Il difensore del Bari, Claiton Dos Santos, ha aperto le marcature nell’ultima partita di campionato che ha rappresentato per i biancorossi la quinta vittoria in casa e la salvezza senza passare dai playout: "Abbiamo conquistato una salvezza meritata - afferma il brasiliano - alla luce di quanto è avvenuto nel corso della stagione tra penalizzazioni, infortuni e squalifiche. Abbiamo dimostrato di essere una squadra coesa e di poter dire la nostra. Sono contento per il gol che dedico a mio figlio. Ci tenevamo a chiudere con una vittoria davanti ai nostri tifosi”. Per Claiton è stato il quarto gol stagionale, l’ultimo l’aveva realizzato alla quarantesima di campionato contro il Brescia. Sul suo futuro e quello del Bari ha poi concluso: “Credo che questa squadra con qualche innesto per rafforzare la rosa potrà dire la sua anche con una penalizzazione pesante che ancora non sappiamo quale sarà. Questo gruppo è fantastico allenato da un signor allenatore”.
In sala stampa si è presentato, rammaricato ed amareggiato, l’allenatore Luigi Apolloni (ex terzino del Parma da giocatore e della Nazionale di Sacchi con la quale ha partecipato ad un Mondiale ed Europeo). Il tecnico del Gubbio è alla guida della squadra dal 6 aprile quando ha esordito con la sconfitta contro il Cittadella. Il suo score in nove partite è stato fallimentare: 6 sconfitte, 2 pareggi e l’unica vittoria giunta in trasferta contro il Sassuolo. Il tecnico ha analizzato la stagione lasciando pochi spiragli al futuro con la società umbra: “Sono pronto ad assumermi le mie responsabilità in una stagione dove si è cambiato tanto a partire dagli allenatori che sono sempre i primi a pagare quando tutto gira storto! Ma non sono l’unico che deve assumersi le sue responsabilità. I numeri sono impietosi e tutti quanti dovremo riflettere per capire dove abbiamo sbagliato. Sapevamo che avremmo incontrato un Bari aggressivo, e noi siamo venuti qui per onorare il campionato e cercare di chiudere il campionato dignitosamente; la realtà purtroppo è un’altra: oggi è come se non siamo scesi in campo e lasciato la testa a casa. Il futuro? Con la dovuta programmazione sarei disposto a rimanere anche in Lega Pro, ma non ho parlato con la società e quindi vedremo”.
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