Un cielo grigio accoglie le due squadre in campo: gli ultimi scampoli di inverno con la primavera che tarda ad arrivare. E’ il 17 marzo del 1985. Le feste del ritorno in serie B sono lontane mesi e mesi: ora Bruno Bolchi, in sordina, sta provando a realizzare il miracolo del doppio salto. Ma è dura. Dura come la stagione che sta per andarsene. Dura per le troppe trasferte regalate agli avversari. E allora rimane il Della Vittoria: il Bari lì non deve fallire.
L’avversario di turno è il Cagliari, una squadra che non se la sta passando bene. Naviga nelle parti basse della classifica, il suo campionato è a rischio. Negli ultimi due incontri ha perso due scontri diretti: prima a Taranto e poi in casa contro la Sambenedettese, entrambi per 1-0. Anche gli uomini di Ulivieri non possono più fallire.
Il Bari schiera il classico 4-4-2 con Imparato tra i pali, Cavasin marcatore, Cuccovillo sulla fascia opposta, Giovanni Loseto stopper, De Trizio libero, Piraccini mediano, Cupini ala destra, Sola mezzala, Bivi centravanti con Bergossi punta d’appoggio. Lopez dirige le operazioni.
Il Cagliari, da parte sua, scende in campo con Sorrentino in porta, Lamagni, Pusceddu, Chinellato e Venturi in difesa, Loi e Crusco davanti i mastini di centrocampo, Bellini e De Rosa a svariare sulle ali, Uribe la mente con Branca unica punta.
Dirige l’incontro il sig. Pellicanò di Reggio Calabria davanti a circa 17.000 spettatori.
Il primo tempo comincia malissimo per il Bari visto l’immediato (dopo circa 10 minuti) infortunio del suo uomo d’ordine, Antonio Lopez (a fianco, nella foto): uno stiramento alla gamba destra lo costringe ad uscire sostituito da Giusto.
I ritmi sono blandi, il Cagliari bada soprattutto a fermare ogni velleità biancorossa senza affacciarsi mai oltre il centrocampo: il Bari così sbatte contro la difesa avversaria senza rischiare mai in difesa. Molto probabilmente l’esperienza di Lopez sarebbe servita a mettere in moto soprattutto gli uomini sulle fasce: il gioco così latita.
Nel secondo tempo, invece, succede di tutto. Alla prima occasione (47’) il Bari passa. Angolo per il Bari battuto da Sola direttamente in area. Sorrentino respinge la palla fuori area: nel batti e ribatti caotico il pallone finisce tra i piedi di Bergossi che, al volo, tira violentemente in porta. La palla finisce sul braccio di Lamagni: rigore. A nulla valgono le proteste, anche veementi, dei cagliaritani che contestano la volontarietà. Pellicanò è inflessibile: Lamagni era troppo distante dall’attaccante barese per poter essere scagionato.Sul dischetto si presenta Edi Bivi (nella foto): tiro di sinistro, violento, che si infila al centro sotto la traversa con Sorrentino proteso in tuffo alla sua sinistra. Bari in vantaggio (1-0).
Insistono i biancorossi e in 4’ hanno due limpide occasioni: all’53’ Sorrentino respinge un tiro di Bivi che si era fatto largo in area tra 2 avversari e al 57’ un tiro di Giovanni Loseto viene respinto quasi sulla linea dal corpo di un difensore cagliaritano.
Dopo queste due azioni il Bari molla la presa e permette al Cagliari di rendersi pericoloso: è Uribe (a fianco, nella foto) a prendere per mano la squadra e a dare la carica. Prima è Imparato a lasciarsi sfuggire il pallone dalle mani dopo una punizione di Uribe, dopo è sempre il fantasista peruviano a provarci ma il portiere barese si fa trovare pronto. Al 72’ Imparato devia in angolo un gran tiro di Crusco, all’86’ cross di Bellini, finta di Branca e tiro di De Rosa respinto dalla difesa del Bari.
Al 90’ il sig. Pellicanò fischia la fine dell’incontro con il Cagliari ancora proteso in attacco.
Una partita che ha visto un Bari spietato mettere a frutto una delle pochissime occasioni capitategli, mentre il Cagliari ha avuto un maggiore controllo di palla senza, tuttavia, impensierire più di tanto la porta di Imparato.
Una vittoria che permette al Bari di reggere il passo del Pisa, Perugia e Triestina rispettivamente vittoriose nei loro impegni casalinghi sul Padova, Monza e Bologna: Il solo Lecce rallenta, fermato ad Empoli sul 2-2.
Il Cagliari, invece, vede peggiorare la sua situazione alla luce della vittoria del Parma sul Catania e i pareggi casalinghi del Taranto e del Varese sull’Arezzo e sul Pescara. Il solo Padova, tra le squadre di bassa classifica, come il Cagliari, ha perso.
Il prossimo turno prevede per i sardi lo scontro diretto in casa contro il Varese mentre il Bari è impegnato nella difficile trasferta di Genova, sponda rossoblù. Riusciranno i biancorossi a tornare vittoriosi da una trasferta, impresa che ai ragazzi di Bolchi manca da 4 mesi?
Ma questa, come sempre, è un’altra storia.
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