Mentre nel mondo i fan dei Beatles sono nella disperazione per lo scioglimento del gruppo musicale, il campionato di calcio volge al termine. Il 26 aprile 1970, infatti, è prevista l’ultima giornata, in anticipo rispetto alla tradizione, per l’avvicinarsi del Campionato del Mondo in Messico, la cui partita inaugurale si disputerà il 31 maggio.
Un campionato di calcio già deciso con lo scudetto assegnato da 3 settimane al Cagliari – un evento considerato che, a parte la Roma nel 1942, il tricolore era stato sempre appannaggio delle squadre del nord Italia – mentre, per la zona retrocessione, Brescia, Palermo e Bari sono già sicure di scendere in serie B.
Nonostante questo c’è attesa tra i tifosi biancorossi per l’incontro Bari-Juventus: attesa per il prestigio degli avversari, per dare un senso al campionato e per una vittoria che ai pugliesi manca, contro i torinesi, da oramai 21 anni. All’incontro, però, non potranno assistere molti baresi: oggi, infatti, terminano le 2 giornate di squalifica per i noti incidenti di Bari-Verona, per cui la partita si disputa a Napoli.
Carlo Matteucci, il mister barese che un mese e mezzo fa ha sostituito l’esonerato Oronzo Pugliese, schiera una formazione desiderosa di far bella figura davanti ai più titolati avversari e di mitigare la delusione per la retrocessione. In campo scendono Spalazzi, Pasquale Loseto, Galli, Diomedi, Spimi, Muccini, Canè, Fara, Toffanin, Pienti e Colautti. In panchina Gianni Colombo e Andreej Zuczkowski.
La Juventus, invece, schiera Tancredi, Viganò, Salvadore, Roveta, Morini, Furino, Cuccureddu, Vieri, Anastasi, Del Sol, Jacolino. In panchina siedono Anzolin e Pecchiani.
Arbitra Barbaresco di Cormons.
Parte subito molto forte il Bari, senza alcun timore reverenziale. L’azione più pericolosa però arriva solo al 15° quando Fara apre sulla sinistra per Diomedi. Cross e palla a Colautti: il passaggio a Pienti viene intercettato dalla difesa bianconera prima che l’attaccante biancorosso potesse concludere a rete. Un minuto dopo, nella sua prima azione degna di nota, la Juventus passa in vantaggio.
16°: lancio profondo di Del Sol per Vieri che, evitando Galli, serve al centro Furino (nella foto): nessuno contrasta efficacemente il mediano juventino che, in slalom, entra in area e batte Spalazzi. Bari-Juventus 0-1.
La reazione del Bari al gol subito si concretizza in un doppio scambio Fara-Diomedi, con il tiro di quest’ultimo parato a terra da Tancredi. Ma è ancora la Juventus a rendersi pericolosa al 24° con un’azione personale di Anastasi che, dopo aver saltato un paio di difensori con un dribbling, sferra un gran tiro che termina sul palo. Il primo tempo si conclude con un passaggio smarcante di Loseto per Pienti il cui tiro viene deviato in angolo da Salvadore.
La ripresa comincia con il Bari che scende in campo con Colautti e Diomedi in posizione più arretrata e Fara libero di agire come mezzapunta. Ed è proprio Fara a risollevare la sua squadra. Al 50° il Bari pareggia.
Lancio di Colautti per Fara che prima dribbla Salvadore, poi evita con una finta sia Del Sol che Morini, cade a terra per una spinta ma sia rialza subito e, mentre il portiere juventino gli va incontro per prendergli il pallone, lo supera con un preciso tocco in rete. Bel gol applaudito anche dal pubblico napoletano. Bari-Juventus 1-1.
La partita si fa combattuta: al 66° Cuccureddu impegna Spalazzi con un tiro che viene deviato in angolo. Al 68°, invece, è Loseto che, dopo aver superato Jacolino, entra in area e conclude di poco sopra la traversa. Al 73° Spalazzi salva il Bari: per un fallo di Muccini su Vieri, punizione per la Juventus battuta da Del Sol per lo stesso Vieri. Il tiro è diretto all’incrocio dei pali ma l’estremo difensore barese, con un colpo di reni, riesce ad allungare il braccio e a deviare il pallone in angolo. Un minuto dopo il Bari passa in vantaggio.
74°: Loseto avanza sulla fascia e crossa. La palla, ribattuta dalla difesa, viene raccolta da Pienti che tira in porta senza pensarci due volte ma trova un difensore che respinge. Fuori area il pallone è preda di Galli che vede sulla sua sinistra Fara e lo serve: tiro al volo, rasoterra, del barese e palla in rete sulla sinistra di Tancredi. Bari-Juventus 2-1.
A questo punto mancano solo 15 minuti al termine e la Juventus si butta in avanti: al 79° è Vieri ad andare vicino al pari con un tiro che termina sull’esterno del palo. All’84°, invece, approfittando dello sbilanciamento dei bianconeri, il Bari per poco non segna il terzo gol con Canè che, ben servito da Pienti, si libera di un difensore e, solo davanti al portiere, conclude di pochissimo fuori.
Il fischio di Barbaresco mette fine all’incontro e al campionato del Bari in serie A. La squadra esce tra gli applausi dello sportivo pubblico partenopeo mentre negli spogliatoio biancorosso cominciano i rimpianti per una stagione che poteva concludersi in maniera totalmente diversa. Una stagione cominciata male con decisioni del mister, Oronzo Pugliese, alquanto discutibili tanto da portarlo a rompere i rapporti con i tifosi biancorossi (Fara spesso in panchina, nonostante fosse il giocatore dal più alto spessore tecnico, Diomedi isolato, Tentorio, Correnti e De Nardi ceduti al mercato novembrino). Forse il divorzio dalla panchina del Bari sarebbe dovuto arrivare molto prima della 23^ giornata ma oramai è fatta. Si deve solo guardare avanti e programmare al più presto la prossima stagione.
Il Presidente, prof. Angelo De Palo, ha le idee chiare in tal senso: con pochi (tre-quattro) innesti, conservando l’attuale struttura della squadra, è possibile affrontare il prossimo campionato di B mirando a tornare immediatamente nella massima serie. I migliori, secondo quanto dichiarato, non verranno ceduti a meno di offerte clamorose. Per cui i tifosi biancorossi possono dormire sogni tranquilli.
Ed ora, con i tifosi cagliaritani festosi per il loro primo scudetto conquistato anche grazie ai gol di Luigi “Gigi” Riva e Domenghini e alle parate di Albertosi, l’interesse degli appassionati di calcio si sposta sulle convocazioni per Mexico ’70. Valcareggi e Mandelli hanno già stilato il primo elenco di 40 nominativi: di questi solo 22 andranno a giocarsi il Mondiale. C’è tempo fino al 15 maggio per decidere chi difenderà i colori dell’Italia.
Come andrà a finire? Questa, come sempre, è un’altra storia.
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