Sconfitto ma non mortificato. È un Ventura sereno quello che si presenta nella sala stampa del San Nicola per commentare la sconfitta ai rigori contro l'Empoli: "C'è rammarico per l'eliminazione dalla Coppa Italia ma per una buona fetta di partita abbiamo interpretato la gara come era nelle nostre intenzioni, portandoci anche con dieci giocatori nella metacampo avversaria. La soddisfazione maggiore per i due tecnici? Quella di non aver registrato infortuni, nonostante i centoventi minuti di gara".
Tante le assenze importati, su tutte quelle di Barreto, Parisi, Langella e Meggiorini. Ma pure chi è sceso in campo non era al massimo: "Bari in emergenza? Per chi ha giocato, non per chi mancava. Sforzini, ad esempio, non scendeva in campo da cinque mesi ed ha disputato tutta la gara, sebbene fosse con noi solo da pochi giorni".
Ed ora c'è San Siro fra sette giorni, per celebrare il ritorno in serie A dopo otto anni contro l'Inter campione d'Italia. Bari spacciato? Non per Ventura, che fa una promessa: "Se recuperemo chi dico io (Barreto, ndg), penso che creeremo imbarazzo. Mi basterebbe anche schierarlo per settanta minuti. Vedremo".
La ripresa degli allemenamenti, intanto, è fissata per lunedì pomeriggio, con un'ulteriore mezza giornata di riposo concessa a chi ha giocato la partita intera contro l'Empoli. All'antistadio si ricomincerà a sudare mentre a Palese sbarcherà il texano Tim Barton, per chiudere la trattativa per l'acquisto della società. Bisogna far presto, anche per ingaggiare subito i rinforzi di cui questo Bari ha tanto bisogno. Lo sa anche Ventura: "Sulle questioni societarie, ovviamente, non mi esprimo. Ma per operare sul mercato è importante sapere chi è il tuo interlocutore". Come per dire: sbrigatevi, che si venda oppure no. La serie A non aspetta.
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