Segnatevi questa data sul calendario, cari amici di SoloBariNews, perchè il giorno che si è appena concluso potrebbe rappresentare un segno di svolta al timone della proprietà dell'A.S. Bari Calcio. Ci eravamo lasciati, quattro giorni or sono, con una timida voce di una Holding interessata all'acquisto del Bari e le parole dell'amministratore delegato Salvatore Matarrese ("Se la notizia così formulata fosse realmente concreta in tutti i suoi dettagli, il Gruppo Matarrese si dichiara sino ad ora disponibile ad accettarla senza preclusione alcuna") che lasciavano trasparire qualcosa di serio all'orizzonte.
Che si trattasse di un reale tentativo di rilevare la proprietà lo si è appreso ieri pomeriggio, quando lo stesso amministratore delegato ha parlato di "interlocutore serio ed affidabile" aggiungendo che vi è la disponibilità sia di una partnership che di una vendita totale della società. In precedenza, mai il popolo biancorosso aveva assistito a questo tipo di esternazioni da parte dei vertici della società, sebbene ci fossero stati altri tentativi di comprare il Bari Calcio. Questa volta è diverso, è palese l'apertura ad un dialogo da parte della famiglia Matarrese così come la possibilità di sedersi ad un tavolo delle trattative.
Leggiamo bene le parole dell'amministratore delegato Salvatore Matarrese e cerchiamo di interpretarle al meglio: "Nei prossimi giorni li incontreremo. I nostri orientamenti? Non sappiamo se la trattativa andrà in porto nè se saranno interessati ad una possibile partnership. Siamo disponibili a cedere tutta la società"; il messaggio è chiaro e mostra come venga nuovamente ribadita la disponibilità ad incontrare la controparte, che, a quanto pare, avrebbe superato già il primo scoglio relativo al bigliettino da visita di presentazione. Ma c'è di più, tralasciando le doverose e comprensibili possibilità che non si riesca a trovare un accordo: vengono proposti, direttamente dalla società, gli eventuali scenari della trattativa, quali un'acquisizione percentuale dell'intero pacchetto azionario o la vendita totale del prodotto Bari Calcio.
Rimane, quindi, una questione di freddi numeri, dimensionata alle aspettative del gruppo proponente: bocche ancora cucite sugli obiettivi di questa Holding e sugli imprenditori che sarebbero intenzionati a subentrare ai Matarrese, di certo si hanno solo i nomi degli emissari rappresentanti del gruppo interessato all'acquisto che rispondono ai consulenti milanesi Alessio Mora e Fabrizio Fagietti, coadiuvati dalla presenza di un avvocato che svolgerebbe le funzioni di intermediario.
Una cosa, però, non è chiara e attanaglia la mente di diversi tifosi biancorossi, ancora scottati dai precedenti tentativi di acquisizione della società che si sono risolti con un nulla di fatto e quindi non del tutto pronti a lasciarsi andare completamente a sogni di gloria: perché provare a sferrare questo colpo quando il Bari è da poco approdato nella massima serie, il che richiederà oltre ad un prezzo di partenza più elevato anche un investimento notevole (a 7 zeri per intenderci) per allestire una squadra competitiva per traguardi ambiziosi? Certamente, ed è quello che si auspicano i tifosi, in caso di cambio societario si spera di poter vedere il Bari lottare per obiettivi ben più lusinghieri di una permanenza sofferta nel campionato più bello del mondo, liddove, ed è un dato di fatto prelevato dall'almanacco degli ultimi anni, l'attuale presidenza non è mai arrivata sino a questo momento.
La partita è ancora tutta da giocare, ognuno con le proprie carte ed i propri interessi da perseguire: alla finestra, come al solito, a curiosare su quanto succede nei piani alti, ci sono coloro che, di tutta questa storia, sono i reali protagonisti. Quei tifosi, caldi e passionali, senza dei quali tutto ciò non avrebbe nessun senso.
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