Pomeriggio di vigilia, la prima di Ventura sulla panchina del Bari. Fra ventiquattro ore i biancorossi esordiranno contro l'Empoli al San Nicola (inzio alle 20,45) per il terzo turno di Coppa Italia. Messi in conto gli acciacchi di Langella, Antonelli, Barreto e Rivas, le squalifiche di Parisi e Meggiorini e le lungodegenze di Paro, Donda e Kamatà, il tecnico ligure è già costretto a far la conta dei disponibili: "Nonostante tutte queste assenze - dichiara in conferenza stampa - il Bari sarà in grado di fare una bella prestazione. Confesso di essere curioso. Per l'approccio, la voglia, la personalità che la squadra saprà palesare. Non tanto per la coppa, quanto in vista del campionato".
Già, il campionato. Un torneo che si preannuncia duro e stimolante sin dall'esordio di San Siro, nella tana dell'Inter campione d'Italia: "Per il Bari potrebbe essere un anno davvero importante - avverte Ventura - Se gli '87 e '88 in organico riuscissero a ritagliarsi uno spazio importante, la colonna portante per l'anno venturo sarebbe già bell'e pronta, con un anno di serie A alle spalle. Di questi tempi poter contare su giovani di valore è fondamentale, per la crescita graduale di una squadra".
Peccato che il budget ridotto e le turbolenze societarie costringeranno il tecnico a disporre di un organico ancora incompleto: "Ci mancano ancora un difensore ed un mediano di peso e sostanza. In mezzo chi la prende di testa, se non c'è Gazzi? E pure un esterno di centrocampo, qualora finisse sul mercsto gente in grado di farci un salto di qualità. I riflessi del possibile cambio di proprietà? Da un lato c'è attesa, dall'altro un blocco inevitabile sul mercato che condiziona il completamento della rosa".
Inevitabile sarà per i tifosi un primo confronto con la squadra-flipper di Antonio Conte, che proprio da Ventura ha preso le mosse per il suo 4-2-4 fuoco e fiamme. Che del nuovo tecnico rimarrà lo spartito principale, non l'unico: "Se il Bari dell'anno scorso andava a memoria, quello di quest'anno dovrà pensare maggiormente - spiega - Ragionare in base all'avversario che ha di fronte. Con le squadre che si difendono a cinque o hanno magggiore qualità, quelle contro le quali in B si è stentato un po', bisogna attuare qualcosa di diverso. Se combatto con Tyson, non posso tentare di farlo ad armi pari: perchè se non sono più furbo di lui, mi stacca la testa".
La formazione di domani? Presto fatta, con poco riguardo per i nazionali Koman, Kutuzov e Ranocchia tornati in sede da poche ore e bisognosi di riposo. Solo il centrale azzurro dell'under 21, tuttavia, partirà dalla panchina: davanti a Gillet ci saranno Stellini e Bonucci al centro con i due Masiello terzini, Andrea a destra e Salvatore a sinistra. A centrocampo Alvarez e Koman sulle fasce, con staffetta De Vezze-Allegretti accanto a Gazzi, quello che pare aver più risentito dello sbalzo termico accusato nel passaggio dal Trentino alla Puglia (ben tre i chili persi nella seduta di rifinitura). Tandem offensivo Sforzini-Kutuzov, con Bellomo e Visconti ad ingrossare la panchina. In partenza Cavalli, che dopo ferragosto si accaserà a Mantova. Buone notizie intanto per Barreto: se la prossima ecografia dovesse rivelare un responso confortante, il brasiliano sarebbe disponibile già per il debutto in campionato.
Il primo, dopo trentadue anni, che potrebbe non vedere un Matarrese al comando. Quella di domani potrebbe infatti essere l'ultima gara di Vincenzo alla presidenza. Ma non glielo ricordate una volta di più, gli si stringerebbe troppo il cuore. Con la "figlia femmina" che sembra ormai promessa al texano Barton. Per un matrimonio di interesse. Per tutti.
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