bari. Siamo al 77°: fuga di Perrone che salta prima Podavini e poi Caricola, entra in area e, da posizione decentrata, batte con un diagonale rasoterra Gregori. Genoa-Bari 2-3.
Ora è proprio la fine della partita anche perché il Bari non sbaglia più e porta a casa una vittoria molto importante, la prima nella storia a Genova contro i genoani. E’ inutile dire che nello spogliatoi barese si respira aria di festa con Catuzzi euforico per aver rimediato alla sconfitta di sette giorni prima in casa contro il Catanzaro. Il pensiero ora è solo quello di espugnare lo Stadio della Vittoria per dare maggiore seguito alla striscia vincente. Felice anche Paul David Rideout (a fianco), l’eroe della domenica per i galletti. L’inglese è stato seguito in tribuna da emissari del Southampton, arrivati in Liguria per osservarlo con l’intenzione di prendere maggiori informazioni.
Morale sotto i tacchi, invece, in casa rossoblu: il Presidente Spinelli è intenzionato a confermare Gigi Simoni sulla panchina del Genoa anche contro il volere della tifoseria che, fuori dallo stadio, si sta radunando davanti ai cancelli, pronta ad inscenare una contestazione. Sarà una settimana delicata la prossima per l'allenatore rossoblu.
Il compito che attende il Genoa non è dei più semplici: sono ospiti della Cremonese, vittoriosa quest’oggi a Messina. I lombardi non vincono in casa da 6 mesi. Sapranno approfittarne i genoani?
Il Bari invece, sarà di scena in casa contro il Brescia: Catuzzi è atteso a dare una svolta ma i bresciani sono una formazione di tutto rispetto considerato che sono appena retrocessi dalla serie A.
Tra una settimana ne sapremo di più. Ma questa, come sempre, è un’altra storia.
|