Il campionato più lungo della storia della serie A (40 partite) sta per concludersi. Mancano solo 5 giornate al termine ed un verdetto è già stato emesso: il Torino si è riconfermato campione d’Italia con largo anticipo grazie ad un attacco atomico con Gabetto e Valentino Mazzola. Tutto da decidere, invece, in fondo alla classifica con 9 squadre in 5 punti che si contendono i 2 posti che rimangono per la retrocessione in serie B. Praticamente già spacciato il Vicenza, ultimo in classifica.
A Genova si disputa un delicato incontro tra due squadre (la Sampdoria ed il Bari) che sono invischiate nella bassa classifica: il risultato finale sarà fondamentale per il prosieguo del campionato. La giornata è calda, siamo in giugno – precisamente 6 giugno 1948, ideale per assistere ad un bello spettacolo.
La Sampdoria scende in campo con Lusetti, Vicich, Zorzi, Barsanti, Ballico, Bertani, Di Piazza, Carissimi, Baldini, Bassetto, Rebuzzi.
Il Bari con Costagliola, Pietrasanta, Pellicari, Lucchi, Carlini, Isetto, Cavone, Maestrelli, Tontodonati, Tavellin, Hrtko.
Arbitro dell’incontro il sig Tassini di Verona.
Le 2 squadre provengono entrambe da una vittoria: i blucerchiati padroni di casa hanno battuto la Lucchese al Ferraris dopo la sconfitta nel derby di sette giorni prima; il Bari, invece, ha sconfitto il Milan allo Stadio della Vittoria, dando così una mano al Torino nella conquista dello scudetto e vendicando la pesantissima sconfitta patita all’andata a San Siro (8-1 per i rossoneri).
I doriani partono subito forte e in pochi minuti sfiorano due volte il gol con Carissimi prima e con Rebuzzi di testa subito dopo.
Ma è il Bari a non fallire. 18° minuto: punizione sulla destra di Lucchi. La palla, intercettata da un difensore blucerchiato, finisce tra i piedi di Maestrelli che immediatamente la passa a Tontodonati (nella foto a sinistra): mezza rovesciata del centravanti barese ed il pallone finisce in rete dalla parte opposta al portiere Lusetti. Sampdoria-Bari 0-1.
Passata in svantaggio la Sampdoria non demorde e si butta in avanti per recuperare lo svantaggio: non fa, però, i conti con la splendida giornata di Costagliola (a destra nella foto), il portiere del Bari. Al 30° l’estremo difensore biancorosso devia in angolo una forte punizione di Baldini e 6 minuti più tardi blocca un violento tiro di Bassetto. Al 45°, pochi attimi prima del fischio finale del primo tempo, la Sampdoria va vicinissima al pareggio: Bassetto mette Carissimi nelle condizioni di battere a rete. Mentre Costagliola va incontro all’attaccante per ridurgli l’angolo di tiro, il giocatore doriano smista la palla all’accorrente Di Piazza che si ritrova, così, la porta sguarnita. Prima che il pallone varchi la linea di porta sopraggiunge velocissimo Isetto che salva il risultato, deviando in angolo.
La ripresa vede i doriani sempre più intraprendenti ma anche sfortunati: al 50° una gran botta di Bassetto (a destra nella foto) finisce sulla traversa. Al 52° il tiro di un attaccante blucerchiato viene respinto sulla linea di porta. Un minuto più tardi è Baldini che si vede respingere una sua punizione da Costagliola.
Il Bari è sempre più chiuso nella sua area a difesa del vantaggio: la pressione genovese si fa asfissiante. Al 59° un tiro angolatissimo di Baldini viene respinto sul palo da Costagliola. Nel prosieguo dell’azione il tiro di Di Piazza è preda del portiere biancorosso, bravissimo a rialzarsi subito da terra.
Il destino sembra segnato: la porta biancorossa è inviolabile, sia per gli errori degli attaccanti doriani che per la bravura di Costagliola. Il fischio finale arriva tra la disperazione dei tifosi genovesi che vedono la loro squadra scendere sempre più in classifica. Infatti le concomitanti vittorie di Napoli (a Bologna) e della Salernitana (sul Milan) fanno arrivare queste due squadre ad un solo punto dai doriani, ora quart’ultimi.
Importantissima, invece, la vittoria per il Bari (la prima a Genova contro la Samp dopo 12 tentativi) che permette ai biancorossi di raggiungere quota 33 punti ed allontanarsi dalle zone più calde: sono 8 le squadre alle sue spalle (Livorno, Roma, Lucchese, Sampdoria, Napoli, Salernitana, Alessandria e Vicenza). La matematica, comunque, non lo mette ancora al riparo: domenica prossima c’è la trasferta sul campo di un Bologna ormai tranquillo. Riuscirà ad approfittarne?
La risposta, come sempre, è un’altra storia.
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