Nella conferenza stampa odierna, si è presentato ai microfoni dei giornalisti il capitano Francesco Caputo, smanioso di tornare a dare il suo contributo: "Ho riportato una distorsione al ginocchio destro che avevo sottovalutato inizialmente, ed invece mi ha tenuto fermo per qualche partita. Prima che mi sospendessero per 45 giorni era nel mio momento clou e forse avrei potuto continuare su quella falsa riga segnando ancora, ma poi sono stato fermato e quando ho ricominciato la forma non era più la stessa. Adesso è tutto superato e mi sto allenando con continuità da quattro giorni. Darò il massimo come sempre per salvare il mio Bari”.
L’ultima volta a Vicenza il Bari vinse di misura nel 2008-2009 e Caputo faceva parte di quella squadra straordinaria che conquistò la promozione e stracciò diversi record. L’attaccante altamurano ha ricordato quasi emozionato quella stagione, per poi annunciare i buoni propositi in vista della penultima di campionato (ultima gara esterna): “Quell’anno nonostante non partissi titolare in 28 presenze segnai dieci gol. In questo campionato ho due presenze in meno e due gare ancora da giocare, chissà che non riesco a farcela ad uguagliare quel record. Tuttavia, ciò che conta è andare a Vicenza con la mentalità per vincere, anche se per la salvezza matematica ci basta un punto. Ci terremmo, inoltre, a conquistare la decima vittoria esterna perché ce la meritiamo in una stagione in cui è successo di tutto”.
A proposito del Vicenza in serie positiva da due turni, il numero 87 barese ha detto: “Loro saranno arrabbiatissimi ed hanno un solo risultato su tre. Per quanto riguarda noi, invece non temiamo di rischiare di essere invischiati nei playout, siamo tranquilli e consapevoli che possiamo archiviare subito tale pratica. Avremmo potuto fare meglio, ma ci è capitato di tutto in questa stagione per le penalizzazioni subite, guardiamo avanti”.
Sul suo futuro ancora in biancorosso e da capitano si è sbilanciato: “Mi piacerebbe restare qui a Bari, ancora da capitano e far parte di un progetto per ricominciare. A Bari mi trovo benissimo e qui sono cresciuto anche professionalmente, continuerei a dare il mio contributo, ma ovviamente non è una decisione che spetta solo a me. Torrente? Il mister è un punto di riferimento, abbiamo assimilato i suoi schemi e se restasse, sarebbe un valore aggiunto. Speriamo che rimanga”.
Infine sulla questione calcio scommesse e sul presunto coinvolgimento dei capi ultras ha dichiarato: “Sul calcioscommesse che cos’altro aggiungere a tutto quello che è stato detto, spero che si concluda presto questa vicenda. Dico che ci dobbiamo comportare sempre da professionisti, sempre. Io lo scorso anno son restato a Bari sino alla vittoria nel derby in trasferta, poi sono partito. Non ho visto nulla, anzi, posso assicurare che sia all’antistadio che negli spogliatoi non si è affacciato nessuno oltre ad essere sempre sorvegliati dalla Digos. Sui capi ultras? Non sono nessuno per emettere sentenze, bisogna aspettare che sia fatta chiarezza, se fossero però realmente accaduti mi dispiacerebbe, ma ripeto aspettiamo che sia fatta luce”.
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