Prestazione “double face” per il Bari nel triangolare disputatosi a Bolzano con Chievo ed Iraklis. Alla vittoria incoraggiante per 2-1 contro i greci, segue una sconfitta per 1-0 contro i clivensi, caratterizzata da una prestazione di squadra abbastanza scialba. A preoccupare è soprattutto la tenuta difensiva. A. Masiello e Belmonte mostrano più di un impaccio, i due goal subiti su calci da fermo sono un preoccupante campanello d’allarme. A centrocampo il solo Gazzi è sembrato in buona forma, mentre qualche buon segnale è giunto dall’affiatamento tra Kutuzov e gli esterni offensivi. C’è ancora tanto da lavorare in vista dell’esordio nel massimo campionato. Pare chiaro, però, che la salvezza non può prescindere dall’acquisto di almento quattro pedine di qualità.
I migliori
Kutuzov: Un attaccante con i piedi buoni. Più che un attaccante, quasi un trequartista. In poche parole un giocatore da serie A. Retrocede sulla trequarti, fa sponde precise e, quando non gioca di prima, interpreta perfettamente gli inserimenti degli esterni fornando assist con il contagiro. Manca nelle conclusioni a rete ed in lucidità, specie nella partita contro il Chievo.
Meggiorini: Qualche buon duetto con Kutuzov, ampissimi margini di miglioramento nell’affiatamento con i compagni d’attacco, una buona velocità di esecuzione. Ma un attaccante si distingue per i goals. E lui, con un gesto tecnico di notevole fattura, siglando l’1-0 con l’Iraklis, dimostra di possedere il “killer istinct” dei grandi attaccanti. Luminosa speranza.
Gazzi: Doveva essere il centrocampista più in affanno ed invece risulta di gran lunga il migliore della linea mediana. Buona interdizione ed una intelligente ricerca delle cose semplici in fase di disimpegno, sintomo di intelligenza tattica sopraffina.
Parisi: Non viene particolarmente impegnato nella fase difensiva sulla sua fascia di competenza, ma dimostra di essere molto più in forma rispetto alla stagione appena trascorsa, proponendosi più volte in attacco e non calando di intensità nella corsa anche nel secondo tempo. Trasforma con la consueta freddezza il rigore decisivo nella partita contro i greci.
I peggiori
Belmonte: Schierato centrale al fianco di Bonucci dimostra di non essere in grande forma andando incontro a più di una difficoltà e rimanendo incredibilmente fermo sul calcio d’angolo che porta al goal l’attaccante dell’Iraklis di sua competenza nella marcatura.
Masiello A.: Continua a non convincere come terzino destro. Specialmente contro il Chievo sembra soffrire parecchio il ruolo di difensore laterale. L’errore sul goal di Grippo è imperdonabile per un marcatore di qualità e buona esperienza, nonostante la giovane età, come lui.
Langella: Parecchio fuori forma. Non riesce ad andare via in velocità ai diretti avversari e finisce con l’innervosirsi commettendo molti falli inutili. C’è ancora tanto da lavorare per tornare al top. Stesso discorso può farsi per Antonelli (chi l’ha visto?) e Alvarez, troppo confusionario palla al piede. Un po’ meglio, specie negli inserimenti offensivi, Koman.
Allegretti: Nella partita più importante doveva essere il faro della squadra ed invece non riesce assolutamente ad illuminare la scena. Si limita a qualche passaggio semplice, è impreciso sui calci da fermo, sua specialità, e si eclissa con il passare dei minuti. A sua parziale giustificazione i problemi fisici delle ultime settimane.
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