Un importante match è in programma allo stadio della Vittoria quest’oggi, 18 febbraio 1968. Arriva a Bari il Catania, una squadra in piena lotta per salire in serie A (è quinta in classifica) e che, sin dall’inizio, non ha mai nascosto le sue mire. Il Bari, da parte sua, insegue i siciliani (è nono) a solo 2 punti. Le due squadre provengono da un fortunoso pareggio esterno a Modena per i baresi (2-2 raggiunto a due minuti dalla fine contro la penultima in classifica) e da una vittoria interna sul Perugia per i siciliani (1-0).
La partita è importante anche perché il Bari in casa è un rullo compressore (8 vittorie su 11 incontri) e deve vendicare la pesantissima sconfitta patita all’andata (5-1 per gli etnei), poi perché in tre mesi è riuscito a risalire dal terzultimo posto al nono: la zona promozione dista solo 3 punti. Un’eventuale vittoria aprirebbe scenari importanti per i galletti per cui non possono andare troppo per il sottile: Mujesan è caricato a dovere visto che sono già 4 domeniche consecutive che va a rete.
Nonostante la giornata poco favorevole (cielo nuvoloso e un fastidioso, teso, vento di tramontana) in circa 20.000 si presentano alla stadio. I prezzi dei biglietti sono invariati: 5.500 lire per la tribuna numerata, 3.500 lire per la tribuna laterale, 1.000 lire per le gradinate.
Confermate le formazioni annunciate alla vigilia. L’allenatore del Bari, Toneatto (nella foto a lato), manda in campo Miniussi, Diomedi, Zignoli, Muccini, Vasini, Correnti, De Nardi, Volpato, Galletti, Mujesan, Cicogna.
Luigi Valsecchi per il Catania, invece, schiera Rado, Buzzacchera, Unere, Teneggi, Vaiani, Montanari, Volpato, Pereni, Vitali, Fara, Trombini.
Arbitra l’incontro il sig. Francescon di Padova.
Nel primo tempo il Bari prende sin da subito le redini del gioco cercando di sbloccare il risultato a suo favore ma le prodezze del portiere catanese, Rino Rado, vanificano tutti gli sforzi dei biancorossi. Il Bari reclama per un paio di falli di mano in area ma l’arbitro li ritiene involontari. Il Catania, dal canto suo, si trova sin dal 4° minuto a dover fare a meno della prestazione del suo terzino destro, Unere, infortunatosi per una distorsione. Rimane fuori per qualche minuto, poi rientra ma senza poter dare il suo solito contributo.
La svolta della partita al 34°: fallo del catanese Angelo Volpato (il barese si chiama Francesco) su Zignoli. Batte la punizione lo stesso terzino biancorosso con il pallone che arriva in area e viene colpito di testa da Mujesan. La palla finisce sulla destra a De Nardi: passaggio a Mujesan che, di piatto, anticipando Teneggi, batte Rado. E’ l’1-0 per il Bari, quattordicesima rete in campionato per il goleador istriano.
Il primo tempo si chiude senza altre emozioni.
Nel secondo tempo ci dovremmo aspettare un Catania più intraprendente ed invece è il Bari a farsi pericoloso nonostante il fastidioso vento di tramontana spirasse a favore dei siciliani tanto che al 4° con Galletti e al 10° con Diomedi va vicino al raddoppio.
Solo un infortunio al libero Vasini allenta la continua pressione biancorossa. La squadra continua comunque a rendersi pericolosa grazie a rapidi contropiedi che portano prima De Nardi poi Mujesan ed infine Cicogna nelle condizioni di segnare: un grande Rado (nella foto qui a fianco) impedisce loro la gioia del gol.
E il Catania? Al 66° perde Vitali per un fallo di reazione mentre poco dopo la mezz’ora usufruisce di 3 calci d’angolo consecutivi nei quali i difensori baresi – insuperabile Diomedi – primeggiano. Un pò poco per una squadra che mira alla promozione. Il risultato rimane comunque in forse fino al fischio finale dell’arbitro Francescon che sancisce la vittoria dei padroni di casa per 1-0.
Due punti d’oro quindi per il Bari grazie al quinto gol consecutivo di Lucio Mujesan: la squadra raggiunge così il 6° posto in classifica agganciando proprio il Catania e il Catanzaro fermato sul pari a Genova (sponda genoana). In testa il Palermo conquista un prezioso punto a Padova tenendo a 3 punti il Pisa (2-0 al Lecco in casa) e a 4 punti il Foggia (vittoria per 2-1 all’Alfredo Viviani di Potenza sui lucani). Il Bari è ora a 3 punti dalla zona promozione: il prossimo turno lo vedrà impegnato del delicatissimo derby di Foggia del bomber Traspedini. Un match che dovrà dare delle risposte alle due squadre per il prosieguo del campionato: ai foggiani, che devono respingere l’assalto al terzo posto non solo del Bari ma anche del Verona e del Livorno che inseguono ad un solo punto, e allo stesso Bari che dovrà cambiare marcia in trasferta visto che la vittoria fuori casa manca precisamente da un anno (26 febbraio 1967) quando andò a vincere ad Agrigento per 3-1 grazie ad una tripletta del solito Mujesan. E per fare questo dovrà registrare la sua difesa visto che è la più battuta del campionato in trasferta. Chi vincerà delle 2 squadre? L’appuntamento tra 7 giorni allo Zaccheria (qui sotto un'immagine).
Ma questa, come sempre, è un’altra storia.
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